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Caso Maddie McCann: si cerca testimone chiave

di Maria Corbisiero

09 Ottobre 2017

A più di 10 anni dalla sua scomparsa, proseguono le indagini sul caso Maddie McCann, la bambina inglese scomparsa la sera del 3 maggio 2007 mentre era in vacanza con i suoi genitori a Praia da Luz, località turistica del Portogallo e frazione di Lagos, comune della regione di Algarve.

Secondo la stampa straniera, attualmente gli investigatori starebbero cercando di rintracciare una persona la cui testimonianza è considerata molto importante ai fini dell’indagine.

Caso Maddie McCann: si cerca testimone chiave.

Caso Maddie McCann: si cerca testimone chiave

Da giorni ormai sui media e i social inglesi si discuteva del nuovo finanziamento che l’Home Office, l’equivalente inglese del nostro Ministero degli Interni, ha concesso agli investigatori impegnati nell’Operation Grange.

Si parla di una somma pari a 154mila sterline (più di 170mila euro) che si va ad aggiungere agli 11,2 milioni di sterline già spesi fino ad ora.

 

Per la stampa inglese, tale ulteriore somma verrà impiegata dagli investigatori che si occupano del caso Maddie McCann per rintracciare una donna la cui testimonianza è stata definita cruciale ai fini dell’indagine.

 

Dopo aver rischiato l’interruzione delle operazioni investigative a causa della mancanza di fondi, grazie alla nuova donazione, l’Operation Grange – così denominata l’operazione che vede impegnata una squadra della Metropolitan Police Service di Londra, formata nel maggio del 2011 per indagare sulla scomparsa di Maddie McCann – potrà impiegare un totale di 4 detective che seguiranno delle ulteriori piste fino al marzo del 2018.

 

Tra queste ultime vi è per l’appunto quella del “testimone chiave”, una donna, si presume dell’Est Europa, che abitava nei pressi dell’appartamento che i coniugi McCann avevano affittato per le loro vacanze e dal quale la bambina è scomparsa la sera del 3 maggio 2007.

La possibile testimone avrebbe poi lasciato il Portogallo in seguito alla morte del marito.

<<Avrebbe potuto vedere o sentire qualcosa che a lei può sembrare insignificante, ma per noi potrebbe essere vitale. Se si riconosce nella descrizione, la invitiamo a contattare la polizia. Non ha niente da temere. Questo è solo per eliminarla dalle indagini>>.

È quanto dichiarato da una fonte al quotidiano “The Sun” che lo scorso 7 ottobre riportava in esclusiva tali affermazioni.

 

Nonostante siano trascorsi poco più di 10 anni da quella tragica sera, e nonostante le indagini sul caso Maddie McCann non abbiano ancora portato a risultati soddisfacenti, né i genitori della piccola né gli investigatori sono disposti a rinunciare e proseguono nella ricerca della verità.



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