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Acido folico in gravidanza: tutto ciò che c’è da sapere sulla vitamna B9

di Dott.ssa Daniela Brancaccio

26 Settembre 2011

 

Acido folico e gravidanza

E’ consigliabile assumere acido folico (ovvero vitamina B9) già prima del concepimento e continuare a prenderlo quotidianamente durante i primi mesi di gestazione.

Perchè l’acido folico è così importante?

In gravidanza, una vitamina come l’acido folico (vitamina B9) è molto importante. Il suo consumo è fondamentale nell’alimentazione della donna incinta e della donna che desidera rimanere incinta.

Durante la gravidanza, l’apporto di acido folico serve per proteggere la salute del bimbo. Infatti, le future mamme che durante la gravidanza consumano dosi giuste di acido folico, hanno meno probabilità di avere un figlio con malformazioni del sistema nervoso centrale quali: sviluppo incompleto del cervello o s pina bifida (spina dorsale che non è riuscita a formarsi completamente, con alterazioni del midollo spinale). Allo stesso tempo, l’acido folico contribuisce a prevenire i difetti di: labbra, palato, reni e arti.

Per questo è molto importante fornire all’embrione una quantità adeguata di acido folico durante le prime 4-8 settimane di gravidanza, periodo in cui si formano gli organi principali.

Tenendo conto che nella maggior parte dei casi, quando è già passato il primo mese di gravidanza, non si è ancora consapevoli di essere incinta, è consigliabile che le donne che desiderano restare incinta consumino acido folico ( nella quantità suggerita dal ginecologo) alcuni mesi prima del concepimento.

L’organismo umano non è capace di produrre acido folico da solo, come accade con la maggior parte delle vitamine. Di conseguenza, è importante assumerlo tramite gli alimenti che lo contengono. Il fatto di consumare una buona quantità al giorno di frutta e verdura è, senza dubbio, una sana abitudine (ciò anche a prescindere dalla gravidanza). Date le proprietà dell’acido folico, con la gestazione, esso diviene fondamentale ed il suo apporto equilibrato assume una importanza per nulla trascurabile.

Infatti, l’acido folico serve per aiutare l’embrione a svilupparsi in maniera regolare, quindi è essenziale assicurarsi che “all’organismo della mamma ed al piccolo appena arrivato nella pancia” vengano forniti 0.4-0,8 mg al giorno di acido folico.

In previsione di una gravidanza o nel corso di essa, affinchè nel corpo della mamma “entri” la giusta quantità di acido folico risulta necessario un apporto aggiunto (ovvero una integrazione farmacologica di acido folico capace di condurre nell’organismo materno una dose ulteriore di tale vitamina, maggiore rispetto a quella che può essere garantita con il normale consumo alimentare).

L’apporto aggiunto di cui stiamo parlando si può ottenere (come normalmente avviene) integrando la dieta con una “pasticca” di acido folico, ovvero, consumando giornaliermente un farmaco che contenga acido folico.

La prescrizione del farmaco è di competenza del medico che segue la gravidanza, previa visita e valutazione delle condizioni della futura mamma. Quindi prendi l’acido folico dopo avere consultato il tuo medico e seguendo le indicazioni del ginecologo.


Qual è la dose giornaliera di acido folico necessaria pre gravidanza e nei primi mesi di gestazione?

Per quello che riguarda la quantità giornaliera di acido folico durante la gravidanza, è necessario tener presente che la dose ideale nella fase “pre gestazione” equivale a 0.2mg al giorno( dose valida per gli uomini quanto per le donne), invece, per una donna incinta, la quantità giornaliera necessaria va da 0.4 a 0.8 mg.

 

Acido folico: tutte le proprietà della vitamina

In gravidanza, la necessità di una vitamina come l’acido folico aumenta in modo notevole per proteggere la salute del bambino. Perchè?

Per capire l’importanza dell’acido folico bisogna precisare che l’organismo umano si serve normalmente di vitamina B9 per costruire le cellule (Durante la gravidanza le cellule dell’organismo materno sono sottoposte ad un “sovrasforzo” per provvedere allo sviluppo del feto) e per prevenire una particolare forma di anemia, detta “megaloblastica”, caratterizzata da globuli rossi più grandi del normale, che senza dubbio contengono poca emoglobina, la sostanza che trasporta l’ossigeno agli organi ed ai tessuti. Se all’inizio della gravidanza le riserve di acido folico sono scarse a causa di una dieta inadeguata, nel corso dei nove mesi corrono il rischio di esaurirsi completamente, con il conseguente pericolo di provocare un’ anemia megaloblastica. Per questo motivo, risulta importantissimo, dall’inizio della gestazione, programmare una dieta con il ginecologo e consumare, in caso di necessità, le aggiunte appropriate.

Quali alimenti contengono acido folico?

La cosiddetta dieta mediterranea di solito garantisce all’organismo un apporto sufficiente di acido folico.

Senza dubbio, non basta lo scegliere gli alimenti adeguati. E’ necessario tener presente che questa vitamina è poco stabile se viene esposta a temperature elevate ( la sua efficacia si annulla in parte con la cottura) e alla luce ( gli alimenti che lo contengono dovrebbero essere conservati in modo da non restare esposti al sole diretto)

Gli alimenti che contengono acido folico sono:

  • asparagi,
  • cereali,
  • agrumi,
  • broccoli,
  • lievito,
  • banane,
  • fagiolini,
  • pane,
  • datteri,
  • lattuga,
  • melone,
  • piselli,
  • spinaci,
  • lenticchie.

 

L’ ACIDO FOLICO ANCHE PER GLI UOMINI

Anche i futuri papà dovrebbero assumere acido folico prima di concepire un figlio: è la conclusione di uno studio del Centro di Investigazione sulle Anomalie Congenite (CIAC). Anche la prevenzione nell’uomo influirà sul concepimento di un figlio sano.
Tale studio che è apparso nell’edizione on-line del “Journal of Medical genetics”, si basa sulle ultime conoscenze in campo di epigenetica, la prevenzione per un figlio sano dipende anche dagli uomini, che allo stesso modo delle donne devono iniziare ad assumere acido folico in “piccole quantità” di 0.4mg giornalieri e almeno tre mesi prima che inizi la gravidanza (ovvero nella fase precedente al concepimento per donare all’utero un “semino” ancora più sano).

Inoltre, ha spiegato la direttrice del centro e autrice dello studio, Maria Luisa Martinez Frias, si raccomanda a tutti i futuri genitori di:

  • seguire un’alimentazione sana ed equilibrata,
  • non fumare,
  • non ingerire bevande alcoliche,
  • non prendere medicine senza consultare il medico,
  • seguire rigorosamente le regole per prevenire i rischi del parto,
  • fare sopratutto attenzione alla esposizione ed al contatto con le sostanze chimiche, sia prima che durante la gravidanza.

Ciò, puntualizza l’autrice dello studio, “dovrebbe essere rispettato allo stesso modo dal padre”, almeno fino alla fine del secondo mese precedente al concepimento, sopratutto se si tratta di esposizione a sostanze chimiche di qualsiasi tipo, poiché la maggior parte di esse vengono espulse attraverso il liquido seminale e teoricamente potrebbero contaminare la donna.

Fonte: http://www.mibebeyyo.com/



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