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Incendio di Londra: Marco e Gloria i 2 italiani dispersi

di Maria Corbisiero

15 Giugno 2017

<<Papà, qui adesso c’è tanto fumo>>.

Queste le ultime parole pronunciate da Marco Gottardi, il giovane architetto 28enne che, insieme alla fidanzata 27enne Gloria Trevisan, anche lei architetto, viveva dallo scorso marzo in un appartamento situato al 23esimo piano della Grenfell Tower, scenario del tragico incendio di Londra.

Parole dette al padre, Giannino Gottardi, rimasto in contatto telefonico con i due ragazzi fino a quando, alle ore 4:07 di mercoledì 14 giugno, la comunicazione si è interrotta.

Incendio di Londra: 2 italiani dispersi residenti nella Grenfell Tower.

Incendio di Londra: 2 italiani dispersi residenti nella Grenfell Tower

Al momento le vittime accertate dell’inferno di cristallo, così soprannominato dai giornali italiani l’ incendio di Londra divampato poco prima delle 01:00 (ora locale) la notte tra il 13 e il 14 giugno 2017, sono 12 ma, secondo la polizia, il numero è destinato tragicamente a salire.

Non si conosce infatti il numero esatto dei dispersi.

 

Alcuni residenti della zona affermano che erano circa 400/500 le persone che occupavano i 120 appartamenti del Grenfell Tower, il palazzo di 24 piani situato in Latimer Road, a North Kensington, nella zona ovest di Londra.

Tra questi 78 persone sono state ricoverato presso 6 diversi ospedali, di cui 65 tratte in salvo dai vigili del fuoco. Diciotto i più gravi ricoverati in terapia intensiva.

Incendio di Londra: 2 italiani dispersi residenti nella Grenfell Tower

Nel tardo pomeriggio di ieri la Farnesina ha confermato che nessun italiano risulta nell’elenco delle persone ricoverate, Marco e Gloria sono quindi ufficialmente dispersi.

<<Noi non perdiamo le speranze finché non siamo sicuri al 100% – ha dichiarato Pamela, cugina di Marco – I ragazzi risultano dispersi, non morti. Continuiamo a sperare>>.

Entrambi i giovani veneti erano riusciti a contattare telefonicamente i propri familiari informandoli dell’ incendio di Londra.

A raccontare quelle ore drammatiche è il padre di Marco che, svegliato dalla madre di Gloria, a sua volta avvertita dalla figlia che al momento del divamparsi dell’ incendio di Londra si trovava con il fidanzato al 23° piano del palazzo, ha poi cercato di contattare il figlio.

Due le telefonate intercorse tra loro, una alle 3:45 e l’altra, l’ultima, alle 4:07.

<<Nella prima chiamata Marco ci diceva di stare tranquilli, che era tutto sotto controllo, che insomma non dovevamo preoccuparci. Ha cercato di minimizzare quanto stava accadendo, probabilmente per non spaventarci. Però nella seconda chiamata, e questo non riesco a togliermelo dalla testa, mi diceva che c’era del fumo; che stava salendo tanto fumo>>.

L’uomo spera vivamente che il figlio abbia successivamente cercato una via di salvezza e che presto potranno riabbracciare sia lui che la sua compagna.

 

Al momento l’ incendio di Londra, le cui cause sono ancora sconosciute, è domato, gli esperti affermano che non vi sia rischio di crollo mentre i vigili del fuoco si apprestano ad effettuare una lunga serie di operazioni di recupero in quanto è alto il sospetto che diverse persone siano purtroppo rimaste intrappolate all’interno dell’edificio.

 

Nel contempo è stata avviata un’inchiesta per appurare lo stato di sicurezza dello stabile, da molti considerato non idoneo.

 

Fonte: BBC Mattino di Padova



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