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Dispositivo anti abbandono come scegliere

di Federica Federico

11 Novembre 2019

Il dispositivo anti abbandono nasce per arginare un allarme sociale internazionale e trasversale: la morte per ipertermia dei bambini dimenticati in auto. E’ questo l’esito del dramma dell’amnesia dissociativa che colpisce i genitori in particolari condizioni di stress emotivo:

nella mente di madri e padri si determina un blackout cerebrale che li induce a credere di lasciare il veicolo vuoto, mentre di fatto non lo è perché nel sediolino auto, sul posto passeggero, c’è un bambino che comunemente dorme e che, per esempio, non è stato lasciato al nido o dalla babysitter.

Dallo scorso giovedì 7 novembre il sensore anti abbandono è diventato obbligatorio in Italia, sebbene l’opinione pubblica sta esercitando forti pressioni sul Governo per una moratoria poiché le famiglie non erano né abbastanza informate né pronte a questa rivoluzione.

 

C’è chi dice che l’allarme sull’obbligatorietà dei sensori andava scatenato prima con una debita campagna di informazione e sensibilizzazione che non trascurasse il coinvolgimento massificato di migliaia di famiglie.

 

Dispositivo anti abbandono come scegliere

Dispositivo anti abbandono come scegliere in base a caratteristiche e abitudini di vita della famiglia. Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso

 

La prima domanda che i genitori si pongono è la seguente: dispositivo anti abbandono come scegliere bene?

 

La scelta del sensore anti abbandono è soggettiva e dipende fortemente da più fattori singolari e non oggettivabili:

  • l’uso che si fa del seggiolino;
  • l’uso che si fa del trasporto in auto correlato alle abitudini singolari di vita;
  • il tipo di seggiolino auto che eventualmente è già in vostro possesso.

Non bisogna dimenticare, infatti che l’obbligo dei dispositivi anti abbandono riguarda i bambini fino ai 4anni di vita e ciò lascia presumere che molte famiglie abbiano già un seggiolaio che comunemente usano.

 

Questo scritto si propone di distinguere tra i diversi modelli e tipi di sensori non volendo qui affrontare nel merito il potenziale di efficacia risolutiva (o meno dei suddetti dispositivi).

 

Dispositivo anti abbandono come scegliere: in commercio sono presenti sensori che si ricollegano all’accendisigari, altri che si collegano tramite Bluetooth.

 

Il sensore che si collega all’accendisigari avvisa l’automobilista della presenza del bambino in auto prima che la vettura venga lasciata incustodita: l’allarme parte quando scema la corrente dall’accendisigari.

 

Il sensore collegato al Bluetooth funziona tramite cellulare e avvisa l’adulto della “dimenticanza” quando l’auto è già in sosta e chiusa.

Nella pratica dei fatti – a Bluetooth acceso, cioè posto che lo stesso adulto non abbia dimenticato di attivare le condizioni per l’operatività del dispositivo – accade quanto segue:

quando il cellulare si allontana di 15 metri dall’auto scatta l’allarme. L’allarme ha la durata di 1minuto, in assenza di risposta (quindi se l’adulto non dimostra meccanicamente di aver recepito il messaggio) lo stesso dispositivo, tramite il medesimo cellulare, invierà la posizione del bambino a due numeri scelti dai genitori e intesi come numeri di allerta secondaria.

 

Se i primi (i sensori che si collegano all’accendisigari) non saranno adatti per le macchine prive di accendisigari, i secondi (quelli operativi tramite cellulare e Bluetooth) non saranno appropriati per chi non ha l’abitudine di attivare il Bluetooth o non ha l’abitudine di uscire portando sempre con sè il cellulare carico.

 

Dispositivo anti abbandono come scegliere

Dispositivo anti abbandono come scegliere: guida pratica a un acquisto senza errori. Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso

 

Dispositivo anti abbandono come scegliere tra i sensori universali e quelli a marchio.

 

Ci sono sensori universali, testati per essere utilizzabili con qualsiasi marchio si seggiolini, come esistono sensori a marchio specifico che si adattano alle caratteristiche del seggiolino della stessa marca.

Pertanto se avete due seggiolini, per esempio uno nella macchina dei genitori e uno nella macchina dei nonni, qualora questi siano di marche differenti è bene acquistare un sensore universale che si possa adattare e spostare in entrambe le auto.

 

Facciamo alcune precisazioni – evidenziate anche da “Quattroruote“, uno dei migliori riferimenti in materia – e soffermiamoci su:

 

  • capacità dell’allarme di attirare l’attenzione dell’adulto;
  • allerta tecnico che eviti di ritrovarsi con il dispositivo d’allarme scarico;
  • omologazione.

 

Dispositivo anti abbandono come scegliere, funzionalità del sensore.

 

L’allarme dovrà essere in grado di attirare l’attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici percepibili all’interno o all’esterno del veicolo, questa la disposizione legislativa che corrisponde allo scopo stesso dei sensori anti abbandono.

In altre parole, se l’adulto dimentica il bimbo in auto, l’auto o il cellulare devono “fare qualcosa” che attiri l’attenzione dell’adulto rompendo il blackout mentale che lo attanaglia e riconducendo il suo pensiero sul piccolo dimenticato.

 

Dispositivo anti abbandono come scegliere – se si scarica non sarà più finalizzato al suo scopo.

 

Il dispositivo sarà comunemente alimentato a batteria, questo significa che prima o poi si scaricherà. I genitori, quelle stesse persone che rischiano di dimenticare il bambino in auto perché corrono sempre e sono fagocitate dai bisogni produttivi della società, hanno bisogno di una seconda allerta meccanica che li avvisi che le batterie del sensore anti abbandono sono sul punto di scaricarsi.

A norma di legge “il dispositivo deve essere in grado di segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente”.

 

Dispositivo anti abbandono come scegliere rispetto alla questione omologazione.

 

Ogni sistema dovrà avere la marcatura CE, che di per sè garantisce la conformità alle normative europee.

 

Allo stato attuale il Ministero non si fa garante dei controlli sul prodotto affidando al produttore l’onere di immettere sul mercato il sensore accompagnato da un’autodichiarazione di conformità. Trovate l’autocertificazione in formato PDF sui siti dei produttori, scaricatelo, stampatelo e tenetelo in auto qualora vi fermassero.

 

L’omologazione potrebbe essere dimostrata anche attraverso smartphone, ma se non siete avvezzi all’uso del cellulare o se spulciare i documenti scaricati rappresenta per voi un disagio, preferite il possesso in auto di una copia cartacea della certificazione di omologazione.

 

Cos’è l’amnesia dissociativa: ecco perchè i genitori dimenticano i figli in auto.

 

Interessante e utile video sulle novità relative all’entrata in vigore del sensore anti abbandono, ne consigliamo la visione pre e post acquisto (Fonte Mamme Nanne):

 



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