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Paura di Babbo Natale: cosa fare e non fare, consigli pratici per genitori

Tra i 6 e gli 8 mesi i bambini possono iniziare a manifestare la paura di Babbo Natale come diffidenza verso l’estraneo. Accogliere questa paura e consolare il bambino per poi usare delle strategie perché faccia amicizia con il vecchio dalla barba bianca e dal vestito rosso

di Redazione VitaDaMamma

16 Dicembre 2024

Cosa fare se il bambino ha paura di Babbo Natale

La paura di Babbo Natale può essere fisiologica nei bambini e va  accolta. Come tutte le paure dei nostri figli, anche rispetto a questa gioca un ruolo fondamentale la rassicurazione dell’adulto e il suo sostegno. In modo particolare, il sentimento di paura non sminuisce la meraviglia del Natale. In questo articolo, la Pedagogista di Vita da mamma chiarisce da dove nasce questo timore e come aiutare i figli a superarlo.

 

La paura come reazione alle novità

Noi adulti abbiamo processato da tempo la figura di Babbo Natale, come tutte le altre figure magiche del Natale, ossia gli elfi, le renne, San Nicola e la Befana, pertanto non temiamo nulla di questa festa sfavillante e meravigliosa. Viziati da uno sguardo maturo sulla festa, ci aspettiamo che i bambini vivano ogni giorno dell’attesa con gioia; dal nostro punto di vista, infatti, i preparativi sono per certo l’aspetto natalizio più bello.

 

Quando il bambino manifesta di avere paura di Babbo Natale e piange disperato e inconsolabile a causa del vecchio con la barba, il genitore, ovviamente, si interroga sui propri comportamenti: 

Ho sbagliato qualcosa? Ho presentato male Babbo Natale, sono responsabile di queste paure di mio figlio?

 
Paura di Babbo Natale: cosa fare e non fare, consigli pratici per genitori

Da dove nasce la paura di Babbo Natale

Tra le motivazioni principali, a fondamento della paura di Babbo Natale vi può essere la paura dell’estraneo o dello sconosciuto che si radica nell’attaccamento del bambino alle figure genitoriali; vale a dire che il bimbo, legato emotivamente e materialmente ai genitori, teme chi non conosce e più l’estraneo invade la sua intimità familiare maggiore sarà la paura che scatenerà.

 

Già tra il 6° e il 7° mese i bambini manifestano una crescente diffidenza verso gli sconosciuti, sentimento che tra l’8° e il 9° mese si trasforma in paura. 

 

Pertanto, nei più piccoli la paura è una reazione più che giustificabile dinnanzi alle novità sconosciute. Ovviamente, va sempre considerata la soggettività del bambino,  non tutti i bimbi sono uguali ed ognuno ha il proprio temperamento, nonché il proprio modo di reagire di fronte alle novità.

 

Teoria dell’attaccamento e paura di Babbo Natale

La teoria cosiddetta dell’attaccamento ha origini nei lontani anni 50, periodo in cui John Bowlby, psicologo britannico, cominciò a studiare il comportamento dei bambini in tenera età. Questi studi, successivamente, si sono evoluti diventando un cardine della psicologia infantile.

 

Il timore dell’estraneo può manifestarsi verso chiunque, anche un conoscente o un amico di famiglia che il bambino non vede di frequente. Si massimizza tra l’8° e il 9° mese di vita perché fino a questo momento il bambino non percepisce se stesso come singolo bensì come tutt’uno con la madre. Intorno all’anno di età e a partire da 9°-10° mese, invece, il bimbo inizia a comprendere di essere una realtà separata, libera e indipendente dalla mamma. Ed ecco che, da qui in poi, inizia a emergere, più o meno prepotentemente, la paura nei confronti degli sconosciuti.

 

Babbo Natale, in questo caso specifico, rappresenta una persona estranea all’ambiente familiare e, per non pochi aspetti, rappresenta persino una figura intrusiva. Ci basti pensare a come viene descritto nelle molteplici storie che lo riguardano: è un uomo che viaggia solo di notte e si intrufola nelle case senza che nessuno possa vederlo, sa tutto di noi e non vuole trovarci svegli. Questi dettagli possono renderlo spaventoso agli occhi dei bimbi spingendo alcuni di loro a percepirlo come una vera e propria minaccia per la loro intimità e sicurezza familiare e domestica.

 
Paura di Babbo Natale: cosa fare e non fare, consigli pratici per genitori
Cosa deve fare un genitore quando il proprio figlio ha paura di Babbo Natale?

Paura di Babbo Natale: cosa deve fare il genitore

Innanzitutto è importante restare sereni e non farsi colpe inutili, in tenera età la paura di Babbo Natale è parte di un processo di crescita del tutto naturale. È dunque decisivo accettare e rispettare i tempi del proprio bambino.

 

Mamme e papà ricordate: il bambino non va mai forzato! Non obbligate vostro figlio a sedersi sulle gambe di Babbo Natale o a fare la foto con lui. Se non se la sente, accettate la sua scelta e limitatevi ad osservare da lontano l’uomo vestito di rosso.

 

Non dimenticate inoltre di rassicurare il piccolo, sia con i gesti che con le parole. Tenete vostro figlio vicino a voi, coccolatelo e, dopo esservi posizionati alla sua altezza così da poterlo guardare negli occhi, parlategli di quell’uomo sconosciuto. Spiegategli che quello strano uomo dalla pancia grossa e con una folta barba bianca in realtà è un uomo molto buono che ama tutti ai bambini, compreso vostro figlio.

 

Una piccola nota a parte va dedicata all’abitudine, molto consumistica, di riempire le strade, i villaggi di Babbo Natale, i centri commerciali, eccetera di figuranti, ovvero Babbo Natali in carne ed ossa: l’abitudine del travestimento è una rappresentazione della novella di Santa Claus che di per sé è persino superflua, ovvero sarebbe meglio lasciare al bambino la libertà di costruire solo un a propria rappresentazione mentale della figura di Babbo Natale. Di fatto, i bambini hanno spesso paura delle rappresentazioni fisiche di Babbo Natale e non della sua storia.

 

Allontanare la paura con i ricordi

Al fine di rendere Babbo Natale meno terrificante agli occhi di nostro figlio, potete raccontare al bambino di quando la sua mamma e il suo papà eravamo piccoli e della vostra felicità nel ricevere quel regalo tanto atteso e desiderato. Arricchite poi il vostro racconto di particolari e ulteriori aneddoti, così facendo renderete Babbo Natale una figura più familiare e vicina a tutti voi.

 

Prima che vostro figlio incontri un Babbo Natale per strada o prima di portarlo a visitare questo o quel villaggio, parlategli del Natale e del vecchio dalla bianca barba che rende questa festa ancora più speciale. In poche parole preparatelo a quello che sta per accadere. Anche sfogliare insieme un bel libro sul Natale può esservi di aiuto. Guardare insieme le rappresentazioni grafiche e i disegni di Babbo Natale o affrontare storie sul Natale adatte all’età di vostro figlio può tranquillizzare il bambino che creerà nella sua mente un’immagine più serena e caratteristica che non potrà essere rovinata dall’emozione dell’incontro.

 
 

Mai prendere in giro il bambino che ha paura di Babbo Natale

Il bambino non va mai deriso né ridicolizzato perché ha paura di Babbo Natale. Ricordate quanto già detto in questo articolo: per noi Babbo Natale è una cosa innocua ma per il bimbo, che deve ancora scoprire il mondo, può essere persino una minaccia.

 

Idee pratiche per sostenere i bambini che hanno paura

Può essere una buona idea realizzare un incontro con Babbo Natale non esclusivo né isolato, per cui via libera al coinvolgimento di altri bambini, per esempio amici, cugini, fratelli, persone dell’ambiente famigliare con cui nostro figlio è abituato ad interagire. Il coinvolgimento dei pari potrebbe creare un ambiente più rassicurante e confidente, ovvero il bambino, circondato dai suoi punti sicuri, potrebbe sentirsi meno esposto e vulnerabile.

 

Date al bambino il giusto tempo di armonizzare l’immagine fantastica di Babbo Natale che ha creato nella sua mente con l’immagine reale dell’uomo con la barba bianca e il vestito rosso che si troverà di fronte. Non ha importanza se questo Natale non riuscirà ad avvicinarsi a lui, sarà per il prossimo anno o quello successivo. Ricordate che prima o poi riuscirà a superare la paura di Babbo Natale e la sua serenità vale molto di più di una foto ricordo.

 

Rassicurare il bambino e accogliere anche le sue paure ha a che fare con il coraggio di sperimentare il mondo: è tanto importante perché mette il bambino in condizione di uscire dalla sua zona di comfort sapendo che alle spalle ha chi è sempre pronto ad accoglierlo e sostenerlo.

 

Aggiornamento articolo 16 Dicembre 2024,

articolo originale pubblicato il 25 Dicembre 2017



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