Network
Deabyday Cure naturali Eticamente Crescita personale Sapere.it

 

Seguici:

Eleonora Girolimini: la mamma morta nella discoteca di Corinaldo

di Federica Federico

14 Maggio 2019

Era quasi Natale quando Eleonora Girolimini, mamma 39enne, morì nella discoteca di Corinaldo. Insieme a suo marito Paolo, avevano accompagnato la figlia Gemma, 11anni, ad un concerto. Quando l’evento si trasformò in dramma lei era lì, nel bel mezzo della folla, accanto alla sua bambina.

 

Nella ressa e nel panico Eleonora Girolimini ha protetto Gemma col suo corpo e con tutte le sue forze. Ad un certo punto papà Paolo riuscì a portare la piccola fuori da “quell’inferno”, fu allora che perse di vista Eleonora e fu allora che il telefono della donna cominciò a squillare a vuoto:

 

Eleonora , forse complice la sua bambina Gemma, aveva impostato come suoneria proprio una melodia del cantante che avrebbero dovuto esibirsi sul palco quella sera. Ma nella notte tra il 7 e l’8 dicembre scorsi le note di quella canzone suonavano in vano perché il cellulare di Eleonora era finito in terra insieme alla mamma senza vita.

Eleonora Girolimini

Mamma Eleonora Girolimini e il suo cellulare acceso erano sotto la rampa dell’uscita 3 della discoteca di Corinaldo, la donna era morta.

 

Sono passati cinque mesi da quella sera! Il cantante Ultimo ha compiuto l’onorevole gesto di ricordare le vittime di quella notte di dolore, sei in tutto. Lo ha fatto ad Ancona con una dedica, semplice ma sentita, rivolta ai familiari di chi è morto a Corinaldo lasciando a questa terra e a questa vita solo la memoria di sè.

 

Gemma e papà Paolo erano tra il pubblico, c’erano anche gli altri parenti delle vittime, a tutti loro il cantante ha riservato dei posti accanto al palco.

 

C’erano il padre, la madre e la sorella di Emma Fabini; la madre e il fratello di Benedetta Vitali; i genitori di Asia Nasoni e il presidente del Comitato Genitori di Senigallia insieme ad altri amici delle vittime.

Eleonora Girolimini e altre vittime

La figlia di Eleonora Girolimini è tornata ad un concerto insieme al papà e lo ha fatto onorando la memoria della mamma.

 

Questo non è un evento di poco conto perché è la testimonianza della forza di una famiglia a indicazione e segno di come il continuum della vita ci imponga di trasformare il dolore in azione e la memoria in esempio positivo.

 

Le amiche di mamma Eleonora, peraltro, l’hanno ricordata in una lettera, resa pubblica come dono per Lei in occasione della festa della mamma: “La tua impronta, il tuo insegnamento sono ancora vivi e lo saranno sempre. Gemma, Alma e Dora, ma anche il piccolo Sandro, nei loro cuori ci sei sempre tu, in ogni momento“, hanno scritto.

 

 

A noi, che abbiamo solo guardato da lontano la tragedia di Corinaldo, resta un esempio: i nostri figli fanno un percorso di vita in cui noi siamo accompagnatori e consiglieri, amici e spalle, in questo cammino è nostro compito incarnare la protezione e stimolare la fiducia. Dei due sentimenti Eleonora Girolimini è stata testimone, degli stessi papà Paolo è ora erede.

 

La presenza dell’uomo e della figlia Gemma al concentro in cui Eleonora e le altre vittime sono state ricordate è, altresì, un monito a non arrendersi al dolore, a lasciare che la vita ci restituisca l’energia, il valore e la forza di coloro che ci hanno amato anche quando la morte ce li ha portati via.

 



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici