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8 marzo festa delle donne: niente mimose grazie, ma più rispetto per la donna

di Federica Federico

08 Marzo 2012

Donna: festa della donnaDonna: natura e progresso; generatrice e madre; moglie e amante; compagna e consolatrice, colei che cura ed accudisce, lavoratrice, elemento produttivo e vitale della società … fiera e tenace, in bilico tra un passato ancora da riscattare ed un futuro mai del tutto riconosciuto.

Donna oggi si celebra il suo giorno, una memoria di storia e un auspicio di progresso? Se così dovrebbe essere … così di fatto non è!

La festa delle donne dovrebbe accendere l’attenzione sociale sul disagio femminile che è ancora una realtà viva e pericolosa, sebbene latente e fin troppo taciuta (sottesa, evitata e negata più che silenziosa, come qualcuno ama apostrofarla).

Le donne guadagnano meno degli uomini; da madri incontrano assai più difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro; sovente dopo la maternità sono costrette a ridurre il proprio impegno lavorativo, tal volta il mercato del lavoro non si dimostra capace di riaccoglierle; le fatiche domestiche e quelle legate all’accudimento dei figli sono ancora “cose da donne” … così mentre noi mamme acquisiamo naturalmente competenze semplici, come cambiare un pannolino o preparare una pappa, agli uomini è necessario “insegnare” queste stesse cose. E la mamma è di frequente chiamata a coinvolgere il compagno nella gestione e nella crescita del neonato, spesso la donna realizza un vero e proprio processo di “educazione alla paternità”.

festa delle donnelLe donne, malgrado la loro centralità nel ordine naturale e sociale delle cose e del mondo, sono ancora vittime degli uomini.

L’uomo più della donna diviene estremo e violento, usa la sua supremazia fisica, traccia con la vessazione psicologica percorsi di sofferenza e dolore, retaggi della più antica e avvilente considerazione della “femmina”.

A fronte di tutto ciò:

Niente auguri, grazie ma preferisco più considerazione del ruolo femminile.

  • Oggi, 8 Marzo giornata della donna, sarebbe stata anche la festa di Melania Rea morta il 18 aprile 2011, violentemente uccisa con una lunga serie di coltellate, lasciata cadavere nel bosco di Ripe di Civitella col corpo martoriato ed offeso. Per questo omicidio la Procura di Teramo mette alla sbarra il Marito, Salvatore Parolisi, anhche padre della loro piccola figlia, Vittoria. Vittoria ha perso l’amore di Melania quando aveva solo 18 mesi. Già solo per questo chi ha ucciso Melania Rea ha inferto una insanabile ferita anche a Vittoria.
  • Oggi, 8 Marzo giornata della donna, sarebbe stata anche la festa di Rosa (nome di fantasia), violentata all’Aquila in una notte gelida e lasciata morente in mezzo alla neve, neve rossa perché invasa da un mare di sangue. Le accuse cadono su Francesco Tuccia al momento detenuto a Teramo e compagno di cella di Salvatore Parolisi.
  • Oggi, 8 Marzo giornata della donna, sarebbe stata anche la festa di Emanuela Orlandi scomparsa a Roma il 22 giugno 1983.

Adesso il Fratello Pietro chiede a tutte le donne di firmare una petizione in favore di Emanuela e per la ricerca della verità: “AEmanuela è stata fatta l’ingiustizia più grande, le è stata negata la possibilità di scegliere della propria vita” scrive Pietro Orlandi, appellandosi finanche al Papa.

Petizione per la verità su Emanuela Orlandi

  • Oggi, 8 Marzo giornata della donna, sarebbe stata anche la festa di Yara Gambirasio, uccisa, forse a seguito di un tentativo di violenza, e lasciata cadavere in un’area desolata e impervia, ove la neve l’ha ammantata per giorni nascondendola e sottraendo lungamente il suo giovane cadavere agli occhi dei soccorritori. Un fiore strappato alla vita.
  • Oggi, 8 Marzo giornata della donna, sarebbe stata anche la festa di Roberta Ragusa, 44 anni, scomparsa meno di due mesi fa dalla sua casa nel cuore della notte e senza un motivo apparente, lasciando inspiegabilmente i suoi figli.
  • Oggi, 8 Marzo giornata della donna, sarebbe stata anche la festa di Denis Pipitone e Piera Maggio. Di Alessia e Livia, figlie di Matthias Schepp morto suicida un anno fa, il 4 febbraio 2011. Il padre, separato dalla mamma delle piccole, Irina Lucidi, ha “sottratto” le bimbe alla mamma conducendole in un viaggio verso la morte: l’uomo si è gettato sotto un treno e delle figlie non c’è traccia se non qualche riga scritta dal padre suicida che alla povera mamma dichiara la morte delle bimbe.

Ricordiamo queste donne … oggi 8 marzo e sempre.



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