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Neonata con Pertosse Rischia la Vita a 5 Settimane (Video)

di Gioela Saga

26 Agosto 2016

L’ultima cosa che si vorrebbe quando arriva un neonato è che questo si ammali nelle prime settimane di vita. E’ ben risaputo come siano delicati i bimbi nelle prime settimane e il loro sistema immunitario sia ancora immaturo e fragile.

 

Senza essere troppo ossessionati è bene prestare le giuste attenzioni ma purtroppo qualcosa che è indipendente dalla nostra volontà può succedere; non parliamo però del fato, del destino che può sempre interporsi nelle nostre sicurezze e nei nostri progetti ma di qualcosa comunque di evitabile che lascia l’amaro in bocca. Una neonata con pertosse ad esempio può rappresentare un serio pericolo di vita.

Neonata con pertosse rischia la vita a 5 settimane

neonata con pertosse rischia la vita

Per tutto quello che ha rischiato la piccola Heidi a sole 5 settimane e tutte le sofferenze che ha dovuto patire la mamma ha una spiegazione e delle accuse ben precise.

 

Per questo ha voluto far conoscere la sua storia sulla sua pagina Facebook per condividerla e diffonderla, per sensibilizzare tutte le persone su ciò che si può fare affinché la storia della sua piccola Heidi non sia ripetuta, non debba più accadere che una bambina così piccola soffra così e rischi la sua innocente vita.

La storia di Heidi neonata con pertosse a 5 settimane è molto semplice e al contempo drammatica:

la piccola contrae la malattia da suo fratello che a sua volta era stato infettato all’asilo dove vi era stata un’epidemia. Mentre il bimbo ha una forma lieve, solo un po’ di tosse la notte che induce i genitori ad effettuare un test poi risultato positivo, la sua sorellina, troppo giovane per fare il vaccino, subisce dei sintomi molto gravi e forti.

 

Tutta la famiglia viene messa sotto copertura antibiotica preventiva, anche Heidi che ha solo 10 giorni, subito dopo che viene fatta la diagnosi al fratello maggiore.

 

La piccola inizia subito a stare così male che il marito di Sandra, mamma della piccola, che è un pompiere, si è trovato a dover praticare le manovre di rianimazione su Heidi, su una minuscola bambina di poche settimane, perché non riusciva più a respirare ed era diventata cianotica dopo una crisi di tosse.

neonata con pertosse rischia la vita

I genitori della neonata con pertosse sono poi corsi in ospedale dove la bambina è stata costantemente monitorata.

 

I primi giorni stava malissimo, aveva frequenti crisi di apnea e non riusciva neppure a tossire, faceva solo dei piccoli rumori e smetteva di respirare, il suo colorito virava dal rosso al viola.

Ricorda la mamma:

 

“Questa è stata la parte peggiore perché la prima volta che è successo le infermiere e i dottori sono corsi nella sua stanza e all’inizio non riuscivano a darle l’ossigeno necessario e si è diffuso il panico.

 

Non riuscivamo a dormire per paura che stesse male di nuovo e passavamo ogni minuto a guardarla per assicurarci che non potesse accadere un “episodio silenzioso”, ci addormentavamo a turno per vegliarla.”

 

 

Adesso Heidi sta meglio ma i suoi genitori, esausti, continuano a monitorarla 24 ore al giorno per paura che possa ancora accadere qualcosa. Soprattutto di notte, quando il sonno è più pesante pare che Heidi si dimentichi di respirare e la tosse prenda il sopravvento e allora devono aiutarla a respirare e a tossire, una tosse così insistente che le può provocare crisi respiratorie e il vomito.

 

“Siamo molto stanchi ma facciamo a turno di notte.”

La pertosse è una malattia di origine batterica molto contagiosa che può essere pericolosa per i bambini fino all’anno di vita e può dare effetti collaterali anche molto importanti fin quando la seconda dose vaccinale non sia stata praticata verso il quinto mese.

 

In alcuni casi, come per questa neonata con pertosse, i primi segni possono essere lievi ma non devono mai essere sottovalutati. Nel neonato e nei bambini al di sotto di 1 anno, la pertosse può essere molto grave, addirittura mortale.

neonata con pertosse rischia la vita

Neonata con pertosse: la battaglia della mamma

Ora la mamma cerca di sensibilizzare le persone alla vaccinazione, l’unica cosa che può garantire sicurezza a bimbe come Heidi che non possono ancora vaccinarsi per età e che sono esposte in modo grave alla malattia, come anche altri bambini e persone che hanno malattie che non consentono loro il vaccino.

 

Sandra ha la speranza che l’esperienza drammatica della neonata con pertosse convinca e metta in guardia altri genitori sull’importanza della vaccinazione e della relativa cosiddetta immunità di gregge. Ovvero il fatto che bambini che potenzialmente potrebbero non subire danni dalla malattia, se vaccinati, garantiscono a chi è più debole, indifeso o impossibilitato alla vaccinazione che la malattia non si diffonda e non li colpisca con rischi gravissimi.

 

Non vaccinare i bambini per Sandra è spesso una scelta egoistica, questa è la sua opinione che ha voluto trasmettere con il video della bambina, immagini che possono disturbare, dare fastidio, la mamma avverte tutti quelli che vogliono guardarlo ma che rendono bene l’idea dell’agonia che ha passato Heidi e che averebbe potuto evitare…

 

Secondo l’Istituto Superiore della Sanità “oggi il 90% dei casi di pertosse si registrano proprio nelle popolazioni in cui non viene effettuata la vaccinazione, e in questi casi la pertosse può portare a una mortalità elevata nei bambini.”

 

Inoltre Sandra vuole informare i genitori come lei su sintomi lievi ma importanti da osservare, come una debole ma insistente tosse.

 

“Se non fossimo stati in ospedale a monitorarla 24 or su 24, anche questa debole tosse le sarebbe stata fatale.”

A volte infatti la malattia si manifesta inizialmente con una tosse lieve, accompagnata da qualche linea di febbre e copiose secrezioni nasali: è la fase catarrale, che dura da 1 a 2 settimane e può essere spesso confusa con una forma di raffreddamento.

 

Video:

Neonato non vaccinato gravissimo dopo aver contratto la varicella

Fonte: News.co.au, Epicentro



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