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Bradley Lowery: morto il piccolo tifoso malato di cancro

di Maria Corbisiero

20 Luglio 2017

<<Dormi bene e vola alto con gli angeli>>.

Così si chiude il messaggio di Gemma e Carl, genitori del piccolo Bradley Lowery la cui vita si è spenta lo scorso 7 luglio, a soli 6 anni, a causa di un neuroblastoma.

Bradley Lowery: morto il piccolo tifoso malato di cancro.

Bradley Lowery: morto il piccolo tifoso malato di cancro

Nato il 17 maggio del 2011, residente con la propria famiglia a Blackhall Colliery, un villaggio inglese situato nella contea di Durham, Bradley Lowery viene descritto da familiari ed amici come un vero e proprio combattente nonché un grande tifoso della squadra di calcio del Sunderland (SAFC).

<<Il mio coraggioso ragazzo se n’è andato con gli angeli oggi 7/7/17 alle 13.35 – ha annunciato sua madre su Facebook – tra le braccia di mamma e papà e circondato dalla sua famiglia. Era il nostro piccolo supereroe e aveva combattuto la battaglia più difficile ma c’era bisogno di lui altrove. Non ci sono parole per spiegare quanto il nostro cuore sia a pezzi. Grazie a tutti per il vostro sostegno e le gentili parole. Bambino mio dormi bene e vola alto con gli angeli>>.

 

 

 

 

 

 

 

Commosso e sentito anche l’ultimo saluto del calciatore inglese Jermain Defoe, ex attaccante del Sunderland – è passato al Bournemouth alcuni gironi prima l’annuncio della morte di Bradley Lowery – e della nazionale inglese.

<<Addio, amico mio, mi mancherai molto. Mi sento così benedetto da quando Dio ti ha portato nella mia vita e ho vissuto momenti incredibili insieme a te e per questo ti sono grato […] Il tuo coraggio continuerà ad essere per me fonte di ispirazione per il resto della mia vita. Non saprai mai la differenza che hai fatto per me come persona. Dio ti ha in braccio ed io ti porterò sempre nel mio cuore>>.

 

 

 

 

 

 

Bradley Lowery ha iniziato la sua dura e lunga battaglia il 7 gennaio del 2013 quando, a soli 19 mesi, i medici gli hanno diagnosticato un neuroblastoma ad alto rischio di stadio 4.

Questo tipo di tumore colpisce le cellule del sistema nervoso autonomo, le stesse che controllano alcune funzioni involontarie del corpo umano (battito cardiaco, digestione, respirazione, etc.).

Secondo quanto riportato sul sito dell’AIRC, il neuroblastoma colpisce in particolar modo i neonati e i bambini sotto i 10 anni e può svilupparsi in diverse parti del corpo in quanto le cellule nervose che possono essere colpite sono presenti in tutto l’organismo.

 

Il tumore di Bradley Lowery si era diffuso al petto, ai polmoni, ai linfonodi, all’osso e al midollo osseo.

Dopo una serie di importanti interventi e una forte cura chemioterapica, il piccolo guerriero è riuscito a vincere la sua battaglia: nel 2014 i genitori annunciano che il cancro è in remissione pur ricordando che il neuroblastoma ha un alto tasso percentuale, circa l’80%, di recidività.

 

Come previsto, purtroppo nel luglio del 2016 il male torna più forte di prima e mette in serio pericolo la vita del bambino.

La famiglia di Bradley Lowery decide così di creare una fondazione in suo onore e realizza una raccolta fondi che permetta al bambino di sottoporsi ad un trattamento specializzato disponibile negli USA.

 

A sostegno di tale campagna anche la squadra di calcio di cui Bradley Lowery è un grande tifoso, il Sunderland, che lo elegge come propria mascotte e contribuisce a creare quella forte amicizia che lo legherà per sempre al calciatore Defoe.

 

Nonostante l’associazione sia riuscita a raccogliere oltre 700mila sterline, utili per pagare il trattamento e il soggiorno in America, la famiglia ha dovuto rinunciare a tutto in quanto il tumore recidivo cresceva sempre più sostenendo che Bradley Lowery sarebbe sopravvissuto solo per pochi mesi.

E così è stato!

Sono in tanti oggi a piangere il piccolo Bradley Lowery la cui storia ci insegna quanto sia importante la ricerca e la donazione in favore di essa.

Nonostante il grande dolore che l’ha colpita, la madre del piccolo combattente ha scritto sul blog dell’associazione, un messaggio datato 15 luglio 2017, che al momento preferisce darsi del tempo, alcune settimane per poter elaborare il lutto e il suo grande dolore dopodiché la fondazione Bradley Lowery tornerà a sostenere gli altri bambini.

 

Vita da Mamma è da sempre a favore della ricerca, qui di seguito vi riportiamo la storia vera di una mamma coraggiosa che oggi ringrazia e sostiene l’OPEN, un’associazione oncologica pediatrica impegnata nella lotta contro il neuroblastoma infantile che si occupa di fornire assistenza alle famiglie con bambini affetti da questa terribile malattia e di incrementare la ricerca sulla stessa.

 

 

 

Fonti: BBC Facebook



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