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Bimba affetta da atresia biliare: la storia di Sloan St. James

di Maria Corbisiero

23 Gennaio 2018

Quando accendiamo la televisione o sfogliamo un giornale, le notizie predominanti sono ormai quelle che raccontano il degrado della nostra società. Atti vili ed ignobili che ci portano a perdere la fiducia nel genere umano.

Tuttavia in questo tetro quadro sociale non mancano storie come quella che vede protagonista la piccola Sloan St. James, una bimba affetta da atresia biliare, e del suo eroe, il tenente Steven Tenney.
 

Bimba affetta da atresia biliare: la storia di Sloan St. James.

 
Bimba affetta da atresia biliare: la storia di Sloan St. James
 
La storia della piccola Sloan St. James è un racconto che descrive la paura di due genitori che, al terzo complemese della loro bambina, ricevono dai medici una diagnosi che li devasta.

Ma è anche una storia che narra di un grandissimo atto di coraggio, solidarietà ed amore di un uomo, un papà che ha voluto donare parte di se stesso a quella piccola creatura che non aveva mai visto prima della sua importante scelta.
 
Tutto ha avuto inizio nell’aprile del 2017 quando mamma Sarah, papà Chris e il loro primogenito Carter hanno accolto nella loro vita la piccola Sloan, seconda figlia dei St. James.
 
Bimba affetta da atresia biliare: la storia di Sloan St. James
 
Sloan era una bambina allegra e sempre sorridente, tuttavia man mano che trascorrevano le settimane, il suo strano colorito aveva iniziato ad impensierire i suoi genitori.

L’ittero, ossia una colorazione giallastra della cute dovuta alla presenza eccessiva di bilirubina nel sangue, e che nei neonati si presenta come fisiologica e destinata a scomparire nell’arco di alcuni giorni, sembrava infatti aumentare e ben presto ad esso si associò un anomalo gonfiore dello stomaco.
 
Era il mese di agosto quando i genitori preoccupati decisero di portarla in ospedale, la piccola Sloan non aveva ancora compiuto 4 mesi.

Dopo ben 2 settimane di ricovero presso il Boston Children’s Hospital nel Massachusetts (USA), periodo durante il quale la piccola è stata sottoposta a vari esami, i medici si pronunciarono nella terribile diagnosi: Sloan aveva l’atresia biliare.
 
L’avanzamento della malattia dovuto ad una diagnosi tardiva – la malattia aveva purtroppo raggiunto il quarto stadio – richiedeva per la bimba affetta da atresia biliare un immediato trapianto di fegato che doveva essere effettuato entro e non oltre le successive due settimane.
 
L’atresia biliare (BA) è una rara malattia del fegato che si manifesta nel periodo neonatale. Le cause sono sconosciute ma non è considerata una patologia ereditaria.

Tale malattia, che colpisce un bambino su 18mila nati vivi, è caratterizzata dall’infiammazione e conseguente danneggiamento dei dotti biliari che riduce il flusso di bile dal fegato all’intestino. In caso di mancato intervento chirurgico, tale anomalia può comportare lo sviluppo di una cirrosi epatica, una malattia cronica del fegato annoverata tra le prime 10 cause di morte nel mondo occidentale (fonte Wikipedia).
 
Per la piccola Sloan, la bimba affetta da atresia biliare, sembrava non esserci speranza. I suoi genitori, risultati purtroppo non compatibili, decisero così di lanciare un appello attraverso Facebook al fine di trovare quanto prima un donatore per la figlia.
 
Bimba affetta da atresia biliare: la storia di Sloan St. James
 
Alcuni giorni dopo la pubblicazione il miracolo si compì.
 

Bimba affetta da atresia biliare: papà/eroe salva la piccola Sloan.

 
Tra i vari utenti della rete vi fu infatti un uomo, una persona che non aveva mai incontrato Sloan prima di allora ma che non aveva esitato a darle una speranza di vita. Quell’uomo era il tenente Steven Tenney, un agente di polizia di 40 anni residente a Keene, città statunitense della contea di Cheshire, nello stato del New Hampshire.
 
Tenney era venuto a conoscenza dell’appello dei genitori della bimba affetta da atresia biliare attraverso la condivisione social effettuata da suo fratello che conosceva i St. James grazie alla moglie.

L’uomo, padre di 2 bambini, compresa la gravità della situazione e della necessità di quell’intervento salvavita, effettuò i test per verificare la compatibilità.

“È qualcosa che devi fare come essere umano – ha dichiarato il donatore – È un bambino, devi aiutare un bambino quando ne ha bisogno”.

Dopo esser stato sottoposto a rigorosi test fisici e psicologici, e dopo esser stato messo al corrente che il suo gruppo sanguigno corrispondeva a quello della bimba affetta da atresia biliare, la mattina dell’8 settembre 2017 Tenney subì l’asportazione di parte del suo fegato presso il Lahey Hospital & Medical Center di Burlington, nel Massachusetts.

Poche ore dopo, i chirurghi del Boston Children’s sostituirono il fegato malato della piccola Sloan con quello sano espiantato all’uomo.
 
Entrambi gli interventi hanno avuto successo e due settimane dopo la bimba affetta da atresia biliare ed il suo eroe hanno potuto finalmente incontrarsi per la prima volta.
 
Bimba affetta da atresia biliare: la storia di Sloan St. James
 

“All’inizio ero nervoso, ma eccitato – ha spiegato il tenente durante una recente intervista – E poi vederla di persona è stato grandioso. Lei era molto felice. È una bambina meravigliosa”.

La piccola Sloan oggi ha 9 mesi e si presenta come una bambina sana e felice. Nel suo corpo è presente circa il 19% del fegato di Tenney, un uomo ma soprattutto un papà che non ha minimamente esitato a darle una speranza di vita.

“Ci ha ridato Sloan, stavamo per perderla – ha dichiarato Sarah – È il nostro eroe. È l’eroe di Sloan”.

 
 

 
 
 
Fonte: Today Youcaring Childrenshospital

 

 



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