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Vaccino AstraZeneca è sicuro o no: tutto quello che c’è da sapere

di Carla Gozzer

26 Marzo 2021

Il vaccino AstraZeneca è sicuro o no – è questo l’interrogativo che diffusamente l’opinione pubblica si sta ponendo negli ultimi giorni e nelle ultime settimane.

 

L’AstraZeneca è il vaccino destinato alla maggior parte della popolazione italiana: in questo scritto divulgativo ci poniamo l’obiettivo di chiarire di che si tratta e perché è soggetto a stretti controlli.

 

Vaccino AstraZeneca è sicuro o no.

Vaccino AstraZeneca è sicuro o no.
Diritto d’autore : Scyther5 ©123RF.com

 

Vaccino AstraZeneca è sicuro o no – è un vaccino a vettore virale:

 

Il vaccino AstraZeneca è un vaccino formulato tramite l’utilizzo di un vettore virale che è stato ricombinato per proporre la proteina Spike del Sars-CoV-2 al nostro sistema immunitario: per la precisione è stato modificato un adenovirus che infetta gli scimpanzé.

 

Dunque neanche questo vaccino contiene il virus Sars-CoV-2 e di conseguenza non può causare la malattia CoViD-19. Inoltre l’adenovirus contenuto nel vaccino non può riprodursi e quindi non può contagiare altre persone vicine al vaccinato.

 

Il suo scopo è quello di educare il nostro sistema immunitario a riconoscere il virus responsabile della Covid-19 e a reagire più velocemente in caso di contatto con il vero responsabile della pandemia, riuscendo spesso a prevenire le conseguenze più dramamtiche.

 

Ideato e sviluppato per la maggior parte della popolazione, il vaccino Astrazeneca è stato approvato inizialmente per la fascia 16-55 anni e successivamente è stato reso disponibile, perché considerato sicuro ed efficace, anche per persone con più di 55 anni.

Viene somministrato con due iniezioni intramuscolo a distanza l’una dall’altra di almeno 4 ma non più di 12 settimane. L’immunità si sviluppa in genere qualche giorno dopo la seconda dose.

 

Vaccino AstraZeneca è sicuro o no – effetti collaterali:

 

Non bisogna ignorare che il vaccino AstraZeneca è a tutti gli effetti un farmaco e come tale può produrre nell’organismo di chi lo riceve degli effetti collaterali. Questi sono elencati nel cosiddetto foglietto illustrativo (o bugiardino) e Vitadamamma li riporta qui di seguito.

 

Vengono considerati molto comuni gli effetti collaterali che colpiscono più di una persona su un campione di 10 pazienti.

 

Gli effetti collaterali dell’AstraZeneca possono essere:

  • dolore al sito di iniezione;
  • mal di testa;
  • stanchezza;
  • dolori muscolari;
  • sensazione generale di malessere;
  • brividi;
  • febbre;
  • dolori articolari;
  • nausea.

 

Effetti collaterali comuni che hanno colpito meno di una persona su 10 sono:

  • vomito e diarrea.

 

In meno di una persona su 100 si sono verificati:

  • diminuzione dell’appetito;
  • vertigini;
  • sudorazione;
  • dolore addominale;
  • eruzione cutanea.

 

Alcune persone che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca hanno avuto reazioni allergiche e anafilattiche. Proprio per questo, il protocollo italiano prevede che dopo l’inoculazione del vaccino sia necessario rimanere sotto osservazione per almeno di 15 minuti. Questo è un periodo generico: durante il colloquio conoscitivo che si effettua prima dell’effettiva somministrazione, il personale sanitario può disporre il prolungamento del periodo di osservazione, specialmente in casi di soggetti già allergici ad altri farmaci.

Quindi è bene arrivare al colloquio anamnestico preparati sul proprio stato di salute e comunicare senza riserve le eventuali allergie, terapie e medicine che si sono prese negli ultimi giorni.

NOTA BENE: anche la pillola anticoncezionale è un farmaco ed è bene comunicarne l’assunzione.

 

Vaccino AstraZeneca è sicuro o no

Vaccino AstraZeneca è sicuro o no.
Diritto d’autore : Dmitry Kalinovsky ©123RF.com

Il vaccino AstraZeneca è sicuro o no – Autorizzazione Condizionata:

 

Nel corso di un’emergenza sanitaria, farmaci, terapie e vaccini devono essere prodotti e approvati molto rapidamente.

Le aziende produttrici devono dimostrare:

  • che il prodotto è sicuro ed efficace
  • non possono ovviamente essere in grado di fornire dati sul lungo periodo.

 

Se però è certo il beneficio di una somministrazione immediata rispetto all’attesa di avere dati sul lungo periodo (spesso si tratta di anni), allora può essere concessa un’autorizzazione condizionata.

 

La pandemia di Covid-19 è proprio l’emergenza sanitaria in cui si può concedere questo tipo di autorizzazione che è stata infatti conquistata da tutti i vaccini anti-Covid-19 che hanno dimostrato la loro efficacia e sicurezza nella lotta contro il Sars-Cov-2 rispondendo a standard molto alti.

 

Anche il vaccino AstraZeneca ha dimostrato di avere i requisiti per essere autorizzato.

 

Secondo gli accordi, per mantenere l’autorizzazione condizionata, le ditte devono integrare i dati ogni mese (invece che ogni semestre come avviene per le autorizzazioni classiche) ed essere disponibili ad eventuali chiarimenti di casi sospetti.

La somministrazione dei vaccini è inoltre monitorata in maniera rigorosa e sono state adottate misure e strumenti specifici per raccogliere e valutare velocemente nuove informazioni.

 

Il vaccino AstraZeneca è sicuro o no – la sospensione del vaccino AstraZeneca, i controlli e la risposta che fa riprendere le vaccinazioni:

 

Esempio dell’efficacia di questi strumenti di controllo è la sospensione di lunedì 16 marzo in via precauzionale, a fronte di alcune morti avvenute successivamente alla somministrazione del vaccino AstraZeneca: si è dunque preferito sospendere la vaccinazione per studiare e valutare se ci fosse stata realmente una correlazione tra il siero inoculato e i decessi causati da eventi trombotici, cioè dall’occlusione di un vaso sanguigno a causa di un coagulo nei vasi sanguigni.

 

La domanda, quindi, che ci si è posta è stata: può il vaccino essere stato causa della formazione del coagulo?

 

La risposta dell’EMA (Europeans Medicines Agency) alla possibile correlazione tra il vaccino AstraZaneca e un aumento del rischio di coaguli di sangue è arrivata giovedì 18 Marzo, mentre è di venerdì 19 Marzo la dichiarazione del sottocomitato Covid-19 del Comitato consultivo globale dell’OMS per la sicurezza dei vaccini (GACVS).

Si legge che i dati raccolti non suggeriscono un aumento complessivo delle condizioni di coagulazione in seguito alla vaccinazione: i numeri di casi avvenuti sono in linea con il numero previsto di diagnosi di queste condizioni. Purtroppo la diagnosi di trombi o emboli generalmente non è rara nella popolazione, inoltre trombosi ed embolie possono presentarsi anche come conseguenza della Covid-19 con una percentuale ancora più alta rispetto alla popolazione non malata.

 

Inoltre il comitato per la valutazione dei rischi e della farmacovigilanza dell’Agenzia europea per i medicinali ha esaminato 18 casi di CVST ( trombosi del seno venoso cerebrale) associati anche a trombocitopenia (abbassamento del numero di piastrine) su un totale di oltre 20 milioni di vaccinazioni con il vaccino AstraZeneca COVID-19 in Europa e al momento non è stata stabilita una relazione causale tra questi eventi, già rari normalmente, e la somministrazione del siero Astrazeneca.

Probabilmente si tratta di una correlazione esclusivamente temporale.

 

I nuovi dubbi e l’aggiornamento dei sintomi a cui fare attenzione dopo la vaccinazione AstraZeneca:

 

Questi giorni di studio sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca hanno quindi dissolto un grande dubbio, ma allo stesso tempo lasciato questioni aperte. Una di queste riguarda i possibili effetti collaterali che potrebbero colpire chi ha già avuto un’infezione, anche latente, di Sars-Cov-2.

 

Un’altra questione aperta riguarda tutte le donne che utilizzano contraccettivi estroprogestinici: questi infatti sono farmaci che già menzionano eventi di tromboembolia venosa (TEV) tra gli effetti collaterali. È importante quindi avvertire che si sta assumendo questo farmaco durante il colloquio pre-vaccinazione.

 

Il vaccino AstraZeneca è sicuro o no – i sintomi a cui fare attenzione subito dopo la vaccinazione:

 

Intanto sono state aggiornate le liste dei sintomi a cui fare attenzione subito dopo la vaccinazione e invitano il personale medico a esporli chiaramente durante il colloquio precedente alla vaccinazione.

 

Dopo il periodo di osservazione dopo l’inoculazione, bisogna immediatamente cercare assistenza medica, nei giorni successivi alla vaccinazione , menzionando la recente vaccinazione, in caso di:

  • affanno;
  • dolore al petto o allo stomaco,
  • gonfiore o freddo a un braccio o una gamba,
  • mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione,
  • sanguinamento persistente,
  • piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle.


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