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Le rivelazioni di Kasia Smutniak: la vita prima e dopo Pietro Taricone

di Federica Federico

15 Novembre 2017

Kasia Smutniak, come madre e moglie, è sopravvissuta alla morte di Pietro Taricone ricostruendo la sua famiglia e prima ancora se stessa. In una non recentissima, ma assai significativa, intervista rilasciata al Corriere della Sera, le rivelazioni di Kasia Smutniak diventano una riflessione sulla vita, una riflessione al femminile, importante e profonda.

 

Rivelazioni di Kasia Smutniak sulla sua vita, sulla sua maternità e sulla sua reazione alle avversità, ecco cos’ha dichiarato.

rivelazioni di Kasia Smutniak

“Quando ho partorito la prima figlia e me l’hanno portata in braccio ho avuto una sensazione fortissima: ho iniziato a pensare che da quel momento la mia storia sarebbe stata in funzione della sua, era una cosa nuova per me. L’idea del “per sempre” mi spaventa, invece lì non ne scappi.”

 

Nella maternità ciascuna donna crede di realizzare un traguardo. Tra le rivelazioni di Kasia Smutniak questa colpisce molto perché incarna una verità comune ad ogni madre: l’attrice semplicemente prospetta un diverso punto di vista, ovvero quello del principiare del per sempre.

Il parto, che spesso la donna incinta auspica a se stessa come la fine di un percorso e un arrivo, è, all’opposto, l’inizio di un cammino di responsabilità che ha in sé un carattere definitivo perché corrisponde a un cambiamento lungo una vita. La vita da mamma è fatta di molte fasi di adattamento.

 

Le mamme sono chiamate ad adattarsi ai figli e al loro progredire (in crescita e numero); mentre i figli, in un gioco di affetti e intrecci completamente fatto di scambi, sono chiamati ad adattarsi alla vita familiare, non senza mancare di influenzarla.

 

Le rivelazioni di Kasia Smutniak non potevano allontanarsi troppo dal ricordo del lutto che ha vissuto, quel lutto che le ha portato via Pietro Taricone, il papà della sua primogenita Sophie.

 

“Dieci anni dopo, nel 2014, è nato il secondo bambino: nel frattempo tutto era cambiato, sono cambiata e tanto io, come donna. Ho tanti amici ma sono una sociopatica, sempre di più. Ho trovato il piacere di stare bene con me stessa, ho imparato a viaggiare da sola, a vivere delle esperienze da sola, anche da madre. Credo sia importante”.

 

La morte di una persona cara è sempre un dolore e insieme un terremoto che pretende di ricostruire se stessi sulle macerie di un addio. Nel caso di Kasia e Pietro, considerata la giovane età del Guerriero Taricone, la sua bellezza d’animo, la fama e la grande unità familiare che li caratterizzava, questo addio si può definire tanto innaturale quanto sconvolgente. Oltretutto la sua morte tragicamente arrivò senza presagi. Pietro Taricone morì in un incidente sportivo durante un lancio col paracadute, pratica che lui e la moglie compivano comunemente e co grande professionalità sportiva.

 

Kasia confessa di aver dovuto imparare a trarre forza da se stessa vivendo con profondità anche il suo isolamento.

 

Care mamme, è questa una cosa che ciascuna di noi dovrebbe imparare a fare anche nella vita quotidiana.

 

 

Per vivere bene e superare le avversità della vita, è importante conoscere se stesse, dedicare del tempo al proprio io e alla personale elaborazione delle emozioni, nonché a una genitorilità esclusiva (vivendo dei momenti di intimità con i figli).

 

“A 20 anni devi impegnarti per il tuo futuro, a 30 arrivano le responsabilità, i figli, i mutui, ma sei ancora un bambino. Io voglio essere lontana da questo, voglio diventare una vecchietta in forma, una vecchietta con lo zaino… ne ho incontrati tanti: hanno fatto tutto e quindi possono prendersi del tempo per loro. Curiosi, coraggiosi e finalmente liberi. Ecco, voglio essere così”, aggiunge l’attrice.

 

Del resto le persone forti non hanno paura del tempo che passa, in esso trovano ragione di speranza vedendo nel domani una sempre nuova possibilità.

 

Viste in quest’ottica le rivelazioni di Kasia Smutniak sono un’occasione per riflettere

 

Le parole dell’attrice fanno riflettere sulla vita che può essere dolorosa, sconvolgente, imprevedibile eppure può essere vinta dall’amore, rigenerata, affrontata e, in sintesi, può essere serena al di là di ogni male.



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