Network
Deabyday Cure naturali Eticamente Crescita personale Sapere.it

 

Seguici:

Incendio di Notre-Dame: le cause

di Federica Federico

16 Aprile 2019

Il momento topico dell’ incendio di Notre-Dame si è consumato alle 19:51 di ieri, 15 aprile 2019, qualcuno lo ha definito come un momento senza ritorno: la guglia, eretta a 93 metri di altezza verso il cielo di Parigi, è caduta divorata dalle fiamme .

 

L’ incendio di Notre-Dame non consegna al mondo il risultato dell’ira umana: la causa di tanta devastazione non è un attentato terroristico. Ma allora cosa ha ferito la Cattedrale metropolitana di Nostra Signora di Parigi?

 

La guglia è caduta dopo un’ora di fuoco vivo, incandescente si è spezzata piegata dalle fiamme; il tetto è rimasto seriamente danneggiato; mentre le torri e la struttura della Cattedrale sono fortunatamente salve.

 

L’incolumità strutturale della cattedrale è stata garantita dal lavoro prezioso dei Vigili del Fuoco. Senza paura di sbagliare, si può dire che la resistenza fiera di torri e struttura è la sola cosa capace di arginare il dramma poiché lascia completamente aperta la possibilità di una ricostruzione del preziosissimo bene artistico.

incendio di Notre-Dame

Incendio di Notre-Dame e danni al tetto della cattedrale

 

Il tetto della Cattedrale era ancora quello originario, fu costruito in sostituzione della prima copertura provvisoria voluta dal vescovo Maurice de Sully, lo stesso prelato che alla sua morte lasciò un ingente somma di danaro già stanziata per la definitiva opera del tetto.

 

Le fiamme dell’incendio hanno mangiato i legni del 1326 con l’installazione delle tegole e delle lastre di piombo, sono andati in fumo 210.000 chilogrammi di arte e storia.

 

I legni del tetto di Notre-Dame provenivano da 1.300 querce, paragonabili a 21 ettari di foresta, tutti i materiali che oggi sono ridotti in cenere erano antichissimi, risalenti all’VIII o al IX secolo.

 

Più moderna era la Guglia già ricostruita, infatti, nel 1860. Quando fu eretta la nuova guglia, sostituì quella originaria costruita nel 1250 con la funzione di terzo campanile edemolita tra il 1786 e il 1792.

 

 

La Fenice sulle ceneri dell’ incendio di Notre-Dame è l’orgoglio dei Vigili del Fuoco di Parigi: sono loro i veri miti, gli eroi e i salvatori di Nostra Signora di Parigi

 

Più di 500 i vigili del fuoco impegnati nel salvataggio della Cattedrale, questi uomini hanno lavorato per 10 ore consecutive per evitare il collasso dell’intera struttura. Oggi il mondo applaude dinnanzi al loro coraggio.

 

Sono saliti a mani nude sulle torri in fiamme, hanno adoperato le gru per spegnere i roghi e hanno evitato i temuti canadair che complici i getti d’acqua molto violenti e non mirati avrebbero potuto arrecare danni ulteriori alla Cattedrale.

 

Gli stessi Vigili, all’alba di questa mattina sono riusciti a entrare nella chiesa per documentare le condizioni degli interni: la Croce e l’altare centrale si sono miracolosamente salvati.

incendio di Notre-Dame

Sotto accusa il cantiere aperto per i lavori di ristrutturazione della Cattedrale

 

L’incendio sarebbe partito proprio da una delle impalcature esterne montate per il restauro della della guglia gotica. Sta di fatto, però, che le impalcature erano vuote, in quel momento gli operai non c’erano e i lavori erano fermi.

 

Secondo le prime indicazioni dei pompieri (che restano ancora tutte da confermare) il fuoco sarebbe divampato proprio su una delle impalcature issate a 90 metri dal suolo, l’altezza, in modo particolare, avrebbe massimizzato la criticità della situazione poiché l’accesso alle pompe e all’acqua è risultato fortemente complicato.

incendio di Notre-Dame

L’età del legno del tetto ha contribuito ad alimentare le fiamme: era un legno secco capace, pertanto, di bruciare molto violentemente.

 

Quello che non convince l’osservatore comune così come l’esperto è il fallimento delle misure di sicurezza, del sistema anti-incendio e di quello di vigilanza.

 

Posto che Notre-Dame è coacervo di storia e cultura, posto che è stata nel mirino del terrorismo ed è emblema di quel connubio tra antico e moderno che anima l’Europa contemporanea, è difficile credere che in una delicata operazione di restauro, come quella che era in corso, il sito non fosse stato messo in totale sicurezza: “Notre Dame avrebbe dovuto essere uno dei luoghi più sicuri del Pianeta” ha chiosato il Messaggero.



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici