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Pericoli della rete e adolescenti: come proteggere i nostri figli

Pericoli della rete e adolescenti, come tenere al sicuro i nostri figli: a che età il 1° cellulare, educazione digitale, grooming e sexting.

di Redazione VitaDaMamma

17 Settembre 2024

Pericoli della rete e adolescenti

I rischi a cui l’adolescenza espone i giovani di oggi sono “nuovi” poiché  nuova è la società in cui sono calati. Rispetto all’adolescenza che abbiamo vissuto noi mamme e papà, i ragazzi di oggi vivono l’esperienza della connessione. Internet apre loro le porte del mondo: la rete li conduce ovunque e li mette in condizione di raggiungere ogni luogo e informazione, ma al contempo li espone anche al pericolo di essere raggiunti, a loro volta, in molti modi e per molti scopi. 

 

Quali pericoli corrono i ragazzi in rete, a cosa devono prestare attenzione i genitori e come possiamo tutelare i nostri figli?

Ne parliamo con la Psicologa e Psicoterapeuta Dott.ssa Margherita Hassan di Mama Mind. Mama Mind è il primo centro medico online dedicato interamente alla salute della donna, nato dall’esperienza di Mama Chat. Un ambulatorio virtuale di professionisti e professioniste che offrono assistenza qualificata e personalizzata, attraverso psicoterapie e colloqui online per il benessere femminile.

 

La rete fa spesso paura ai genitori e i dati non sempre sono rassicuranti, ci basti pensare alla relazione annuale della Polizia di Stato per l’anno 2023: la stima che ne risulta è di 424 casi di adescamento online, 229 dei quali di carattere sessuale. Cosa possiamo suggerire ai genitori a riguardo?

 

La preoccupazione è un’emozione assolutamente naturale nei confronti dei propri figli, ha infatti la funzione di proteggerli da pericoli, sia che siano ben evidenti, sia che siano più nascosti e subdoli come quelli legati al mondo digitale.

 

Ai genitori si può suggerire di iniziare con una educazione digitale fin dalla più tenera età, in relazione ovviamente al grado di comprensione del figlio, spiegando quindi quali possano essere i pericoli, come proteggersi, come mantenere la privacy, evitando quindi di condividere informazioni strettamente personali e confidenziali in rete. E’ importante quindi che i genitori impostino dei limiti di utilizzo e siano a conoscenza delle app/social utilizzati. E’ possibile inoltre anche impostare il parental control, in modo da limitare l’accesso a determinati contenuti inappropriati.

 

A tutto questo assocerei un dialogo aperto, che faccia sentire tranquilli i figli di poter parlare ai propri genitori se vedono o ricevono qualcosa che li mette a disagio. Non abbiate timore o vergogna di affrontare discorsi sulla sessualità inoltre, i ragazzi sono ghiotti di informazioni, e se non sarete voi a trasmettergliele, le cercheranno dai pari o dalla rete. 

 

Qual è l’età giusta per regalare il primo cellulare? 

 

Non esiste un’età universalmente valida per regalare il primo cellulare. Ci sono infatti tanti motivi dietro a questa scelta. Può essere infatti utile per motivi di sicurezza, permettendo ai genitori di restare in contatto anche a distanza e di assistere al bisogno. Può essere un’occasione per responsabilizzare il giovane e insegnargli la gestione dei propri impegni e del tempo. Favorisce la connessione sociale e l’integrazione tra pari.

 

Le esigenze cambiano quindi da famiglia a famiglia, generalmente però viene dato il primo cellulare intorno ai 10-12 anni. Si può sempre iniziare da dispositivi con funzioni limitate per poi avanzare col tipo di tecnologia e funzioni rispetto all’età maturativa ed emotiva del figlio. 

 

Come preparare gli adolescenti all’accesso alla rete?

 

Parlandone. Affrontando in modo aperto i pro ma anche i pericoli del mondo digitale. E’ importante mettere delle regole di sicurezza, come ad esempio non accettare inviti di sconosciuti, non condividere informazioni personali come l’età, il proprio indirizzo, per non parlare di fotografie o video intimi.

 

Allo stesso modo è importante responsabilizzare, far comprendere che il mondo online e quello reale sono interconnessi e quello che si fa/pubblica in uno ha un impatto sull’altro, anche a lungo termine. Inoltre, come anticipato prima, siate presenti (ma non assillanti), monitorate i vostri figli e rassicurateli sul fatto che possono sempre contare su di voi se online incontrano qualche difficoltà.

 

Che cos’è il grooming online e quali campanelli d’allarme può cogliere un genitore?

 

Il grooming online, o adescamento sessuale di minori online, è una modalità che usano i predatori sessuali per ottenere la fiducia dei giovani al fine di organizzare incontri, relazioni affettive o rapporti sessuali. Avviene come detto tramite i canali digitali, come social network, chat room, forum, siti di incontri, giochi multiplayer. 

 
Pericoli della rete e adolescenti

Come capire se tuo figlio adolescente è a rischio grooming o è in corso il altri pericoli della rete

Un genitore può notare alcuni campanelli d’allarme:

  • cambiamenti comportamentali/emotivi: rabbia, ansia, isolamento, spesso dopo l’uso del dispositivo;
  • riservatezza: se il ragazzo tende ad essere più silenzioso o a nascondere maggiormente quello che fa online e i nuovi contatti;
  • se notate dei regali o del denaro ricevuti senza una ragione o spiegazione;
  • se ci sono richieste di incontri con persone conosciute solamente online.

Se notate questi cambiamenti, intervenite subito, parlatene ed eventualmente rivolgetevi alla polizia postale.

 

Facciamo chiarezza: che differenza c’è tra grooming e sexting?

 

Grooming e sexting differenziano nelle intenzioni e nelle dinamiche. Il grooming è una manipolazione agita da un adulto verso un minore tramite strumenti tecnologici, che mira ad ottenere la fiducia per avere incontri dal vivo o relazioni sessuali. Il sexting avviene a qualsiasi età, e riguarda lo scambio consensuale di messaggi, foto o video a contenuto sessuale tra due persone. Diventa illegale/pericoloso solo se coinvolge minori o è forzato. 

 

L’equipe di Mama Mind è a tua disposizione con molti professionisti, se hai bisogno di un consiglio o di aiuto non esitare a chiederlo (qui c’è chi può darti una mano) oppure prenota il tuo consulto diretto con Margherita Hassan.



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