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Mamma chioccia: modello che non funziona e sindrome pericolosa

di Federica Federico

15 Dicembre 2020

L’espressione mamma chioccia ha un significato preciso, che in sé già riassume gli aspetti negativi del fenomeno, anche detto sindrome della mamma chioccia.

 

Mamma chioccia significato: per definizione è una mamma chioccia quella che per indole protegge i figli da qualsiasi esperienza lontanamente pericolosa, soprattutto fuori dal perimetro sicuro della casa e delle comuni abitudini.

La mamma chioccia è quindi, ultra protettiva ed è ossessionata dalla paura che i figli possano farsi male, subire dei traumi o addirittura morire, ha difficoltà ad uscire dalla sua zona di confort.

 

Sindrome della mamma chioccia, pericoli per lo sviluppo emotivo e la corretta crescita dei figli.

Sindrome della mamma chioccia, pericoli per lo sviluppo emotivo e la corretta crescita dei figli.
Diritto d’autore : rafaelbenari ©123RF.com ID Immagine : 45757761 con licenza d’uso.

 

Comunemente maggiori sono le paure delle mamme chiocce e maggiori sono gli atteggiamenti preventivi con cui queste tendono a proteggere i bambini relegandoli in una ovattata zona di cautela materiale ed emotiva.

 

Tipiche frasi da mamma chioccia:

 

Stai attento a non cadere, a non farti male, a non scivolare, a non … eccetera eccetera”;

Dai a me faccio io, tu sei piccolino, tu sei pasticcione, tu potresti farti male”, o peggio “Dai a me, così facciamo le cose per bene”;

Ti vedo pallidino, hai mal di pancia, hai mal di gola, hai mal di … eccetera eccetera”, sono queste tutte frasi da mamma chioccia ovvero i sintomi verbalizzati (e quindi già concreti) della cosiddetta sindrome da mamma chioccia.

 

Cosa c'è di sbagliato nelle mamme chioccia.

Cosa c’è di sbagliato nelle mamme chioccia.
Diritto d’autore : Sergiy Tryapitsyn ©123RF.com ID Immagine : 44113713 con licenza d’uso.

Cosa hanno di sbagliato le mamme chioccia, ovvero cosa c’è che non va bene nel modello ultra protettivo con cui hanno cura dei figli?

 

La mamma chioccia è una mamma assorbente che avvolge il figlio in una relazione compromessa dalle ansie e dalle paure, viene a mancare la libertà dell’esperienza intesa come terreno di prova autonoma e anche l’interazione sociale, con i pari e con gli altri adulti, ne resta compromessa.

 

Ciò che succede nell’animo e nella vita dei figli delle mamme chiocce può essere sintetizzato per problematiche:

  1. i figli delle mamme chioccia finiscono col crescere nella paura;
  2. rischiano di manifestare difficoltà a relazionarsi con altre figure di riferimento restando vincolati, se non asfissiati, dalle cure materne. Nello specifico, questa difficoltà nelle relazioni dipende dal fatto che la mamma chioccia diventa autoreferenziale ovvero non delega e si considera la sola capace di proteggere il figlio.
  3. Il modello mamma chioccia inibisce la naturale propensione del bambino all’esplorazione del mondo;
  4. limita l’educazione al superamento dell’errore attraverso l’auto-correzione;
  5. non favorisce l’indipendenza del bambino.
  6. I figli di una mamma chioccia corrono il rischio di nutrire una costante paura del nuovo. Ciò nella vita concreta si trasforma in una difficoltà a valicare la propria zona di confort e in una perenne sensazione di inadeguatezza dinanzi alle circostanze più mutevoli (come un nuovo lavoro, una nuova amicizia e prima ancora una nuova scuola o una nuova maestra).
  7. I figli delle mamme chiocce possono dimostrarsi incapaci di riflessioni interiori, pensieri autonomi e autocritica: per loro c’è sempre stata la mamma a indicare e prevenire gli errori. In questo senso potrebbero avere difficoltà anche a esprimere e verbalizzare in modo autonomo bisogni ed emozioni;
  8. la suddetta carenza nella espressione emotiva consegue alla mancata empatia mamma figlio: la sindrome della mamma chioccia, infatti, impedisce al genitore di porsi al livello del figlio accompagnandolo nella comprensione dei suoi impulsi. “Non piangere, ti protegge la mamma (chioccia)”, anziché: “Dimmi perché piangi, sei forte e puoi superarlo, parlamene”, come dovrebbe dire una mamma che voglia accompagnare il bambino nella comprensione di sé.
  9. I figli delle mamme chiocce crescono guardinghi, inibiti nell’esperienza dalle continue paure e ansie della mamma.
  10. Una mamma chioccia corre il rischio di crescere un bambino intrappolato in una falsa percezione di se stesso maturata sotto la grigia ombra delle ansie e delle frustrazioni materne.

 

Una mamma chioccia si riconosce per chiari e inequivocabili sintomi.

Una mamma chioccia si riconosce per chiari e inequivocabili sintomi.
Diritto d’autore: Dmytro Panchenko
©123RF.com ID Immagine : 15309959 con licenza d’uso.

I sintomi della sindrome da mamma chioccia:

 

Una mamma chioccia può auto-constatare in sè una concentrazione (quasi) ossessiva sul bambino aggravata da un ansia da distacco.

 

Sarebbe bene allenare se stesse, come mamme, a delegare qualcosa della cura del bambino ad altri. Delegare serve per sperimentare, fosse anche con un pizzico di dolore, che non può mai morire lo spazio personale. Una mamma ha diritto a una passeggiata, a un caffè con le amiche, a una lettura rilassante … insomma ha diritto a non perdersi come persona.

 

Pensate sempre che è preferibile essere imperfette, magari disordinate, piuttosto che soffocanti e limitanti per la crescita del proprio bambino.

 

Una mamma chioccia è potenzialmente esposta a un negativo carico di ansie nonché alla sindrome del nido vuoto.

 

Si definisce sindrome del nido vuoto quel particolare stato psicologico di frustrazione e senso di inutilità che colpisce le mamme nel momento in cui figli lasciano la casa familiare.



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