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Quanto durerà il Coronavirus in Italia: epidemia e contagi

di Federica Federico

27 Febbraio 2020

Quanto durerà il Coronavirus in Italia?

 

L’attenzione sull’epidemia di Coronavirus si alza con l’aumentare dei casi riconosciuti e certificati, così come si massimizza contemporaneamente all’allargarsi del coinvolgimento territoriale:

ogni nuovo caso in un nuovo territorio (ovvero in una regione precedentemente non coinvolta dall’epidemia) equivale a un altro campanello d’allarme in fatto di diffusione.

 

Per quanto possa essere di difficile attuazione, per fermare il Coronavirus è necessario spezzare la catena dei contagi e per questo servirebbe è un coordinamento nazionale, europeo e mondiale.

 

Quanto durerà il Coronavirus?

Quanto durerà il Coronavirus?
Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso

Quanto durerà il Coronavirus: catena dei contagi e guarigione dei malati.

 

Il Coronavirus “Ormai è chiaro, è fuori dalla gabbia“, queste le parole di Guido Silvestri, direttore del dipartimento di Patologia alla Emory University ad Atlanta.

I virologi lo dicono, alcuni hanno cercato di dirlo con una maggiore insistenza (finendo qualche volta col passare per allarmisti):

più si estende il contagio più la malattia ha possibilità di “rinforzarsi” a seguito di mutazioni e più potrebbe essere difficile fermarla. La parola chiave dovrebbe già essere stata contenimento.

 

Il CODIV-19 fa parte della più ampia famiglia dei Coronavirus a cui appartengono i virus influenzali e si comporta nella veicolazione proprio come un’influenza, per cui è a trasmissione aerea: sono infetti i fluidi corporei, le goccioline di saliva e il muco.

 

Quanto durerà il Coronavirus: contagi e trasmissione.

Quanto durerà il Coronavirus: contagi e trasmissione.
Fonte imagine 123RF.com con licenza d’uso.

 

Quello che sappiamo, e qui riprendiamo le parole del medico poc’anzi citato, è che “Per fortuna non fa troppo male, soprattutto sotto ai 60 anni. I giovani restano in buone condizioni e i bambini sembrano resistenti. Il rischio più grande è per anziani e malati in dialisi, con scompenso cardiaco o insufficienza respiratoria. Dobbiamo prepararci bene per prevenire i contagi soprattutto fra loro“, è Repubblica a riportare queste dichiarazioni, lo fa nell’ambito di un’interessante analisi sui tempi di convivenza col virus.

 

Tutti se lo domandano: quanto durerà il Coronavirus in Italia?

 

Qui prendiamo in prestito le parole di un altro dottore: “Nelle prossime settimane, quando questi malati guariranno (i soggetti con contagio certificato sin ora, ndr.), vedremo se i nuovi contagi proseguiranno“, a dirlo è Giovanni Maga, virologo e direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia.

 

Le parole di Manga (riportate ancora da Repubblica) sono chiarificatrici: la durata del virus dipende dall’esaurirsi dei contagi. Pertanto se i malati guariscono senza trasmettere il virus ad altri, eventualmente perché funzionano i cordoni di isolamento e i presidi sanitari, allora i focolai epidemici si esauriscono e il pericolo rientra.

 

I casi in Italia sono molti perché è stato compiuto un capillare lavoro di certificazione della salute pubblica nelle aree epidemiche: in pratica e autorità sanitarie hanno effettuato un gran numero di test.

In altri paesi la “ricerca dei casi di CODIV-19 non è stata così capillare.

 

I cittadini tutti devono aver ben chiaro il fatto che se in Europa venisse usato lo stesso metodo di tracciamento italiano è altamente probabile che il numero di casi certificati aumenterebbe pertanto è quantomeno sicuro che la situazione del Paese è stata debitamente osservata.

 

Il Coronavirus durerà però a lungo, inutile alimentare false illusioni: ci vuole pazienza.

 

Potrebbero aiutare fattori climatici come il caldo e la primavera, ma non è escluso che i casi possano ancora aumentare poiché i contagi sono solo alla seconda o terza generazione.

 

Secondo Repubblica, o meglio secondo le dichiarazioni degli esperti che la fonte stampa raccoglie, il virus potrebbe continuare a diffondersi anche per diverse settimane.

 

“Mesi” risponde Gianni Rezza a chi gli chiede quanto durerà. Quella fra l’Italia e il coronavirus sarà una convivenza lunga. “Abbiamo un numero non piccolo di casi. Siamo arrivati alla seconda o terza generazione di contagi” spiega il direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. (Citazione da Repubblica)

 

Quello che deve confortare tutti è che il principale focolaio epidemico, non solo è stato individuato, è monitorato ed è circoscritto, restando inoltre di evidenza che i nuovi casi sono sempre riconducibili ai primigeni focolai (l’epicentro dell’epidemia è nel Lodigiano e ci sono due focolai più piccoli in Veneto).

 

Quanto durerà il Coronavirus: pericolo mutazioni.

Quanto durerà il Coronavirus: pericolo mutazioni.
Fonte 123RF.com con licenza d’uso.

Il monitoraggio delle persone infette (che di nuovo vuol dire contenimento) pesa fortemente sul quanto durerà il Coronavirus in Italia.

 

Perché fermare la catena dei contagi è così importante? Gli esperti hanno disegnato la genealogia del virus: hanno capito da dove viene, come si è evoluto, come è strutturato e come attacca l’uomo.

 

Questo virus, come anche i virus influenzali, è “vivo” quindi cambia e si modifica, in gergo medico si dice che muta. La mutazione è una questione delicata che ha a che fare anche con l’aggressività del virus: rispetto all’uomo il comportamento del virus cambia ad ogni mutazione.

Se domani il CODIV-19 mutasse noi potremmo più avere una chiara idea circa i suoi effetti e le sue dinamiche nell’organismo umano e in fatto di trasmissione.

 

Ma come muta un virus e come l’uomo può evitarlo? Un virus muta rinforzando se stesso e si rinforza contagiando sempre più persone: in una massima esemplificazione possiamo dire che la mutazione si nutre del contagio.

Ecco spiegato perché il contenimento è così importante.

 

Per completezza di informazione, diciamo anche che finora l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha escluso cambiamenti importanti nel genoma del virus.

Però eventuali mutazioni di un virus non sono mai prevedibili, le mutazioni sono casuali. Questo vuol dire persino che una mutazione potrebbe non essere dannosa per l’uomo, ma vuol dire anche che nessuno può prevederlo in alcun modo.

 

Quanto durerà il Coronavirus

Quanto durerà il Coronavirus: fattori climatici.
Fonte 123RF.com con licenza d’uso.

Quanto durerà il Coronavirus in Italia: primavera e fattori climatici.

 

Gli scienziati hanno osservato come nazioni popolose, che pure intrattengono stretti legami con la Cina, siano rimaste prive (o quasi del tutto) prive di contagi. Gli esperti citano l’Indonesia, l’India, la Thailandia, il Bangladesh, l’Africa e l’osservazione di questo dato esperienziale fa pensare che il clima abbia un’influenza sulla propagazione del virus.

 

E’ probabile che la temperatura giochi un ruolo nel limitare l’epidemia: il caldo potrebbe arginare la propagazione del virus indebolendolo e questo potrebbe avvenire anche in Italia in concomitanza con l’innalzamento delle temperature. Ovviamente è solo un’ipotesi che non può diventare una tesi in relazione alla giovane conoscenza del nuovo Coronavirus e all’impossibilità di previsione circa le mutazioni.



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