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Bambino di 2 anni venduto a Ostia: la mamma chiede di vederlo

Un uomo di etnia rom si aggira su una spiaggia trascinando un bimbo di 2 anni, il piccolo indossa solo le mutandine e viene presentato a uomini, a lui estranei e sconosciuti, come un oggetto in vendita. L’individuo che lo accompagna lo propone in cambio di danaro: è il corpo ...

di Federica Federico

29 Luglio 2020

Un uomo di etnia rom si aggira su una spiaggia trascinando un bimbo di 2 anni, il piccolo indossa solo le mutandine e viene presentato a uomini, a lui estranei e sconosciuti, come un oggetto in vendita. L’individuo che lo accompagna lo propone in cambio di danaro: è il corpo del bambino, con la sua fanciullezza e la sua purezza, ad essere messo in vendita al migliore offerente.

 

I fatti non sono d’invenzione né rappresentano un esperimento sociale, è tutto realmente accaduto sulle spiagge di Ostia e l’uomo è il padre del bimbo

Bambino di 2 anni venduto ad Ostia

Bambino di 2 anni venduto a Ostia, il padre lo presentava ai bagnanti come merce di scambio: il corpo di suo figlio in cambio di soldi.

 

È stato un bagnante a dare l’allarme allettando le forze dell’ordine. Dinnanzi alla prima ritrosia dell’uomo, che peraltro è apparso subito squilibrato e delirante, fuggendo urlava frasi con riferimenti religiosi e attribuiva al bambino il nome di Gesù, la prima ipotesi investigativa sul bimbo è stata quella d un rapimento.

 

Ma il bambino di 2 anni venduto a Ostia non era stato sottratto ad alcun genitore amorevole perchè è figlio di quello stesso uomo che prendendolo per mano, spaventato, in lacrime e quasi nudo, intendeva venderlo a chiunque lo volesse.

 

Il padre del bambino è stato dedotto in carcere, su di lui pesa l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile e resistenza a pubblico ufficiale.

 

Quando le autorità hanno arrestato il padre, il piccolo è rimasto muto, il pianto è stata la sua sola arma e espressione, ora sta bene, ma era anche disidratato e igienicamente trascurato.

 

Bambino di 2 anni venduto a Ostia, come sta ora

Il bimbo è stato sin da subito affidato ai servizi sociali, dedotto all’ospedale Grassi è tutt’ora in osservazione; appare in salute, ciò malgrado la condizione di disidratazione e la scarsa igiene all’atto del ritrovamento, ma i medici stanno cercando di fare luce su un dettaglio non secondario: il bambino non parla, non dice nemmeno mamma e papà, occorre capire se questo mutismo sia frutto di uno stato di shock o di un problema radicato e pregresso. Intanto si è fatta avanti la mamma:

la madre del bambino di 2 anni venduto a Ostia è una donna giovanissima, ha solo diciotto anni. Appreso l’accaduto (è da verificare la sua posizione rispetto ai fatti), ha chiesto di poter andare a visitare il figlio in ospedale. La sua richiesta è oggetto di valutazione, la risposta dipenderà certamente dall’analisi del contesto che ha condotto il bambino su quella spiaggia e nella condizione di “merce in vendita”.

 

La stampa rende noto che la mamma vive nel complesso “Le Salzare” ad Ardea (Roma), questo luogo è oggi considerato una zona difficile, nacque nei primi anni ’90 per diventare un complesso residenziale vicino al mare, fu sequestrato quando già l’edilizia era terminata e molte case erano state acquistate: mancanti autorizzazioni valevoli per edificare in un’area archeologicamente importante, questa la regione del sequestro. Da lì il degrado e l’occupazione abusiva di molti appartamenti.

 

Bambino di 2 anni venduto a Ostia, qual è il suo destino?

 

A fronte della individuazione della mamma, sarà il giudice a valutare l’affidamento del bimbo ai Servizi Sociali e la destinazione dello stesso.



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