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Bimbo abbandonato in una busta della spesa: lettera della mamma

di Federica Federico

28 Agosto 2018

Il 2 agosto 2018 l’Italia, quella delle mamme in modo particolare, è rimasta scossa dal rinvenimento del cadavere di un neonato: il bimbo, abbandonato in una busta della spesa, era stato partorito da poche ore e al momento del ritrovamento era già senza vita.

Ancor più cruenta e dolorosa la causa della morte:

 

asfissia e ipertermia, secondo le risultanze autoptiche quel neonato avrebbe avuto una lenta e solitaria fine aggravata dalla temperatura molto alta.

 

 

I fatti hanno avuto luogo a Terni, nel parcheggio dell’Eurospin di Borgo Rivo, e le indagini sono state efficaci e veloci; gli inquirenti sono giunti presto alla giovane madre, una 27enne italiana.

 

bimbo, abbandonato in una busta della spesa,

Bimbo abbandonato in una busta della spesa, l’atroce verità:

 

Giorgia Guglielmi , è questo il nome della mamma, reso noto dalla stampa che ne pubblica anche una foto. La giovane donna, 27 anni appena, già madre di una bimba di 2 anni, aveva partorito suo figlio nel bagno di casa facendo, a detta sua, tutto da sola; lo aveva riposto in un sacchetto di plastica, uno di quelli ecologici da supermercato, e lo aveva lasciato privo di accudimento e cibo, inerme e solo a ridosso di un’aiuola in un parcheggio soleggiato.

 

Bambino abbandonato in una busta della spesa – la mamma lo abbandonò alle 12:00, fu rinvenuto cadavere alle 20:00.

 

Le alte temperature d’agosto, il luogo dell’abbandono e le circostanze dello stesso sono stati fattori concomitanti e concatenati che hanno condotto alla morte del bambino. Tuttavia la mamma continua a difendersi sostenendo che aveva intenzioni diverse:

 

la donna avrebbe voluto che il piccolo sopravvivesse e che fosse trovato in buone condizoni, questa la tesi difensiva.

La mamma del bimbo abbandonato in una busta della spesa ha scritto una lettera dal carcere ove è reclusa, ha voluto parlare così ai parenti.

 

La stampa racconta di una lettera incentrata sulla bambina di 2anni, rimasta ora senza la madre e certamente ignara dei tragici fatti che hanno determinato l’arresto della donna.

 

Nella sua missiva, rivolgendosi ai parenti, Giulia Guglielmi non farebbe alcun riferimento al bambino partorito e abbandonato in una busta della spesa.

 

La prima figlia della donna è ora affidata ai parenti più prossimi e il papà, un muratore albanese, avrebbe dato disponibilità per una piena custodia della piccola.

 

Intanto, già a metà agosto, Giulia Guglielmi fu sottoposta a perizia ginecologica con lo scopo di trovare conferme alla sua tesi:

 

la mamma continua a sostenere di aver partorito completamente senza assistenza e nel bagno di casa, da sola avrebbe reciso il cordone, espulso la placenta e ripulito ogni cosa scegliendo per suo figlio il giaciglio di quella busta di plastica.

 

L’avvocato della donna ha chiesto la derubricazione del reato e la concessione degli arresti domiciliari anche in una struttura protetta, nonché l’avvio di una perizia psicologica. Al momento però la mamma resta detenuta in carcere, l’accusa rubricata attualmente è quella di infanticidio.



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