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Come insegnare ai bambini ad andare in bicicletta

di Federica Federico

26 Agosto 2011

 

Bicicletta bambini: imparare ad andare in bici dal triciclo alle due ruote

Andare in bicicletta, pedalare, passeggiare in bici o montare in sella … sono tutte espressioni di uno sport “libero” che grazie all’uso della bicicletta ci conduce all’aria aperta, spesso ci avvicina alla natura, sovente ci “guida” alla ricerca della tranquillità attraverso percorsi poco affollati e magari immersi nel verde di prati o campagne.

Andare in bicicletta fa bene a tutte le età (purché l’attività ciclistica sia moderata e misurata alle “competenze fisiche” di chi la pratica).

Pedalare favorisce il benessere psicofisico: infatti la “ginnastica in bici” tiene in allenamento il cuore, aiuta il buon funzionamento dei polmoni e potenzia i muscoli; contemporaneamente permette a chi la pratica di sentirsi “libero”, di “possedere” gli spazi entro cui pedala e si muove, di “entrare in contatto” con la natura. In questo senso consentire ai bambini di andare in bicicletta significa garantirgli un’ottima attività fisica ed insieme la possibilità di assaporare sensazioni emotive piacevoli e benefiche. Pedalando da soli sulla propria bici i piccoli crescono: si rafforza la loro autonomia e il loro senso dell’autostima. Inoltre la pratica ciclistica abituale e condotta con la famiglia alla scoperta della natura e di nuovi luoghi stimola nei piccoli le capacità di adattamento e favorisce il controllo emotivo.

 

Quando il bambino può incominciare ad andare in bicicletta?

La prima bicicletta del bambino sarà il triciclo ed il rapporto bambino – triciclo può instaurarsi non appena il piccolo incominci a camminare.

Il triciclo è solo in apparenza simile alla bici: ha una struttura “naturalmente equilibrata”, saldamente basata su tre ruote una anteriore e due posteriori, è dotato di pedali ma non di freni.

Quando sale in sella al suo triciclo il bambino pedala. Probabilmente all’inizio non porrà i piedini sui pedali ma per ottenere il movimento punterà in terra i piedi e spingerà.

Attenzione: pedalando in sella al triciclo il piccolo non compie una attività analoga a quella che si esercita sulla bici, infatti, compiendo una pedalata sul triciclo il pupo non fa altro che determinare il movimento del mezzo, diversamente, compiendo una pedalata sulla bici (in particolare a due ruote) il bambino dovrà gestire il mezzo mentre si sposta nello spazio facendo attenzione a tenerlo in equilibrio.

Il triciclo è solo il primo “canale di accesso” alla bicicletta favorisce il senso di esplorazione, da ugualmente l’idea di libertà, stimola il movimento e sviluppa l’attitudine a pedalare.

Tra i 24 ed i 36 mesi (quando il bambino dimostri una buona padronanza del triciclo e gradisca pedalare) si può passare alla prima bicicletta con le rotelle.

Rotelline, sellino e manubrio regolabili, buone ruote, ottimi freni, luci e campanello, no canna centrale, telaio leggero ed a norma. Queste le parole d’ordine per scegliere una bicicletta adatta al bambino e veramente in grado di accompagnarlo nelle sue pedalate e nei0 suoi “percorsi da ciclista”.

Rotelline:

le rotelline sono 2 ruote più piccole che, grazie a sostegni metallici, si pongono parallelamente ai lati della ruota posteriore.

La bici con le rotelline risulterà, quindi, composta da una ruota grande anteriore e da tre ruote posteriori di cui una centrale, equivalente a quella anteriore, e due piccole collocate una a destra ed una a sinistra della centrale posteriore.

A cosa servono le rotelline? Le rotelline servono a tenere il mezzo in equilibrio stabile, esse determinano una condizione di equilibrio simile a quella del triciclo.

La bicicletta con le rotelline garantisce al bambino di muoversi rimanendo in equilibrio sulle ruote posteriori, ciò pur imparando a gestire gli spazi, a controllore la velocità e a organizzare le frenate, ovvero acquisendo competenze ulteriori rispetto al triciclo (competenze che sfrutterà quando abbandonerà le rotelline conquistando la bici su due ruote).

Affinché le rotelline rispondano efficacemente al loro compito, ovvero garantiscano l’equilibrio del bambino sul mezzo di trasporto, è necessario che siano parallele, che i sostegni siano integri (non curvati, piegati o alterati in qualunque modo) e che entrambe tocchino a terra in modo da mantenere la bici perfettamente stabile ed in equilibrio.

Alcune piccole bici hanno le rotelline in dotazione ad altre l’accessorio rotelline va aggiunto.

Sellino e manubrio regolabili:

la bicicletta va selezionata non solo in base al gusto estetico del bambino, che pure conta ed avrà il suo peso nella scelta, ma anche e soprattutto in relazione alle caratteristiche fisiche del piccolo ciclista.

Quando si acquista una bicicletta bisogna accertarsi che il piccolo una volta accomodatosi sul sellino possa arrivare con i piedini in terra. I bambini devono poter contare sui loro piedini per frenare la corsa della bicicletta o per riacquistare l’equilibrio perduto in una manovra azzardata.

Il manubrio deve essere regolato in modo da garantire una guida comoda e una completa visibilità, esso deve trovarsi più o meno parallelo all’addome del bambino che non dovrà chinarsi troppo in avanti per guidare ma neanche dovrà sollevare gli avambracci per gestire la bici.

Quando il sellino ed il manubrio sono regolabili la bici vivrà più a lungo! Infatti, attraverso la regolazione di questi componenti della bicicletta, essa seguirà la crescita del bambino adattandosi alle modifiche in altezza del piccolo ciclista.

Buone ruote e ottimi freni:

le ruote ed i freni sono elementi fondamentali della bicicletta, essi garantiscono l’aderenza del mezzo al terreno e la sua buona guidabilità.

Attenzione: le ruote sgonfie possono determinare disequilibri della bici perché fanno sbandare il mezzo ( e ciò vale maggiormente per le bici a due ruote).

Attenzione: i freni si consumano con l’uso, per evitare spiacevoli e pericolosi incidenti controllate periodicamente le pasticche dei freni della bici di vostro figlio.

Se fate largo uso della bici adoperandola anche di sera, in luoghi poco illuminati o usate questo mezzo di trasporto per spostamenti lunghi che potrebbero protrarsi per più ore del giorno sino all’imbrunire, allora non trascurate le luci.

Le luci per bicicletta, essenziali ai fini della guida sicura, sono:

  • una luce bianca o gialla anteriore;
  • una luce rossa posteriore;
  • un catarifrangente rosso posteriore;
  • catarifrangenti gialli sui pedali.

 

No canna orizzontale:

è preferibile che il telaio sia privo di canna orizzontale, mancando tale canna il bambino scenderà più semplicemente dalla bici e, soprattutto, gestirà meglio l’appoggio in terra dei piedi rimanendo ben seduto sul sellino.

Telaio leggero ed a norma:

scegliendo la bici è bene orientare il bambino verso una bicicletta leggera, la leggerezza ne garantisce maggiore gestibilità del mezzo.

Il telaio deve essere a norma, a tal fine controllate che sul telaio sia riportata la seguente sigla: EN14765. Questa sigla indica la conformità della bici alle normative europee (in vigore dal 2006), attesta che essa è stata provata su strada e sottoposta a controlli di sicurezza e resistenza.

 

Quando e come togliere le rotelline

La conquista della bici a due ruote in genere non avviene prima dei 5 o 6 anni e togliere le rotelline assai frequentemente è una scelta del bambino che normalmente tende ad imitare i coetanei o i bambini più grandi.

Come si tolgono le rotelline?

Alcuni di noi ricorderanno i genitori che tenevano il sellino da dietro e ci spingevano … e ricorderanno, forse, anche qualche caduta e ginocchia sbucciate. Altri ripenseranno al metodo classico orientato all’abbandono di una rotellina per volta.

Ebbene nessuna di queste pratiche garantisce una buona riuscita dell’operazione “addio alle rotelline – conquista delle due ruote”.

La pratica più efficace è:

– togliere entrambe le rotelline,

– regolare il sellino in modo che il bambino possa piantare bene e facilmente i piedi in terra (ciò si ottiene abbassando molto il sellino)

– smontare temporaneamente i pedali

– Esortare il bambino a darsi la spinta alzare i piedi e rimanere in equilibrio durante il movimento della bici.

– Esortate il piccolo a prendere confidenza con le frenate, la decelerazione e l’arresto delle sue corse.

– Non chiedete ai bambini di disegnare perfette traiettorie rette, ma insegnate loro a sentire e gestire i movimenti e le piccole oscillazioni della bici, in essi risiede il segreto dell’equilibrio.

– Successivamente rimontate i pedali ed esortate il bambino a passare dalla spinta alla pedalata breve, nonché dalla pedalata breve a degli stop in equilibrio sui pedali con la bicicletta ferma.

Questo sistema di autonoma gestione del mezzo è assai efficace, la bici viene portata dal ciclista ed ogni ciclista è un’entità singolare, ha una propria fisicità unica e particolare, il bambino deve organizzare il suo personale modo di andare in bici entrando autonomamente in empatia con il mezzo bici!

Nei paesi del nord Europa viene assai usata la bici senza pedali (già dai 24 mesi e purché il bambino abbia una altezza minima di 90 cm – requisito essenziale per l’uso di tale mezzo); lì la bici senza pedali sostituisce la prima bicicletta con le rotelline, facilità l’acquisizione dell’equilibrio autonomo ed il passaggio alle due ruote.

(Il sistema di emancipazione dalle rotelline appena descritto ricalca esattamente i principi e le funzionalità della bici senza rotelle).

Le bici senza rotelle sono facilmente reperibili in commercio e cominciano a diffondersi nel nostro paese.

Quando regalate una bici al vostro piccolo non trascurate l’importanza del caschetto che protegge il capo da colpi e previene eventuali traumi, il casco è di fondamentale importanza, volendo ad esso potrete aggiungere dei paracolpi per ginocchia e gomiti.

 

Questo articolo nasce come approfondimento resosi necessario grazie alle indicazioni date da un gentile utente: Antonio. Ad Antonio va il nostro ringraziamento per gli importanti spunti di riflessione che ci ha offerti commentando un precedente articolo.

 



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