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Baby sitter, come scegliere

di Mamma Licia

25 Agosto 2010


Devi ritornare al lavoro e ti trovi di fronte al dilemma “A chi posso affidare il mio bambino”?

In questi casi è importante valutare qual sia la soluzione migliore per il piccolo. Nido, nonni o baby-sitter sono le alternative che si possono prendere in considerazione. Se optate per la soluzione baby-sitter, ecco dei consigli che potranno esservi utili nella sua scelta.

Iniziamo dal colloquio. Meglio condurlo in casa, perché in questo modo darete alla baby-sitter la possibilità di conoscere il luogo dove trascorrerà le sue giornate e le permetterete anche di vedere ed interagire con il bambino di cui dovrà prendersi cura. Prestate attenzione a quest’ultimo aspetto. Se l’aspirante baby-sitter insiste troppo nel voler stabilire un contatto con il bambino dimostra di avere poca esperienza o un’ansia eccessiva. I bambini hanno bisogno di tempo per avvicinarsi ad una nuova conoscenza ed è quindi meglio optare per una baby-sitter che non pretenda di conquistare il vostro cucciolo già fin dal primo sguardo.

Ponetele, quindi, una serie di domande:

  1. quali esperienze ha avuto con i bambini?
  2. livello di istruzione
  3. qual è stato l’ultimo lavoro che ha svolto?
  4. perché ha lasciato il lavoro precedente?
  5. perché vuole lavorare con i bambini?
  6. qual è la sua opinione in merito alle punizioni dei bambini?
  7. quali sono i limiti che secondo lei devono darsi ai bambini?
  8. come si comporta di fronte ad un rifiuto del bambino di mangiare?
  9. e di fronte ad un capriccio?
  10. quali sono le sue conoscenze in caso di incidenti (tagli, colpi alla testa, scottature etc.) o di emergenze (rottura di tubi dell’acqua etc.)?
  11. quali giochi potrebbe proporre al bambino?

Passate poi ai termini contrattuali. Meglio chiarire fin da subito quali sono le vostre esigenze per evitare eventuali conflitti che potrebbero sorgere in seguito. Specificate:

– quanto deve durare il periodo di prova e con quanto preavviso deve essere comunicata l’eventuale interruzione del rapporto (da parte di entrambi);

– l’orario di lavoro; la retribuzione oraria, giornaliera, settimanale o mensile; il pagamento degli straordinari, delle ferie e dei giorni festivi; i permessi; le malattie;

– quali debbano essere le competenze: preparare i pasti, fare le lavatrici con gli indumenti del piccolo, ordinare la stanza del bambino, portarlo a passeggio (con quale frequenza, dove etc.), fargli il bagnetto, tenerlo sempre pulito ed in ordine;

– le regole per quel che riguarda l’uso della televisione, la concessione di caramelle e dolciumi;

– le regole circa l’uso del telefono da parte della baby-sitter e la possibilità di ricevere visite.

Importante, infine, è linserimento della baby-sitter. Fissato il giorno del loro primo incontro, non uscite subito di casa, ma trascorrete un paio d’ore insieme (voi, il vostro bimbo e la baby-sitter). Giocate con il bambino e nel frattempo chiacchierate con la baby-sitter; osservate come vanno i primi approcci tra loro, se il bambino ricambia gli sguardi della baby-sitter, se non è infastidito dalla sua presenza o spaventato. Quando deciderete di uscire, avvisate sempre il vostro bambino, in questo modo egli imparerà ad avere fiducia in voi e nel vostro sicuro ritorno.

Via via che saranno passati i giorni e il vostro bambino si sarà abituato alla presenza della baby-sitter, potrete star via anche per periodi più lunghi.

Se quando andate via il vostro bambino dovesse piangere, prendetelo in braccio e coccolatelo. Cercate di rassicurarlo sul fatto che tornerete.

Un ultimo consiglio: le prime sensazioni sono quelle che confermeranno la vostra opinione in futuro. Ascoltatele sempre.



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