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Roberto Straccia: autopsia e ultime novità, l’ipotesi del cane aggressore

di Maria Corbisiero

12 Gennaio 2012

Roberto Straccia: autopsia e ultime novità, l'ipotesi del cane aggressoreSi è svolta ieri l’ autopsia sul corpo ritrovato il 7 gennaio sugli scogli del lungomare di Palese a Bari, corpo che si è subito supposto essere di Roberto Straccia, lo studente di Pescara, originario di Moresco (Fermo), scomparso nel primo pomeriggio del 14 dicembre 2011.

I genitori, accorsi nel capoluogo pugliese per l’identificazione del cadavere, non sono riusciti a riconosce il proprio figlio in quel corpo decomposto dalla lunga permanenza in acqua, certi però che i vestiti rinvenuti con esso appartenessero proprio a Roberto.

L’attività istruttoria svolta consente di ritenere con sufficiente grado di verosimiglianza che il cadavere rinvenuto sia quello di Roberto Straccia. Sono stati conferiti incarichi di consulenza ad elevato livello di specializzazione per l’esame autoptico e tossicologico. È stato anche disposto esame del Dna per corroborare l’identificazione. I consulenti hanno avuto termini dai trenta ai sessanta giorni, per cui non è possibile avanzare prima del deposito delle relazioni ipotesi giuridicamente apprezzabili”. Questa è una nota scritta dalla Procura di Bari che attesta le prime rilevazioni effettuate dall’autopsia, svolta nel Policlinico di Bari e condotta dal medico legale Giancarlo Divella. Tuttavia gli esami di laboratorio attestano che il corpo è di Roberto Straccia e questa notizia si diffonde subito, anche se, ufficialmente, si attende ancora il riscontro del Dna.

Il primo passo dell’identificazione è stato dunque compiuto, i dettagli dell’Roberto Straccia: autopsia e ultime novità, l'ipotesi del cane aggressoreesame autoptico, invece, dovranno provare a fare luce anche sulle cause della morte del giovane.

Ieri sera grazie alla trasmissione “Chi l’ha visto” si è aperta una nuova e verosimile pista, che potrebbe trovare conforto nei riscontri autoptici: sul lungomare di Pescara pare che un cane di grossa taglia (ascrivibile nella categoria dei cani pericolosi) avesse già aggredito o tentato di aggredire alcuni atleti impegnati nella corsa.

La notizia della presenza di questo animale è stata portata all’attenzione degli inquirenti e del pubblico attraverso gli schermi da un telespettatore che in prima persona avrebbe visto il cane e persino subito un tentativo di aggressione da parte di questo animale. La presenza del cane, forse, non era neanche poi così “ignota”, a quanto pare l’animale avrebbe infastidito anche alcuni pescatori della zona.



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