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Infermiere che aiuta un paziente Covid affetto da sindrome di Down (Foto)

di Federica Federico

29 Gennaio 2021

La Covid è una malattia insidiosa la cui tollerabilità si fa complessa quando il respiro viene a mancare, poche difficoltà fisiche sono più difficili da tollerare della fame d’aria. Si parla poco di quanto ciò possa essere compromissorio per i diversamente abili. A rendere l’idea del rapporto Covid e diversamente abili, arriva dall’Amazonas, stato del Brasile, la foto di un infermiere che aiuta un paziente Covid affetto da sindrome di Down.

 

Su tratta di “una scena che illustra una professione che salva vite ogni giorno”, è con queste parole che viene presentata l’immagine.

 

infermiere che aiuta un paziente Covid affetto da sindrome di Down

La foto dell’infermiere che aiuta un paziente Covid affetto da sindrome di Down sta commuovendo il mondo.
Diritto d’autore : Olga Yastremska ©123RF.com ID Immagine : 38348181.

 

La foto dell’infermiere che aiuta un paziente Covid affetto da sindrome di Down sta commuovendo il mondo.

 

Raimundo Nogueira Matos è un angelo (oggi gli angeli sulla terra si chiamano infermieri) ha 38 anni. Nella foto veicolata su Facebook corre un rischio evidente poiché abbraccia un paziente Covid sintomatico, ma il paziente in questione è a sua volta un’anima speciale poiché è affetto da sindrome di Down.

 

L’abbraccio è stato necessario come forma di cura: Raimundo ha cinto il suo giovane paziente per calmarlo: Émerson Júnior, 30enne down, è arrivato in ospedale in difficoltà respiratoria ma, complice la sua condizione, era anche in stato di agitazione e confusione e rifiutava di indossare la maschera per il supporto respiratorio.

 

 

Infermiere che aiuta un paziente Covid affetto da sindrome di Down: l’abbraccio che tutto cura.

 

Grazie alla pratica dolce dell’abbraccio Raimundo è riuscito a convincere Émerson ad indossare la maschera d’ossigeno.

 

Quando la foto, pubblicata sulla pagina Facebook del Centro de Apoio Geriátrico, è diventata virale, Raimundo ha dichiarato: Conosco il rischio che posso correre. Ma poiché è un paziente speciale, aveva bisogno di molto affetto ”.

 

Facendo nostre le ultime parole del post possiamo dire che è grazie a immagini come queste che ancora si possono pronunciare parole come: “andrà tutto bene”.



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