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Vaccino anti rotavirus: come funziona e come si somministra

di Federica Federico

23 Gennaio 2019

Il rotavirus è responsabile delle patologie gastrointestinali la cui gravità, soprattutto nei bambini e nei neonati, è spesso non trascurabile. Qui ci proponiamo di dare una informazione divulgativa ma sufficientemente esaustiva sul vaccino anti rotavirus.

 

Per definizione il rotavirus, in gergo medico virus a RNA, è responsabili in patologia umana di gastroenteriti, che talvolta si manifestano con una sintomatologia grave capace di debilitare il corpo ingenerando disidratazione e minando le funzioni vitali.

 

La malattia da rotaroviru è scatenata da una tossina, che nell’organismo viene prodotta dal virus. Tale tossina attacca le cellule dell’intestino tenue e ostacola l’assorbimento dell’acqua (da qui il pericolo di disidratazione).

vaccino anti rotavirus

Come si trasmette il rotavirus ed esiste un vaccino anti rotavirus, è efficace?

 

Il virus si trasmette per via oro-fecale, questo equivale a dire che il rotavirus è presente nelle feci di soggetti infetti, pertanto il contagio avviene tramite l’ingestione di acqua o alimenti contaminati.

 

Lavarsi le mani, frequentare ambienti puliti e igienicamente salubri, sono le prime regole anti contagio. Il virus si diffonde con maggiore incidenzea soprattutto in inverno (almeno in riferimento al nostro Paese).

 

Dando per scontata l’importanza delle comuni norme igieniche, va detto che esiste un vaccino anti rotavirus, e va detto che, se effettuato nel rispetto della tabella vaccinale fornisce una copertura del 90-100% contro le malattie gravi da rotavirus e del 74-85% contro le diarree da rotavirus di qualsiasi gravità (fonte medica delle percentuali epicentro.iss.it).

 

Come funziona il vaccino anti rotavirus?

Il vaccino anti rotavirus immunizza il copro del paziente attraverso la somministrazione per via orale di virus attenuati, cioè trattai in laboratorio in modo da essere resi innocui (così che il vaccino rende immuni ma non scatena la malattia).

 

Non esiste un solo vaccino anti rotavirus, bensì ne esistono due. La scelta tra l’uno o l’atro è ininfluente per finalità e immunizzazione, infatti i due vaccini si distinguono solo per piano di somministrazione e dosi, differendo, inoltre, nella composizione antigenica .

 

Dei due vaccini uno prevede due dosi, mentre l’altro ne prevede tre.

 

Il vaccino Rotarix™ richiede la somministrazione per via orale di due dosi, approssimativamente all’età di 2 e 4 mesi. La prima dose può essere somministrata a partire dalla sesta settimana di vita, e non oltre le 12 settimane di età.

 

L’intervallo fra le due dosi deve essere di almeno 4 settimane. La seconda dose dovrebbe essere somministrata entro le 16 settimane di età, e in ogni caso non oltre le 24 settimane (citazione da epicentro.iss.it).

 

Per il vaccino RotaTeq™, la schedula vaccinale raccomandata consta di 3 dosi per via orale, all’età di 2, 4 e 6 mesi. La prima dose va somministrata fra le 6 e le 12 settimane di età, e le dosi successive ad intervalli di 4-10 settimane. Il ciclo vaccinale non deve essere iniziato in bambini di età superiore alle 12 settimane. Tutte e tre le dosi devono essere somministrate entro le 32 settimane di età (citazione da epicentro.iss.it).

 

Qualcuno potrebbe obiettare che in passato il vaccino anti rotavirus abbia esposto al rischio di invaginazione intestinale (una patologia distinguibile da un blocco intestinale, seria e che va curata in ospedale, nei casi gravi può portare anche all’intervento chirurgico).

 

Va detto che questo rischio è teoricamente superato, rimane molto marginale ed è potenzialmente più alto solo quando la prima dose di questi vaccini viene somministrata a bambini di oltre 12 settimane.

 

A chi è sconsigliato il vaccino anti rotavirus?

 

Le fonti mediche raccomandano di non somministrare detto vaccino a chi abbia già manifestato reazioni avverse ad una dose precedente di vaccino anti-rotavirus;

 

non vanno vaccinati i bambini con deficit immunologici;

 

non è un vaccino adatto ai bambini già in fase di trattamento prolungato con farmaci particolari come i cortisonici o soggetti a trattamenti chemio o radioterapici.

 

Come per le comuni vaccinazioni, possono, invece, essere sottoposti al vaccino i bambini con malattie stagionali lievi, come per esempio raffreddore o tosse. Tuttavia, cautelativamente e per scongiurare la possibilità di complicanze, un bambino raffreddato, con tosse, mucchi o catarro, va posto sempre all’osservazione del medico prima di essere vaccinato.

 

Sintomi come vomito e diarrea, nonché febbre, anche se solo febbriciattola, sono sempre presupposti di un corretto rinvio dell’appuntamento vaccinale.

 

Effetti collaterali del vaccino anti rota virus

 

Posto che l’opportunità di detto vaccino va valutata dal pediatra di base tenuto conto delle condizioni di vita e di salute del piccolo, è bene sapere che questa vaccinazione non ha particolari controindicazioni né ha mai palesato particolari problemi.

 

Comuni problemi lievi post vaccino (sintomatologie che possono presentarsi a qualunque vaccinazione) sono irritabilità, perdita di appetito, febbre transitoria, diarrea e/o vomito.


Fonte immagini 123RF con licenza d’uso



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