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Dermatiti dei Bambini: Come Riconoscerle e Quali Creme Usare

Se confrontata con quella di un adulto, la pelle dei bambini è più delicata e necessita di maggiori cure e attenzioni. Tale differenza è dovuta al fatto che la loro cute è soggetta a continui cambiamenti e modifiche fino al compimento del terzo anno di vita, momento in cui la ...

di Maria Corbisiero

20 Ottobre 2016

Se confrontata con quella di un adulto, la pelle dei bambini è più delicata e necessita di maggiori cure e attenzioni. Tale differenza è dovuta al fatto che la loro cute è soggetta a continui cambiamenti e modifiche fino al compimento del terzo anno di vita, momento in cui la pelle raggiunge la sua completa maturità. In questo lasso di tempo la pelle del bambino sarà più incline a sviluppare dermatiti più o meno gravi.

 

 

Dermatiti dei bambini: quali sono e come riconoscerle.

Dermatiti bambini

 

Vi sono diversi tipi di dermatiti dei bambini. In alcuni casi si tratta di infiammazioni cutanee passeggere che non richiedono cure mediche specifiche ma solo l’uso di creme che possano recare sollievo alla pelle irritata ed arrossata o olii che mantengano idratata e nutrita quella più secca.

 

Al contrario, vi sono dermatiti riconosciute come vere e proprie patologie, ad esempio la psoriasi, le ittiosi e la dermatite atopica, che necessitano di attenzioni mediche e che richiedono l’uso di farmaci specifici.

 

 

Tra l’elenco delle dermatiti dei bambini più comuni vi è la dermatite seborroica, meglio conosciuta come crosta lattea.

 

È facilmente riconoscibile perché caratterizzata dalla presenza di piccole squame che ricoprono la testa, la fronte e, in alcuni casi, le sopracciglia del neonato.

 

È tendenzialmente considerata come la più innocua tra le dermatiti dei bambini perché non richiede alcun trattamento medico o cosmetico particolare. È tuttavia consigliato l’uso di shampoo ed olio specifici al fine di consentire alla cute del neonato di raggiungere più velocemente il suo naturale equilibrio.

 

 

Tra le dermatiti dei bambini più conosciute si annovera anche la dermatite irritativa da contatto che colpisce maggiormente i bambini la cui pelle è più sensibile e delicata.

 

 

È caratterizzata da arrossamenti localizzati, simili a delle minuscole bollicine rosse, che possono causare dolore, bruciore o prurito nelle zone dove, per l’appunto, è avvenuto il contatto tra la cute e l’agente esterno irritante (tessuti, materiali come gomma o colla, metalli, etc.) che ha scatenato tale reazione.

 

 

Non deve essere confusa con la dermatite allergica da contatto che, come suggerisce la parola stessa, può essere causata da uno o più allergeni.

 

In questo caso l’infiammazione, che si presenta sotto forma di eritema, piccole vescicole superficiali, desquamazione o, nei casi più gravi, bolle che possono evolversi in ulcere cutanee, compare inizialmente nella zona di contatto per poi estendersi, in un secondo momento, a più parti del corpo.

 

 

Questa due tipologie di infiammazione della pelle, da contatto e allergica, sono classificate tra le dermatiti dei bambini che necessitano di un consulto pediatrico al fine di valutare la cura farmaceutica più adatta.

 

 

È tuttavia possibile effettuare un’azione di prevenzione attraverso pochi e semplici gesti come:

  • indossare le dovute protezioni (guanti, mascherine, etc.) quando si utilizzano sostanze potenzialmente allergizzanti;
  • offrire all’organismo il giusto apporto di vitamine prediligendo piatti a base di frutta e verdura;
  • proteggere la pelle con creme idratanti ed emollienti.

 

 

Tra le più comuni e diffuse dermatiti dei bambini vi è l’eritema da pannolino, un problema cutaneo caratterizzato dall’arrossamento ed irritazione delle zone del neonato che sono a stretto contatto con il pannolino, ovvero inguine, genitali e sederino.

 

 

Le cause scatenanti possono essere diverse:

  • irritazione dovuta allo sfregamento del pannolino sulla pelle;
  • l’ambiente umido che si viene a formare al suo interno;
  • un prolungato contatto della cute con le feci o l’urina.

 

 

Nonostante sia considerato un problema molto frequente e spesso transitorio, la dermatite da pannolino non deve essere sottovalutata perché può dare origine ad infezioni ben più gravi di origine batterica o fungina se non debitamente curata.

 

 

Nella cura delle dermatiti dei bambini l’igiene gioca un ruolo molto importante al fine di prevenire eventuali infezioni, soprattutto se si parla di eritema da pannolino.

 

In tal caso il bambino deve essere lavato ad ogni cambio del pannolino con acqua e detergente o un sapone adatto al suo tipo di pelle; le parti intime devono essere asciugate accuratamente – tamponate e non sfregate – con un panno di cotone o di lino e solo in seguito, quando il neonato sarà completamente asciutto, applicare una crema a base di zinco o magnesio.

 

 

Infine, quando si parla di dermatiti dei bambini non si può non menzionare la dermatite atopica o eczema infantile.

 

 

Per dermatite atopica si intende un’infiammazione della pelle (dermatite) dovuta ad una predisposizione genetica della cute (atopia o atopica) nello sviluppare una maggiore sensibilità verso alcuni allergeni.

 

Questo problema colpisce il 30% dei bambini che iniziano a mostrare i primi sintomi nei primi 5 mesi di vita, arrossamenti localizzati sul viso ad esclusione della zona attorno alla bocca.

 

 

La pelle di un neonato affetto da dermatite atopica si presenta secca, irritata e arrossata, con possibile comparsa di piccole bollicine su guance, fronte e cuoio capelluto. Crescendo, l’esantema può spostarsi e diffondersi su braccia, gambe e tronco.

 

È una malattia che necessita di cure mediche e una continua osservazione da parte del pediatra che dovrà valutare l’eventualità di prescrivere farmaci e creme specifici che possano attenuare l’irritazione, la secchezza della pelle e il prurito.

 

 

Nel contempo è possibile, da parte dei familiari, adottare alcune precauzioni che possano recare un maggior sollievo al bambino affetto da eczema.

 

Come per le altre dermatiti dei bambini, anche in questo caso, l’igiene diventa fondamentale. Per il cambio pannolino è opportuno usare detergenti che non necessitino di risciacquo, indicati per le pelli atopiche.

 

 

Il bagno deve essere breve e richiede l’uso di detergenti specifici per pelli sensibili, come i prodotti Mustela (inserimento frase con richiamo al brand), che non contengano sapone o profumi.

 

Al termine dello stesso, la pelle del bambino deve essere asciugata con un panno fatto di fibre vegetali e con gesti delicati. Non bisogna in alcun modo sfregare la cute perché si corre così il rischio di irritarla maggiormente.

 

Infine, è utile proteggere ed idratare la pelle secca utilizzando una crema emolliente specifica.

 

Autore Foto: antonsov85 – Fotolia.com



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