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Chiara Ferragni e il post del latte artificiale

di Federica Federico

12 Luglio 2018

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene con forza l’importanza dell’allattamento materno: almeno sino ai 6 mesi di vita, l’allattamento esclusivo è considerato il migliore nutrimento che la mamma possa garantire al suo bambino (corredo immunitario, auto-regolazione e prevenzione dell’obesità infantile, digeribilità, adattamento alla vita extra-uterina sono solo alcuni dei fattori coinvolti).

Se il favore medico – scientifico verso l’allattamento al seno è assoluto, più nascosta e meno dibattuta è la fatica che ogni mamma deve fare per sostenere i ritmi dell’allattamento a richiesta.

Allattare è quanto di più bello possa accadere a mamma e bambino, è una continuazione naturale del rapporto intra-uterino ed è un’esperienza di profondissima conoscenza.

Tuttavia può essere stancante e la tentazione del biberon (complice anche la facilità della suzione dalla tettarella che può incidere negativamente sull’abitudine a ciucciare dal petto), non deve essere proposta in alcun modo come un’alternativa priva di un peso specifico sulla crescita e sullo sviluppo del bebè.

Chiara Ferragni e il post del latte artificiale

Chiara Ferragni e il post del latte artificiale – la fashion blogger ha pubblicato un post che riguarda l’allattamento, inequivocabilmente quello artificiale. Poco dopo, raggiunta dalle critiche delle utenti e delle mamme, lo ha cancellato.

Il post rimosso recitava in lingua americana:

Quando sono in viaggio, mi manca enormemente il mio bambino. Mi rassicura sapere che però ha una riserva (di latte). Solo il meglio per il mio Leo.

Chiara Ferragni e il post del latte artificiale

 

L’hashtag advertising (che si traduce in “pubblicità”) attesta che, accanto al sorriso di Leo, mamma Ferragni ha reclamizzato una nota marca di latte artificiale.

Leo è un Baby Blogger ! Di fatto è ovvio che il lavoro della sua mamma lo coinvolgesse sin dalla nascita in un meccanismo di forte esposizione mediatica.

Il problema relativo a questa sponsorizzazione in particolare è la delicatezza del tema argomentato: l’allattamento.

Per parte mia ritengo che il dovere morale di ogni madre dovrebbe essere quello di informare le altre donne sulle molte e diverse possibilità di mantenere e potenziare il latte materno, anche fronteggiando difficoltà comuni. Laddove poi il latte del seno può essere tirato e conservato sopperendo ottimamente all’assenza fisica della mamma.

E’ a sé il discorso sulla suzione che ha meccanismi diversi nel seno rispetto alla tettarella.

Chiara Ferragni e il post del latte artificiale – c’è un problema quasi giuridico?

Talune utenti hanno scavalcato il problema etico segnalando che in Italia sarebbe illegale reclamizzare il latte artificiale per neonati (a stabilirlo il decreto del 9 aprile 2009, n. 82, in attuazione della direttiva 2006/141/CE).

Ma, a differenza dell’Italia, negli USA non è illegale reclamizzare anche il latte in formula. Pertanto un profilo di illegalità sarebbe assai difficile da stabilire. Oltretutto il prodotto reclamizzato nel post oggetto della discussione social non è un prodotto a marchio italiano.

Chiara Ferragni e il post del latte artificiale – foto, advertising e commenti: tutto cancellato.

Probabilmente anche Chiara Feerragni è stata pervasa da qualche serio dubbio sull’opportunità di portare il latte artificiale all’attenzione dell’utenza, per di più rappresentandolo alla stessa stregua di un bel passeggino o di un buon capo di abbigliamento, infatti l’intero post è stato rimosso.



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