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Mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato per la cura dei figli nel lockdown

di Federica Federico

26 Maggio 2020

Libere professioniste e madri, le mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato per le spettanze relative alla cura dei figli durante la quarantena:

prendersi cura dell’istruzione dei figli in assenza e\o in carenza di servizi scolastici ha causato loro un danno economico riscontrabile e calcolabile che ora, queste donne, traducono in cifre che pretendono di riscuotere dallo Stato.

 

Questa delle mamme tedesche è una recriminazione economico-sociale attraverso la quale le donne riaffermano, con decisione e convinzione, il loro ruolo economico attivo. Diffondendo l’hashtag #CoronaElternRechnenAb (che letteralmente si traduce in “i conti dei genitori per il Coronavirus”) queste madri rivendicano più che dei meri sostegni economici, vogliono essere pagate per il lavoro supplementare prestato:

siamo state tutte maestre, bidelle e presidi e per molte di noi questa commistione di ruoli ha avuto un peso non solo emotivo, in tante abbiamo trascurato il lavoro per curare la “prosecuzione del percorso scolastico” dei figli durante la quarantena. Ma il vero dubbio è se possa o meno bastare questo a tradurre in pretesa economica la cura prestata alla famiglia dalle mamme in tempo di Covid?

 

Le mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato per la cura dei figli in tempo di Covid. Fonte immagine 123RF.com con licenza d'uso.

Le mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato per la cura dei figli in tempo di Covid. Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso.

Le mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato: tutta colpa del Covid, ma chi deve pagarne le spese?

 

Il Covid-19 ha violentemente sconvolto le abitudini di vita del mondo intero, la malattia ha preteso infatti una destrutturazione dei nostri sistemi sociali: le società contemporanee, tutte e nessuna esclusa, fondano se stesse su sistemi di cooperazione e collaborazione che pretendono contatto e promiscuità tra individui, a più livelli e in più forme.

 

L’interdizione delle aule scolastiche e delle lezioni in presenza ha indirettamente imposto alle mamma un altro dovere, ovvero quello di seguire i bambini nello svolgimento delle Didattica a Distanza. Più i figli sono piccoli più il supporto domestico nella gestione già solo della strumentazione della DaD si è reso indispensabile: i

n questi mesi abbiamo scaricato programmi, visto video YouTube per ripassare la geometria e l’aritmetica, siamo diventati tecnici informatici, abbiamo trasformato cellulari in telecamere da collegare a vecchi PC e il salotto è diventata un ibrido a metà tra aula e sala conferenze, abbiamo fatto spazio ai libri, alle penne, ai cartoncini di arte e ogni giorno rincorriamo compiti tra registri elettroniche documenti postati sui centomila gruppi WhatsApp (gruppo classe, gruppo mamme, gruppo mamme e prof, gruppo teatro, gruppo musica e chi più ne ha più ne metta).

 

Le mamme lavoratrici tedesche fatturano allo stato, la prima a farlo l’architetto Karin Hartmann, dalla sua casa nella regione della Sassonia. Dopo di Lei – non saprei se è o meno il caso di dire “grazie” a Lei – è partita una vera class-action a cui stanno facendo eco anche molte blogger made in Germania:

Andrea Reif, blogger e libera professionista, ha tradotto la cura dei suoi tre figli nella cifra di 12.423,60 euro per 6 settimane di cure extra. La motivazione della fattura, che si può definire economicamente “importante”, è piuttosto emblematica:

Sono una madre e sono una forza economica in questo paese e voglio essere vista.

 

I genitori che stanno stimolando questa “class-action” di mamme intendono richiamare lo Stato su una mancanza fortemente ricaduta sull’economia, ovvero l’assenza di servizi di “gestione” dei bambini. Ma i bambini non sono stati parcheggiati a casa per caso, l’isolamento domestico è valso la tutela della loro salute e della salute collettiva.

 

La sospensione delle attività didattiche ha tutelato in modo particolare due categorie a rischio: bambini e anziani, i primi potenziale veicolo della patologia che ha dimostrato di poter essere fatale per i “vecchi saggi” del mondo, i secondi e più fragili individui ad alto rischio.

 

mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato per la cura dei figli in tempo di Covid

Le mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato, fare le maestre ha tolto loro tempo e opportunità economiche, è stato tutto lavoro in più.
Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso.

Le mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato le competenze relative alla cura dei figli, ma non tutti applaudono dinnanzi a questa scelta.

 

Se le mamme che vantano un credito verso lo Stato accusano le istituzioni di avere “scaricato sulle famiglie il servizio scolastico”, altre madri richiamano l’attenzione sull’emergenza sanitaria ricordando alle colleghe che la tutela della famiglia è un dovere delle mamme di cui ci facciamo carico sin dalla scelta di mettere al mondo dei figli.

E’ vero, anzi verissimo, che siamo state delle eroine, è verissimo che abbiamo sostenuto sulle nostre spalle un enorme carico pratico ed emotivo, ma è altrettanto sacrosanto che facendolo abbiamo tutelato i nostri figli e il mondo intero e non tutto merita di essere tradotto in danaro. La massima fortuna in questa pandemia è essere e rimanere in salute!

 

Coronavirus mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato per la cura dei figli in tempo di Covid

Le mamme lavoratrici tedesche fatturano allo Stato per la cura dei figli in tempo di Covid. Giusto o sbagliato?
Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso.

 

Le mamme tedesche fatturano allo Stato spettanze di cura della famiglia, ma, sia chiaro, che il Governo non ha loro risposto con alcun rimborso e, quindi, questo gran cumulo di fatture resta una provocazione a cui qualcuno ha replicato con forza notando che si è scatenato anche “Tanto odio a causa dell’hashtag #CoronaElternRechnenAb!

 

Gli antagonisti alle fatture allo Stato ritengono che presentare il valore della cura in € è incorretto oggi. I giovani, che diventeranno adulti in grado di lavorare e possibilmente migliorare questo mondo, non crescono sugli alberi, non sono allevati da lavoratori, ma da genitori-lavoratori, di solito le madri vivono sempre uno svantaggio e delle difficoltà nell’incarnare questo doppio ruolo, tuttavia si sono storicamente dimostrate capaci di essere meravigliose api operaie per la società e insieme straordinarie guide per la famiglia.

Le fatture presentate per computare il danno subito dalla presenza dei figli in casa potrebbero rappresentare persino un cattivo esempio per i nostri ragazzi che già vivono intrisi di materialità e ricerca del possesso.

 



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