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13enne violentata a Milano: arrestato maniaco dell’ascensore

di Maria Corbisiero

29 Settembre 2017

Un modus operandi divenuto nel tempo la sua firma:

 

seguire la vittima fino alla sua abitazione, attendere che questa entri in un portone o prenda l’ascensore, seguirla nello stesso e aggredirla. Infine scappare senza lasciare traccia subito dopo aver commesso la violenza.

Così agiva l’uomo che più di 10 anni fa fu soprannominato il “maniaco dell’ascensore”, responsabile di aver rubato l’intimità a 20 ragazze di età compresa tra i 13 e i 19 anni.

Un incubo che ritorna oggi protagonista della cronaca italiana.

13enne violentata a Milano: arrestato l’aggressore.

13enne violentata a Milano: arrestato maniaco dell’ascensore

L’episodio, del tutto simile a quelli denunciati un decennio fa, risale al primo pomeriggio dello scorso mercoledì 27 settembre.

La 13enne violentata a Milano era da poco uscita di scuola e si apprestava a rientrare a casa, ignara del fatto che qualcuno quel giorno l’aveva scelta come vittima designata.

 

Siamo in via Rubens in zona De Angeli, la giovane entra nel suo condominio, un uomo la segue, l’afferra e la molesta. Ad atto compiuto, scappa lasciandola sotto choc.

Nonostante quanto appena subito, la 13enne violentata a Milano riesce a tornare a casa, racconta tutto ai suoi genitori che chiamano le forze dell’ordine.

 

Grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla minorenne, che ricordava chiaramente il tutore che il suo aggressore portava al ginocchio, ed all’impiego di 150 poliziotti che, identikit alla mano, si erano già messi sulle tracce dell’uomo, quest’ultimo è stato posto in stato di fermo meno di 24 ore dopo l’aggressione.

 

Forse messo alle strette, forse compresa la gravità della situazione, l’uomo si è presentato spontaneamente alla polizia nel pomeriggio di giovedì 28 settembre.

13enne violentata a Milano: l’aggressore è il “maniaco dell’ascensore” di Genova.

Una condanna a 14 anni e 8 mesi per violenza sessuale, tentata violenza sessuale, violenza privata, lesioni e atti osceni in luogo pubblico nei confronti di 20 o più ragazze di età compresa tra i 13 e i 19 anni, una pena ridotta a 12 anni dalla Corte d’Appello.

Questa la fedina penale di Edgar Bianchi, l’uomo di 40 anni arrestato per il caso della 13enne violentata a Milano, un molestatore seriale che, a distanza di oltre 10 anni da quella prima condanna, è tornato a colpire.

 

Tutto aveva avuto inizio nel marzo del 2004 quando, nella città di Genova, iniziarono a compiersi una serie di violenze ai danni di giovanissime ragazze, molte delle quali minorenni.

La modalità era sempre la stessa, la medesima della 13enne violentata a Milano, che gli fece guadagnare il soprannome di “maniaco dell’ascensore”.

 

Una caccia all’uomo che si concluse nel settembre del 2006, Bianchi fu arrestato, processato e condannato. Tra appelli ed indulti, arriverà a scontare solo 8 anni della pena.

Uscito di prigione nell’agosto del 2014, decide di cambiare vita e trasferirsi nel capoluogo lombardo.

 

Tutto questo però sembra non sia stato sufficiente a fargli abitudine.

Definito a quei tempi dalla perizia psichiatrica come una persona affetta da “narcisismo istrionico con tendenze sadiche”, Bianchi ha aggredito nuovamente.

<<È un criminale seriale – hanno dichiarato Lorenzo Bucossi, capo della Squadra Mobile e il pm Gianluca Prisco – e in queste ore siamo al lavoro per ricostruire i suoi movimenti e capire se abbia commesso altre violenze>>.

Sarà ora compito degli inquirenti accertare se l’uomo è in qualche modo legato agli altri casi di violenza verificatisi di recente nel capoluogo lombardo, in primi quello della bambina di 6 anni aggredita nella Chinatown milanese con una dinamica molto simile al caso della 13enne violentata a Milano.

 

 

 

 

Fonti: Corriere Repubblica La Stampa



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