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Bimba paralizzata temporaneamente dal morso di una zecca

di Maria Corbisiero

09 Giugno 2017

<<Non avevamo intenzione di rendere pubblico il video. Il dottore ha detto che il video può contribuire a far comprendere i sintomi ai genitori>>.

Così Lantz Lewis, papà della bimba paralizzata temporaneamente dal morso di una zecca, ha spiegato le motivazioni che hanno spinto lui e la moglie a rendere pubbliche le immagini della figlia di 3 anni, Evelyn.

Su suggerimento del medico che, per fortuna, ha compreso sin da subito la situazione, la famiglia vuole sensibilizzare gli altri genitori sulle rare ma possibili conseguenze di un morso di zecca.

Bimba paralizzata temporaneamente dal morso di una zecca: il video.

Bimba paralizzata temporaneamente dal morso di una zecca

Il 13 maggio scorso Amanda Lewis, mamma della bimba paralizzata temporaneamente, pubblica sul suo profilo social un video visibile a tutti, anche a coloro che non compaiono tra le sue amicizie facebook.

Il filmato ha come protagonista la piccola Evelyn che, proprio quella mattina, mostrava serie difficoltà nel muoversi o semplicemente nello stare in piedi.

 

Come racconta Amanda, il tutto era iniziato la sera prima quando, poco dopo aver fatto il bagnetto serale, la piccola aveva iniziato a comportarsi in modo strano, lamentando di non volersi alzare e mettere il pigiama.

Impensierita da tale comportamento, la donna aveva così deciso di farla dormire con lei almeno per quella notte nella speranza che tutto sarebbe passato al loro risveglio.

Ma così non è stato.

 

Una volta alzati, le condizioni della figlia sembravano essere peggiorate: non riusciva a reggersi sulle gambe.

Dopo aver filmato la loro bimba paralizzata e mostrato il video ad alcuni parenti nella speranza che questi potessero dare una spiegazione a quanto stesse accadendo loro, i Lewis hanno deciso di portare la piccola al pronto soccorso.

<<Dopo aver girato questo video abbiamo deciso di portarla subito al pronto soccorso perché i suoi sintomi erano peggiorati e dato la storia di Lantz ci siamo molto preoccupati>>.

Come spiegato da lui stesso in un’intervista rilasciata alla CNN, Lantz era affetto da una rara forma di tumore al cervello, solitamente diffuso tra i bambini, diagnosticatogli mentre era in Marina.

Il cancro gli impedisce di correre dritto e gli procura frequenti giramenti di testa, sintomi che, seppur non immediatamente riscontrati nella loro bimba paralizzata, li hanno fatti temere il peggio.

 

 

 

 

Per fortuna il medico che ha visitato Evelyn ha ammesso che questa non fosse l’unica bimba paralizzata vista negli ultimi 15 anni.

Il dottore infatti ha rivelato alla famiglia di aver visto gli stessi identici sintomi in circa 7 o 8 bambini, tutti riconducibili al morso di una zecca.

Così ha iniziato a cercare accuratamente tra i suoi capelli trovando il parassita alla base della nuca.

 

Nel suo post Amanda spiega che la paralisi da zecca è rara ma non del tutto improbabile e può colpire sia i cani che gli esseri umani.

La bimba paralizzata è stata dunque vittima di una zecca la cui tossina prodotta dalle sue ghiandole salivari ed immessa nel sangue provoca dapprima una debolezza nelle gambe che rapidamente avanza in tutto il corpo provocandone appunto la paralisi.

 

Se non diagnosticata e fermata in tempo – è determinante trovare il parassita e farlo rimuovere da un medico – si può incorrere in insufficienza respiratoria e la conseguente morte.

<<Mio marito ed io siamo ancora in stato di shock per quanto accaduto alla nostra bambina – spiega Amanda – e siamo contenti di esser stati in grado di diffondere una consapevolezza su questo>>.

La bimba paralizzata è in netta ripresa, verrà in seguito monitorata al fine di controllare se abbia contratto la malattia di Lyme anche se, come chiarito dai suoi genitori, il medico che ha estratto la zecca afferma che la stessa non è portatrice di quella specifica patologia.

 

Noi di Vita da Mamma abbiamo scelto di condividere la storia di questa mamma al fine di diffondere la conoscenza su questo tipo di paralisi che, ricordiamo, è rara ma non del tutto impossibile.



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