
L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) in relazione alle foto di minori presenti in rete solleva numerosi rischi, sia dal punto di vista della sicurezza, sia da quello etico e legale.
Quali sono i rischi per i minori?
1. Deepfake e manipolazioni
L’IA può essere utilizzata per generare o manipolare immagini di minori attraverso tecnologie come i deepfake, creando:
- Contenuti falsi o compromettenti, che possono avere conseguenze gravi per la reputazione del minore.
- Materiale pedopornografico sintetico, anche senza che il minore sia mai stato coinvolto direttamente (reato in molti ordinamenti).
2. Raccolta e profilazione non autorizzata
Gli algoritmi di IA possono:
- Raccogliere immagini pubbliche di minori da social network o siti web.
- Analizzare e classificare tratti somatici, espressioni, età approssimativa e contesto.
- Usare questi dati per profilazione o targeting pubblicitario, violando normative come il GDPR.
3. Furto d’identità e uso impropri
Le immagini dei minori possono essere:
- Rubate e riutilizzate in contesti ingannevoli o criminali, come profili falsi (catfishing) o truffe.
- Utilizzate per creare modelli biometrici (es. riconoscimento facciale) senza consenso.
4. Normalizzazione della sorveglianza
L’uso dell’IA per analizzare le foto dei minori, anche per fini apparentemente innocui (come filtri per bambini o album automatici), può:
- Contribuire alla normalizzazione della sorveglianza costante.
- Esporre i bambini a un monitoraggio continuo, limitando la loro libertà futura.
5. Difficoltà nel controllo e nella rimozione
Una volta che le immagini dei minori sono state raccolte da sistemi IA:
- È molto difficile tracciarle e rimuoverle.
- L’IA può continuare a replicare e usare queste immagini anche se rimosse dalla fonte originale.
Come proteggere i minori
- Limitare la condivisione pubblica di foto di minori online.
- Usare piattaforme sicure con opzioni di privacy avanzate.
- Richiedere il consenso esplicito per l’uso di immagini, specialmente a fini di elaborazione automatica.
- Sensibilizzare genitori, scuole e operatori digitali.