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Nicole Lago è Morta la Vigilia di Natale

di Maria Corbisiero

29 Dicembre 2016

<<L’ho tenuta in braccio fino alla fine. E anche dopo. Nicole è mancata così, in un abbraccio tenero>>.

Così Michela Lorenzin, mamma della piccola Nicole Lago, ha descritto gli ultimi attimi di vita della sua bambina, precisando che il loro non è stato un triste addio bensì un lungo e dolcissimo arrivederci.

La piccola Nicole Lago è morta la vigilia di Natale.

Nicole Lago è Morta la Vigilia di Natale

Affetta da tetraparesi spastica, o anche tetraplegia spastica, una forma di paralisi cerebrale, una malattia degenerativa che le impediva qualunque movimento degli arti superiori ed inferiori, Nicole Lago si è spenta dolcemente tra le braccia della sua mamma la sera del 24 dicembre scorso.

I 6 brevissimi anni di vita della bambina sono stati descritti dalla sua mamma come i più belli della loro vita.

 

Nonostante le difficoltà legate alla malattia, Michela Lorezin ricorda questo periodo come unico, speciale e ricco di gioia ed amore:

<<Ero una donna fragile e invece Nicole mi ha insegnato la forza e il coraggio di vivere l’amore infinito, la speranza per il futuro e la gioia. È questo che mi ha trasmesso, è meraviglioso>>.

La loro storia è divenuta nota in Italia grazie al grande gesto di solidarietà dei colleghi della mamma di Nicole Lago che, comprese le difficoltà della donna, hanno deciso di aiutarla offrendole in dono la cosa più preziosa al mondo: il tempo da poter trascorrere insieme alla sua bambina.

È accaduto tutto nelle prime settimane di dicembre, un regalo di Natale anticipato che gli operai della Brenta Pcm, l’azienda di Molvena (VI) dove la Lorenzin lavora come aiuto magazziniere, hanno voluto fare alla madre di Nicole Lago.

Le condizioni della piccola infatti si stavano via via aggravando, per poterle stare vicino, avendo consumato tutti i giorni di ferie a sua disposizione, la madre stava sfruttando un congedo straordinario che la legge 104 prevede nel caso in cui il lavoratore dipendente debba assistere un familiare con handicap grave. Tale periodo però sarebbe terminato l’8 di dicembre.

<<Avevo comunicato all’azienda che avrei dovuto chiedere l’aspettativa per assistere mia figlia – racconta la mamma di Nicole Lago – Qualche giorno dopo una collega mi ha detto che avrebbe voluto regalarmi qualche ora delle sue ferie. Le ho risposto che non sarebbe stato semplice, ma lei era decisa a farlo. Due settimane fa è arrivata la notizia che i miei colleghi mi hanno regalato in tutto dieci mesi delle loro ferie>>.

Un gesto solidale del tutto inaspettato che ha letteralmente travolto mamma Michela e papà Igor, increduli per quell’atto d’amore che ha concesso loro di poter trascorrere più tempo con la loro bambina, del tutto inconsapevoli, anche se preparati a tale eventualità, che quelli sarebbero stati i loro ultimi giorni insieme.

<<Quando si affronta una malattia degenerativa ci si sente soli – dichiara la mamma di Nicole Lago – ma questo gesto mi ha fatto capire che, invece, c’è ancora tanta solidarietà>>.

Grazie alla solidarietà dei suoi colleghi, la donna ha iniziato ad usufruire delle ferie a partire dal 9 dicembre scorso per poter restare accanto alla sua bambina fino a quando, la sera della vigilia di Natale, Nicole Lago è diventata il loro angelo.

<<La vita è bella. Nonostante le difficoltà, il dolore, le cattiverie, la vita è bella – ha dichiarato la madre di Nicole Lago – E poi, con tutta questa solidarietà che abbiamo ricevuto, la vicenda di Nicole dimostra a tutti che il tempo è prezioso, e come tutte le cose preziose va donato per dare una mano alle persone che amiamo>>.

I genitori di Nicole Lago fanno inoltre sapere che tutti i soldi che avevano raccolto per la loro bambina verranno ora devoluti a “L’Isola che c’è”, un’associazione che si occupa dell’Hospice pediatrico di Padova, una “casa del bambino” dove vengono accolti i piccoli degenti affetti da malattie inguaribili ed i loro genitori.

<<Io e mio marito vogliamo che Nicole aiuti anche loro [..] e se grazie a nostra figlia potranno aiutare anche soltanto un bimbo in più, sarebbe un meraviglioso traguardo. Lei, da lassù, sarà ancora più contenta>>.

 

Fonte: Corriere.it Il giornale di Vicenza



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