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Curiosità sulla carta igienica: 5 cose che non sapevi

Presente in tutte le case, capace di mandare in crisi coloro che solo alla fine dei loro bisogni si rendono conto di avere accanto a loro un rotolo ormai finito, la carta igienica è un bene di cui non possiamo fare a meno. Eppure non è sempre stato così.   Anche se nei ...

di Maria Corbisiero

11 Maggio 2017

Presente in tutte le case, capace di mandare in crisi coloro che solo alla fine dei loro bisogni si rendono conto di avere accanto a loro un rotolo ormai finito, la carta igienica è un bene di cui non possiamo fare a meno.

Eppure non è sempre stato così.

 

Anche se nei libri di storia è possibile apprendere quali fossero i luoghi dove gli antichi “si liberavano”, ben poco si su cosa utilizzassero per pulirsi.

Tuttavia, varie supposizioni e conferme hanno indicato diverse soluzioni come più probabili sostituti della carta igienica.

In primis i prodotti che la natura gentilmente offriva ai nostri avi, come ad esempio il muschio, la sabbia, le foglie, il fieno ma anche oggetti come pietre, bastoni e conchiglie che sicuramente non saranno stato il massimo della morbidezza.

Curiosità sulla carta igienica: 5 cose che non sapevi.

Curiosità sulla carta igienica: 5 cose che non sapevi

Oltre a quanto raccontato fino ad ora, vediamo alcune curiosità sulla carta igienica che non tutti sanno, un modo per conoscere meglio questo bene di largo consumo che spesso sottovalutiamo ma del quale non riusciamo a fare a meno.

1° curiosità sulla carta igienica: come è nata.

Richard Smyth, scrittore e fumettista inglese, è stato il primo a parlare in modo dettagliato della storia della carta igienica nel suo libro Bum Fodder: An Absorbing History of Toilet Paper.

Partendo dalle origini – si narra che la carta fu utilizzata per la prima volta dai cinesi nel XIV secolo – Smyth ha poi attribuito al newyorkese Joseph C. Gayetty l’introduzione nel 1857 della prima vera carta igienica nei paesi occidentali, più esattamente negli Stati uniti d’America dove si era soliti pulirsi il lato B con la carta dei giornali.

 

Venduta in pacchi contenenti strisce di carta rettangolari con il nome di Medicated Paper, Gayetty sosteneva che il costante uso della sua carta impedisse la formazione delle emorroidi che lui stesso attribuiva all’inchiostro dei giornali.

Nonostante tale teoria si rivelò inesatta, la carta igienica divenne un prodotto di gradissimo successo.

Curiosità sulla carta igienica: 5 cose che non sapevi

2° curiosità sulla carta igienica: i rotoli.

Come detto in precedenza, la prima carta igienica immessa in commercio fu sotto forma di fogli singoli rettangolari confezionati in piccoli pacchetti.

Il rotolo continuo, quello che usiamo noi tutt’oggi, nacque più di 20 anni dopo, ossia nel 1879. A crearlo l’azienda Scott Paper Company di Philadelphia, Pennsylvania (USA).

Più di mezzo secolo dopo, in Inghilterra, la St. Andrew’s Paper Mill confezionò la prima carta igienica in rotoli continui a doppio velo (Wikipedia).

3° curiosità sulla carta igienica: quanta carta consumiamo?

La risposta a questa domanda ha messo in allarme molte società di ambientalisti, e non solo, che hanno valutato il sempre più crescente consumo di carta, igienica e non, come una grande minaccia per le foreste del nostro pianeta.

Secondo Claude Martin del WWF la produzione di carta richiede ogni giorno l’impego di 270.000 alberi, il 10% di questa cifra è impiegato per la produzione di carta igienica (dati pubblicati sul World Watch Magazine di maggio/giugno del 2010).

 

 

Secondo un’indagine effettuata dal New York Times nel 2009, in America, descritto come il paese che ha il più grande mercato mondiale di carta igienica, ogni persona usa in media 23,6 rotoli di carta.

4° curiosità sulla carta igienica: perché si usano cuccioli e bambini nelle pubblicità.

Tutto dipenderebbe dall’ossitocina, un ormone a tutti noto per il fondamentale ruolo che ricopre durante il parto e l’allattamento. Nel primo infatti stimola le contrazioni, nel secondo caso invece si attiva durante la suzione e aumenta la produzione del latte materno.

L’ossitocina inoltre ha la capacità di regolare i comportamenti sociali.

Curiosità sulla carta igienica: 5 cose che non sapevi

Paul Zak, neuroeconomista docente presso la Claremont Graduate University della California del sud, ha presentato al Neuroscience 2010, un meeting annuale della società di neuroscienze tenutosi a San Diego, California, uno studio sull’ossitocina correlata alle pubblicità.

 

I ricercatori ha scoperto che il 56% delle persone che hanno partecipato alla ricerca, trattate con ossitocina, si sono dimostrate più propense all’acquisto della merce rappresentata negli spot.

Gli stessi hanno inoltre riferito di aver provato come una sorta di legame empatico con le persone protagoniste della pubblicità e di sentirsi più disposti ad aiutarli mediante donazioni (gli spot oggetto della ricerca erano in prevalenza annunci di servizio pubblico come i pericoli del fumo, dell’alcool, etc.).

 

Inserire bambini e cuccioli nelle pubblicità della carta igienica stimolerebbe il rilascio di ossitocina e aumenterebbe la fiducia dell’acquirente verso tale prodotto.

5° curiosità sulla carta igienica: quanti strappi ha ogni rotolo?

Molto dipende dalla marca della carta igienica, vi sono quelle con 120 strappi, quelle da 200 ma anche quelle da 500. Volendo fare una media generica, ogni rotolo ha circa 300 strappi.

 



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