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I costi della politica, Monti promette tagli

di Mamma Filo

21 Novembre 2011

Nei vari interventi del Premier, anzi il Professore, come lui preferisce essere chiamato, hai costi della politica, Monti promette tagli pronunciato spesso la parola ” spending review “, ma di cosa stava parlando?

Niente di diverso dalla definizione italiana di revisione della spesa!

Questa revisione riguarderà l’esame degli assurdi costi dell’ amministrazione pubblica e soprattutto della politica; e finalmente dopo la lista dei sacrifici richiesti alla popolazione si inizia a parlare un pò dei famosi, purtroppo, privilegi della casta!

Su questo punto sembra ci sia l’appoggio di Camera e Senato, anche se il popolo italiano non ne è ancora del tutto convinto… e come dargli torto!

Fini e Casini, sottolineano come proprio loro dovranno essere i primi a dare il buon esempio.

Bisognerebbe puntare per prima cosa, all’ abolizione dei vitalizi agli ex parlamentari ( dei quali pensioni parlamentaripossono usufruire a vita anche dopo un solo anno di presenza alla Camera ) , e regolamentare anche le loro pensioni in riferimento ai contributi effettivi versati durante la legislatura.

Su questo tutti sembrano essere concordi ma allora come si spiega la schiacchiante votazione contraria ( 498 contro 22 ) effettuata nel settembre 2010, che già ne proponeva l’ abolizione?

Adesso sembra che tutti si stiano litigando la ” paterità ” di questo ddl ma pare addirittura che all’ epoca, lo stesso Fini che ora invece lo invoca a gran voce, avrebbe definito questa proposta inammissibile.

Riferendosi ai vitalizi, Gasparri accusa chi ne annuncia l’ eliminazione, di fare falsa demagogia, prendendo in giro gli italiani.

Assolutamente contrario alla proposta è Gerardo Bianco, portavoce degli ex Parlamentari che difende così i suoi diritti e quelli dei colleghi:

” il fatto che l’abolizione del vitalizio intaccherebbe un principio costituzionale. Chi rappresenta la nazione fa un lavoro che non e’ assimilabile ad altro impiego, ed e’ per questo che la Carta prevede esplicitamente l’indennita’, la cui conseguenza e’ il vitalizio. Quest i garantiscono una democrazia in cui anche il poveraccio puo’ rappresentare i cittadini ”.

Anche se con tutto il rispetto del combattivo ottantenne, a me sembra, che di poveracci lì dentro, non ce ne sia neanche l’ombra!



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