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Virus Nipah e nuovo pericolo pandemico: la verità

di Federica Federico

03 Febbraio 2021

Solo fino a un anno fa, ovvero prima di conoscere il nuovo Coronavirus (il SARS-CoV-2) l’idea di contrarre un virus non ci faceva poi così tanta paura, avevamo coscienza del fatto che i più comuni patogeni virali erano affrontabili e superabili con l’aiuto della medicina, anche quella più comune.

 

Oggi virus è sinonimo di incertezza. Lo scopo di questo breve scritto informativo è quello di fare chiarezza, quindi di vincere qualche nuovo germoglio di incertezza, sul virus Nipah di cui moltissime testate online stanno parlando in queste ore rappresentandolo (direi con un eccesso di ansia e paura) come il prossimo pericolo pandemico.

 

virus Nipah

Virus Nipha, la verità sui pericoli pandemici futuri.
Diritto d’autore : William Roberts ©123RF.com ID Immagine : 43355070 con licenza d’uso.

 

Virus Niphan, cos’è e da quanto tempo se ne parla?

 

Diciamolo subito subito: parlare adesso di virus Nipha con fervente allarmismo non fa bene a nessuno perché, diversamente dal SARS-Cov-2, questo patogeno non è una scoperta della microbiologia e della medicina.

Sono anni che questo virus, insieme ad altri, come Zika o Ebola, è considerato un potenziale pericolo pandemico. Dunque, possiamo affermare che il virus Nipha non è qualificabile come un nuovo pericolo pandemico.

 

L’infezione da Nipah Virus (cosiddetto NiV) viene definita dagli esperti col termine di zoonosi, cosa significa?

La zoonosi è, per definizione, una malattia infettiva degli animali trasmissibile all’uomo.

Il primigenio animale ospite del virus Nipah non è il pipistrello! A discapito di quello che si legge in giro per la rete, l’ospite primo del virus è un moscerino, nello specifico un moscerino della famiglia dei Pteropodidae (Pteropus).

Il virus arriva anche ai pipistrelli ma non possiamo dare loro un’altra colpa solo per avvicinare la paura del virus Nipah a quella del nuovo Coronavirus, dunque prestate molta attenzione a ciò che leggete in rete.

 

Nella storia del NiV si sono registrati contatti anche tra il virus e i maiali. Nello specifico, quando fu classificato e rubricato per la prima volta il virus Nipah era ospitato dai suini: correva l’anno 1998 e i maiali, che furono ospiti intermedi del virus, si trovavano a Kampung Sungai Nipah, in Malesia.

 

Nel 2004, invece, la storia del NiV incontrò l’uomo in Bangladesh: il passaggio dell’infezione da NiV dall’animale all’uomo avvenne a causa del consumo di linfa di palma precedentemente contaminata da pipistrelli infetti. In quell’anno i medici indiani poterono documentare anche la trasmissione da uomo infetto a uomo sano.

 

Per precisione di informazione va chiarito che il virus Nipah ha un cugino diretto, appartenente cioè alla stessa famiglia, è il virus Hendra. E’ più comunemente questo il virus che colpisce pipistrelli della frutta portando poi la catena dei contagi fino agli esseri umani.

 

Virus Nipha, sintomi: la morte e l'aggressione alle cellule celebrali.

Virus Nipha, sintomi: comunemente lievi, raramente porta alla morte e il rato pericolo di aggressione alle cellule celebrali.
Diritto d’autore : Kirsty Pargeter ©123RF.com ID Immagine : 65223414 con licenza d’uso.

 

Sintomi dell’infezione da virus Nipah nell’uomo.

 

La sintomatologia legata all’infezione da NiV varia ed è possibile anche che l’infetto resti asintomatico, mentre nelle forme lievi la malattia è facilmente confondibile con un virus influenzale.

 

Vediamo i sintomi lievi nello specifico:

  • Febbre;
  • Mal di testa;
  • Dolore muscolare;
  • Vomito;
  • Gola infiammata.

 

Nei casi gravi, invece, può determinare anche complicanze respiratorie. Ciò avviene quando il virus Nipah invade le cellule polmonari e renali.

 

Esattamente come per la Covid-19, non esiste una cura e per il Niv non è mai stato messo a punto nemmeno un vaccino. Pertanto resta solo il trattamento farmacologico di supporto che varia per sintomi e intensità.

 

Non cedete a facili allarmismi: il virus Nipah è compreso nell’elenco dell’Organizzazione Mondiale della Sanità delle malattie emergenti. Potenzialmente potrebbe causare una pandemia globale, ma alla stessa stregua di altri virus già noti, per esempio Zika ed Ebola.

Al momento non è necessario che nessuno alimenti altre paure, ne abbiamo già abbastanza.

 

Si può morire per il virus Nipah?

Sì, è possibile. Tuttavia il virus, nella maggior parte dei casi ben curati e sostenuti da terapia di supporto, si risolve senza complicanze.

 

Ai virologi è comunque chiara l’evoluzione delle gravità: è altamente probabile che negli esseri umani le prime complicanze interessino il sistema respiratorio, poi quello nervoso, mentre solo quelle fatali intaccano il cervello. La maggior parte delle morti per virus Nipah dipende, infatti, da un’infiammazione dei vasi sanguigni a cui consegue un rigonfiamento del cervello. Questa condizione non è mai uno status iniziale della malattia, piuttosto è una condizione marginale e conclusiva.

 

Effetti collaterali gravi del NiV sono state rubricati in rari casi e monitorati nel lungo termine dopo l’infezione: raramente si sono riscontrate convulsioni persistenti e alterazioni dello stato mentale di ex infetti; altrettanto raramente sono state accertate infezioni latenti e qualche volta recidive, ovvero una successiva riattivazione del virus Nipah.

 

Perché si ritorna ora a parlare del virus Nipha

Perché si ritorna ora a parlare del NiV. Diritto d’autore : Ievgeniy Salov ©123RF.com ID Immagine : 112144556 con licenza d’uso.

Perché il virus Nipah non può diventare una preoccupazione pressante oggi, ma, soprattutto, perché si ritorna ora a parlare del NiV

 

L’infezione da virus Nipah è di più circoscrivibile prevenzione rispetto ad altre: si previene evitando l’esposizione ai maiali e ai pipistrelli malati ovviamente in aree endemiche. In suddette aree si fa attenzione a non bere linfa di palma da dattero che è appunto il veicolo animale-uomo.

 

Il gran parlare online del virus Nipah dipende dal fatto che è stato citato e dibattuto nell’ambito del rapporto 2021 sull’indice di accesso alla medicina, questo rapporto (del quale vi invitiamo a visionare i grafici correlati) esamina le azioni di 20 delle principali aziende farmaceutiche mondiali per rendere più accessibili i farmaci, i vaccini e la diagnostica. E’di evidenza che l’industria farmaceutica internazionale si sia concentrata sulla Covid-19, ma il rapporto ricorda anche i virus Nipah, Ziga ed Ebola, tra gli altri. Quindi, non abbiate paura e non sommate a quelle già esistenti ulteriori ansie.



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