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Laura Petrolito: mamma uccisa e gettata in un pozzo

di Federica Federico

19 Marzo 2018

E’ accaduto ancora una volta: un’altra mamma è morta e il suo sangue ha sporcato le mani di quell’uomo che aveva promesso di amarla. Un altro caso di femminicidio.

Questa volta il feroce fatto di sangue si è consumato a Siracusa: la vittima si chiamava Laura Petrolito (Lauretta su Facebook), aveva appena 20 anni ed era già mamma di due bambini: uno di 4 anni e un altro di appena 18 mesi.

Laura Petrolito, femminicidio

Laura Petrolito, mamma di 20 anni, uccisa a coltellate e gettata in un pozzo

 

I fatti:

Laura Petrolito viveva a Canicattini Bagni (Siracusa, Sicilia), la giovane donna era diventata mamma per la prima volta 4 anni fa, quando ancora era minorenne.

Alle spalle una difficile storia di abbandono: lei, figlia unica, era stata abbandonata dalla mamma quando era molto piccola. Le è rimasto il papà a cui anche via social non mancava di manifestare il suo grazie, come dimostra la pagina Facebook di Lauretta.

L’attuale sindaco del paese, per molti anni assessore ai Servizi sociali del Comune, assicura che la ragazza era stata seguita da vicino e accompagnata anche nel percorso di maternità. Proprio il sindaco ne delinea un ritratto dolce e amorevole.

 

A distanza di 4 anni dalla prima esperienza da mamma, Laura Petrolito aveva di nuovo dato la vita, il secondo parto solo 18 mesi fa.

 

Sabato sera, Laura e il suo compagno Paolo Cumbo erano usciti per una passeggiata, il bebè era stato affidato alle cure del nonno, il papà di Laura.

L’uomo ha allertato i Carabinieri dopo aver tentato in vano di rintracciare la figlia: non solo i due, Laura e il compagno, non rincasavano ma il cellulare di lei risultava sempre irraggiungibile.

 

Laura Petrolito è stata ritrovata cadavere in un pozzo, diversi i colpi di arma da taglio alla schiena e sul petto

 

Il giaciglio del corpo di questa giovane mamma era impietoso: un pozzo nelle campagne di Canicattini Bagni, paesino della zona montana del Siracusano.

Un dettaglio orribile quello relativo al tentativo di occultamento del cadavere:

l’assassino si è accorto che il corpo era rimasto incastrato senza arrivare sul fondo del pozzo e allora ha tentato di spingerlo il più giù possibile.

Tutto questo si aggrava se si pensa che il corpo di Laura Petrolito aveva appena dato alla luce il figlio del suo carnefice.

Ad uccidere Laura è stato infatti il compagno, l’uomo che l’aveva resa mamma per la seconda volta. Un diverso papà rispetto alla prima gravidanza, una diversa maturità e forse la speranza di un futuro felice. Così non è stato, Laura lascia due orfani.

 

Su Facebook resta il ritratto pubblico di una giovane mamma innamorata della maternità e della vita. In un post datato 2016 scrive al figlio: “

Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, Ama.”

Il compagno ha confessato l’omicidio, dopo un estenuante interrogatorio nella caserma dei Carabinieri ha raccontato l’orribile verità e indicato il luogo in cui aveva gettato l’arma del delitto.

 

Il movente è tuttora oscuro, forse un impeto di gelosia.

Inoltre si attende il referto autoptico, l’esame sul cadavere potrebbe avere luogo martedì.


Fonti immagini: Facebook , Corriere e SiracusaTimes



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