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Pubblicare le foto dei figli su Facebook è pericoloso, ecco perché

di Federica Federico

08 Gennaio 2018

Rispetto all’uso dell’immagine personale in rete e alla tutela della privacy dei minori, rivolgendosi ai genitori, la polizia postale scrive sul suo sito: “Scoraggia tuo figlio dal diffondere foto o filmati fatti con il telefonino in community o chat telefoniche. Una volta immesse in rete foto e filmati possono continuare a essere diffusi senza controllo per lungo tempo“. Chiunque abbia una minima dimestichezza con Internet intende subito che pubblicare le foto dei figli su Facebook è pericoloso proprio per questo, ovvero perché ogni immagine (foto o video che sia) una volta immessa su una piattaforma pubblica può sfuggire facilmente dal nostro controllo.

pubblicare le foto dei figli su facebook è pericoloso, ecco perché

Avere un account social privato non è come vivere in una fortezza sicura: pubblicare le foto dei figli su Facebook è pericoloso, sempre e comunque

 

La foto (qualsiasi immagine, come anche un video), pubblicata su una piattaforma di condivisione, può essere copiata (anche da un nostro amico) e ripubblicata; questo può avvenire anche senza l’uso del classico condividi e piuttosto scaricando o ritagliando l’immagine. Ciò rappresenta di per sé una porta attraverso cui l’immagine (o anche il video) può sfuggire al nostro controllo.

 

Legalmente è vero che nessuno potrebbe sottrarre immagini o video dal nostro profilo, tuttavia la rete ci espone a questo pericolo nel momento stesso in cui noi clicchiamo sul tasto pubblica.

 

 

Pubblicare le foto dei figli su Facebook è pericoloso perché se sfuggono al nostro controllo (cosa che può capitare) la frittata è fatta

 

Pertanto se io ho un profilo privato su Facebook non posso sentirmi immune dalla perdita di un’ immagine, la sola immunità garantita e possibile è la tutela dell’immagine stessa tenendola lontana da piattaforme di condivisione. Una foto sottratta e ripubblicata può arrivare laddove noi non volevamo e dove non immaginiamo, talvolta ciò accade persino senza che ce ne rendiamo conto.

 

Come si è finiti a pubblicare incondizionatamente foto personali e private su Facebook?

 

Esistono mamme che costruiscono blog attraverso un editing costante di immagini personali, un grande fratello in piccolo della vita familiare. Portando quest’esempio rivolgo lo sguardo alla realtà che mi è più vicina: è una realtà che testimonia in modo calzante lo scopo di questo scritto perché a differenza del parrucchiere che fotografa acconciature, del cuoco che impressiona piatti e pietanza, la mamma blogger immette in rete le foto dei figli e pochissime sono le mamme che decidono di preservare il volto dei bambini. Pur partendo dall’esempio delle mamme blogger, questo discorso rintraccia gli interessi di ogni mamma e di ogni bimbo.

pubblicare le foto dei figli su facebook è pericoloso, ecco perché

I bambini in rete ci rendono popolari e fiere, ma come è accaduto che questi due concetti si siano incontrati nella modernità e perché è un dovere delle madri accettare che pubblicare le foto dei figli su Facebook è pericoloso?

 

Io stessa mi sono a lungo sentita sicura nel mio profilo privato, poi pian piano mi sono emancipata dall’orgoglio di mamma-Like e ho smesso di pubblicare le facce dei miei figli persino sul mio profilo personale.

 

Il connubio orgoglio – voyeurismo nasce a causa di una tendenza endemica della società: è questa la società dell’apparire, sempre più distante dall’essere.

 

L’arte ci insegna che la bellezza va oltre le apparenze e spesso sta nel significato; la modernità invece sintetizza tutto nell’apparire e smarrisce completamente il senso profondo del comunicare anche per immagini.

 

 

Pensate alle immagini delle manine dei neonati, sono le prime che le mamme pubblicano sui social. Riescono ad essere tra le foto di maternità più significative e belle, eppure il volto dei figli è preservato. Come mai sono così affascinanti pur non mostrando alcuna violazione di una privatezza da tutelare? Sono così tanto belle perché sono ricche di significato.

 

L’immagine, intesa come manifestazione di noi e della nostra vita (quindi l’immagine da condividere), non dovrebbe essere un’esposizione facile di sè, essa dovrebbe canalizzare sempre un sentimento.

In questo senso pubblicare le foto dei figli su Facebook è pericoloso perché facendolo:

  • consentiamo l’assuefazione dei nostri figli alla bellezza apparente;
  • favoriamo nei bambini l’allontanamento profondo dai significati e dai sentimenti;
  • perdiamo completamente di vista la possibilità di essere portatori di valori che vadano al di là del mostrarci (e questo lo facciamo in prima persona trascinandoci dietro i bambini).

Educare un bambino alla tutela della sua immagine non significa vietare i social o non esprimere attraverso essi l’amore di una mamma, piuttosto equivale a dimostrare ai figli che l’essere, in forza d’animo e aspirazioni, vale più di ogni altra cosa. Il bambino che antepone i valori all’apparire potrebbe diventare un adolescente con un maturato rispetto di sè, della propria immagine e del proprio corpo.

pubblicare le foto dei figli su facebook è pericoloso, ecco perché

Pubblicare le foto dei figli su facebook è pericoloso: i 3 NO da insegnare ai figli

– Non pubblicare il tuo volto – questo vale in linea di principio a tutela dei bambini e dei minori, ma deve essere un “no” a cui i genitori debbono istruire il figlio almeno sin quando non avrà l’età giusta per discernere i pericoli e difendersi dalla insidie della rete, non ultimo il cyberbullismo);

– non pubblicare foto che ti rappresentino diversamente da quello che senti di essere e da ciò che ami di te – questa regola, se veramente acquisita, aiuta gli adolescente ad evitare la diffusione di foto che possono ingenerare imbarazzo o vergogna;

– non avere paura della rete ma impara a usarla.

 

Pubblicare le foto dei figli su Facebook è pericoloso ma l’uso dei social non va negato perché la rete non deve fare paura, piuttosto deve essere usata nel modo giusto

 

Una estromissione dalla rete, come il tentativo assurdo di tenere i bambini lontani dalla tecnologia, rappresenta un grave errore; non fosse altro che per il fatto che per i nostri figli la rete è certamente futuro.

 

Mia figlia qualche giorno fa ha espresso il desiderio di postare la foto di un suo acquisto sulla pagina Instagram del negozio in cui lo avevamo effettuato. I bambini sono i primi ad essere affascinati dalla condivisione di ciò che li vede protagonisti, noi genitori abbiamo il compito di guidarli. Nello specifico, si tratta di un negozio di danza e la danza è la passione di mia figlia, postare quella foto ha avuto per lei un valore: ha manifestato al mondo un suo piacere e una sua dedizione. Nel farlo avrebbe voluto metterci la faccia, le ho spiegato (come ho sempre fatto) quali sono i pericoli e abbiamo pattuito che la foto avrebbe potuto realizzare lo scopo (cioè mostrare la sua scelta e il suo stile di danza, nonché la sua passione) anche senza esporla nel volto.

 

Mi ha compresa e si è rallegrata nel raccogliere i suoi Like … perché quello che può e che deve piacere dovrebbe essere un’ispirazione, quantomeno questo è quello che noi dobbiamo trasmettere ai nostri figli, sopratutto nel tentativo di preservarli da una corruzione profonda della morale e dei costumi.

 



Fonte immagini Ingimage con licenza d’uso



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