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Quando i neonati iniziano a vedere? Sviluppo della vista mese per mese

Quando i neonati iniziano a vedere e come si sviluppa la capacità visiva del bambino mese dopo mese, a cosa i genitori devono fare attenzione

di Federica Federico

15 Marzo 2025

Quando i neonati iniziano a vedere

I neo-genitori si chiedono spesso come si sviluppa la vista nei neonati e nei bambini nei primi mesi di vita, a che età lo sviluppo visivo è maturo e come capire se il neonato vede bene. In questa breve guida affronteremo questi temi partendo da quando i neonati iniziano a vedere e indicando ai genitori i diversi segnali di salute visiva da osservare

 

Quando i neonati iniziano a vedere, sviluppo della vista mese per mese

Durante la vita neonatale l’apparato visivo del bambino si struttura in modo funzionale, già durante il periodo fetale, ovvero nella pancia della mamma, il bimbo percepisce stimoli luminosi. 

Le palpebre del feto, che si formano alla 10ª settimana, si aprono alla 26ª, momento a partire dal quale il neonato risponde agli stimoli luminosi e a 34 settimane il bebè nella pancia della mamma riesce a percepire il colore rosso. Perché proprio il colore rosso? Perché esso è molto intenso in utero ove rossi sono i vasi sanguigni della placenta irrorati di ossigeno.

 

Le primissime prove visive sul neonato vengono compiute presentandogli oggetti di colore rosso, probabilmente l’attrazione per il rosso dipende da una memoria intra uterina legata alla competenza della 34ª settimana appena citata. Ovviamente i medici sfruttano questa predilezione per cogliere i primi segnali di buona salute visiva.

 

Le tappe dello sviluppo visivo: mese per mese

Al termine della gravidanza i neonati nascono in grado di vedere. Tuttavia, messa a fuoco, ampiezza del campo visivo e profondità sono ancora immature. Le competenze visive maturano con l’età, mentre la sensibilità alla luce è subito percepibile, infatti anche il neonato strizza gli occhi se esposto a una fonte luminosa intensa o improvvisa.

 

Come vede il neonato dagli O ai 2 mesi

La messa a fuoco dei neonati è funzionale solo a una distanza di circa 20-25 cm, questo vuol dire che, a una distanza maggiore, il neonato vede in modo sfuocato e non distingue ancora bene i dettagli. Proprio per questo è maggiormente attratto da forme semplici e istintivamente si lascia guidare nella scoperta del mondo circostante e delle persone anche dalla voce che accompagna volti e gesti.

 

A quanti mesi i neonati iniziano a distinguere i colori

Alla nascita, è ancora immatura anche la percezione dei colori, i neonati distinguono principalmente il bianco, il nero e le sfumature di grigio, conservando la succitata predilezione per il rosso. 

 

È consigliabile stimolare i bambini con libri in bianco e nero, anche libri a fisarmonica o libri tattili. L’utilizzo di di questi libri è funzionale dal momento in cui il bambino sta disteso riuscendo ad alzare la testa e a rivolgere, quindi, lo sguardo verso la fisarmonica aperta davanti a lui, oppure dal momento in cui sta seduto anche con un appoggio e riesce a gestire, sebbene in modo ancora impreciso, gli oggetti con le mani.

 

La capacità di discriminare tra i colori subentra intorno al secondo mese di vita tuttavia una piena competenza dei colori deve attendere la più ampia maturazione fisica e cognitiva dei 3-4 anni d’età

 

Neonati e vista: quando iniziano a distinguere i volti

Anche se il campo visivo del neonato è limitato e i bebè vedono in modo sfuocato, complici gli altri sensi che qui funzionano a supporto della vista, udito e olfatto per primi, i neonati riconoscono il volto della mamma, presto anche quello paterno e delle figure di attaccamento prevalenti.

 

L’attenzione al volto umano che si attiva dinanzi a loro sarà maggiore quanto minore sarà la distanza perché, grazie a una buona messa a fuoco, l’occhio del neonato coglierà le particolarità del volto umano e ciò ne stimolerà l’interesse.

 

Tra le 6 e le 8 settimane il bambino sorride, o lo fa dinnanzi al volto felice dei familiari oppure quando la mamma o il papà ritornano a fare capolino nella su culla o nel suo spazio visivo dopo un’assenza, si forma qui il sorriso sociale.

 

I bambini molto piccoli preferiscono i volti agli oggetti, ciò a conferma del fatto che l’uomo è un essere sociale e relazionale sin dalla nascita.

 

Come vede il bambino a 3 mesi di vita

A 3 mesi di vita il bambino riesce a mettere a fuoco oggetti e persone fino a circa 50 cm di distanza.  Ama seguire con lo sguardo gli oggetti in movimento, anche se le sue capacità di articolazione dei movimenti sono ancora immature e lente, pertanto volta il capo piano piano e gli occhietti, uno per volta, possono avere omenti di cedimento, ovvero sembrare rivolti verso l’interno e non verso il focus visivo.

 

In particolare, a questa età il bambino, ben sostenuto in posizione seduta, tiene la testa dritta e incomincia a osservare le proprie mani, lavora sul movimento e contemporaneamente sulla percezione visiva dello stesso, per esempio guarda le sue manine nell’atto di aprirle e chiuderle, le porta alla bocca e potrebbe essere già in grado di afferrare, sostenere e scuotere un sonaglio o un giocattolo leggero. 

 

Sebbene è in grado di seguire il movimento, lento e entro un campo visivo ancora limitato, il bimbo di circa 3 mesi può ancora avere difficoltà ad afferrare gli oggetti che si muovono dinnanzi a lui, manca di coordinazione e precisione nei movimenti.

 

Dai quattro mesi in poi, invece, la sempre maggiore padronanza e precisione dei movimenti aiuta il bambino a raggiungere i suoi piccoli obiettivi, per esempio prendere il sonaglino dalle mani della mamma e agitarlo da solo davanti al suo volto.

 

Colore degli occhi del neonato, a che età si capisce di che colore avrà gli occhi il bambino?

Anche se non è funzionale alla vista, a 4 mesi si stabilizza il colore dell’iride è questa l’età in cui il colore degli occhi del bambino si definisce.

 

Come vede il bambino a 6 mesi di vita

I sei mesi segnano il traguardo del perfezionamento della messa a fuoco, il bambino smette di vedere tutto sfuocato e  incomincia a interessarsi anche agli oggetti molto piccoli, alle parti più nascoste e ai dettagli di ciò che incontra nel suo campo visivo e-o maneggia.  

 

A questa età è importante fare attenzione alla sicurezza dei bambini mentre maneggiano gli oggetti più piccoli verso i quali dimostrano interesse, siamo ancora in piena fase orale e i piccoli tendono a sperimentare il mondo con la bocca più è piccolo l’oggetto più potenzialmente espone il bambino al pericolo di inalazione e soffocamento.

 

Come vede il bambino a 8 mesi di vita

Intorno agli otto mesi di vita la capacità visiva del bambino si può dire matura, ovvero è speculare a quella di un adulto. Di fatto la vista del piccolo è maturata sino al punto di permettergli di godere pienamente di messa a fuoco, ampiezza visiva e colori. Ora riesce ad individuare e riconoscere oggetti e persone anche a distanza. La maggiore coordinazione occhio-mano gli permette, altresì, di afferrare gli oggetti, piccoli e grandi, con precisione (è capace di esercitare una presa a pinza tra pollice e indice). Non a caso è questa l’età di lasciare i bambini iberi di mangiare anche da soli facendo conoscenza tattile del cibo, oltre che olfattiva e gustativa.

 

A questa età potete mettere a disposizione del bambino libri tattili in stoffa o in cartone spesso. Il consiglio è quello di introdurre i libri nella vita del bambino perché è adesso che il piccolo incomincia a concepire il concetto di libro e impara a sfogliarne le pagine riempiendo i suoi occhi di colorate immagini e acquisendo da essi nuove competenze.



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