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Bronchite bambini

di Mamma Simona

16 Aprile 2012

bronchitiIl bambino continua a tossire, ha la febbre ed ha catarro; lo troviamo stanco, privo di energie, spossato; la sua consueta vivacità è spenta; tende a riposarsi, schiaccia un pisolino pomeridiano anche se non è più abituato a farlo o lo prolunga rispetto alla norma.

Questi sono segnali che devono allarmarci, portandoci a valutare la possibilità che sia in corso una bronchite.

Per togliere qualsiasi dubbio, avere una diagnosi certa e eventualmente seguire una cura, occorre avvertire il pediatra e fissare una appuntamento per una visita di approfondimento.

Conseguenze:

Trascurare i sintomi è pericoloso poiché la bronchite può degenerare portando a complicazioni; tipica è la pleurite che colpisce maggiormente bambini e ragazzi. Infiammandosi la pleura, ovvero la membrana composta in parte da liquido pleurico che avvolge i polmoni all’interno del torace, aumenta il volume del liquido, determinando una compressione dei polmoni. In caso di pleurite si avverte un iniziale dolore al petto, quasi un “bruciore” che aumenta durante la respirazione. Con l’aumentare del liquido pleurico, il bruciore al petto diminuisce o scompare, ma si presenta una certa difficoltà nella respirazione dovuta alla compressione dei polmoni.

bronchitiAltro rischio di sottovalutazione della bronchite è la sua degenerazione in polmonite, bronchite cronica e asma.

In commercio è presente un vaccino in grado di proteggere i bambini dalle maggiori conseguenze della polmonite; la valutazione della necessità deve essere affidata al pediatra in presenza di condizioni particolari che rendono il bambino “più debole” alle risposte di malattie, rispetto ai coetanei (per esempio: immunodeficienze, malattie cardiovascolari, asma, anemia ecc…).

Manifestazioni della bronchite:

La bronchite compare maggiormente durante la stagione fredda, di solito causata dagli stessi virus o batteri responsabili del raffreddore come ad esempio gli streptococchi o i virus dell’influenza.

Il sistema che coinvolge la respirazione (naso, bocca, gola e per ultimo polmoni) è sottoposto a continui agenti patogeni veicolati durante l’atto della respirazione, necessaria per vivere, e dunque è normale che sia esposto al rischio di infezioni.

Oltre a virus e batteri presenti nell’aria, aggravano l’aggressione al sistema bronco-polmonare, fattori esterni quali smog e fumo. Ovviamente nessun bambino è fumatore ma spesso subisce il fumo passivo, altamente deleterio, da parte di genitori e adulti più in generale, che non rinunciano a fumare in presenza di bambini, a maggior ragione in ambienti chiusi in cui vivono i piccoli, come le abitazioni.

Chi è esposto con regolarità al fumo passivo, subisce gli stessi danni di chi fuma.

bronchitiIl fumo della sigaretta si insidia nei bronchi alterando il movimento cigliare, in casi gravi bloccandolo, impedendo la normale eliminazione dei muchi presenti, con la conseguenza di una veloce progressione dell’infezione.

Il fumo può portare ad una grave forma di bronchite, la bronchite cronica, che si manifesta ciclicamente, ogni 3 mesi, caratterizzata da tosse grassa, fischio respiratorio, espettorazione ed eventuali complicazioni respiratorie. La bronchite cronica può degenerare in una bronco-pneumopatia cronica ostruttiva.

Diversamente la bronchite acuta è un’infezione delle vie respiratorie, queste, una volta infettate, si manifestano con una sovra-produzione di muco. Sia l’infezione che il muco infastidiscono la respirazione. La bronchite acuta appare bruscamente ma non dura a lungo, laddove venga curata prontamente e non seguano complicazioni. Iniziale tosse secca che diviene poi grassa, espettorazioni che diventano gialle in presenza di infezione batterica, febbre di media intensità (38°), voce rauca, mal di gola, mal di testa, occlusione alle vie nasali, lacrimazione abbondante, inappetenza, senso di affaticamento sono i sintomi palesi.

Diagnosi:

Il pediatra fornirà una diagnosi dopo una visita approfondita tramite fonendoscopio per escludere l’eventuale presenza di pleurite, ascoltando i “rumori” dal petto e dalla schiena; in qualche caso può richiedere un indagine specifica tramite radiografia al torace, esame dell’espettorato e analisi del sangue, eventualmente un esame spirometrico per valutare la capacità polmonare e dunque la presenza di asma e enfisema.

La cura:

La cura per la bronchite classica, in assenza di complicazioni è: riposo, assunzione di bevande calde come tè e camomilla, evitare situazioni che portino a sbalzi di temperatura.

Il medico potrà prescrivere antipiretici come il paracetamolo e la tachipirina contro l’infezione, dei farmaci mucolitici per fluidificare il catarro, eventualmente tramite aerosol.

bronchiteIl bambino dovrà rimanere in casa fino a ché la febbre non passi e la tosse diminuisca.

Il piccolo tende a disidratarsi facilmente, l’uso di un umidificatore nella stanza in cui soggiorna è indicato, come fargli bere discrete quantità di liquidi.

Non è consigliabile ricorrere a sedativi della tosse, perché bloccano l’espettorazione del muco (con cui si rimuovono le sostanze irritanti), che va invece favorita, e nemmeno a decongestionanti nasali che inducono la tosse a diventare più secca e dunque più fastidiosa.

A volte i bambini non manifestano la presenza di catarro e quindi i genitori potrebbero sottovalutare il corso dell’infezione. Questo può condurre a una bronchite cronica.

Evitare di far sostare il bambino in stanze con presenza di fumo di sigaretta.

Sono più “a rischio bronchite”, oltre ai già citati bambini che vivono in ambienti respirando fumo passivo (che tra le varie favorisce l’insorgere di asma, polmonite, raffreddore e otiti), i piccoli con un sistema immunitario debole, magari reduci da altre malattie che hanno indebolito il corpo, e coloro che soffrono di reflusso gastroesofageo poiché il reflusso regolare può provocare tosse.

Per evitare di contrarre la bronchite è utile adottare quelle precauzioni che limitano il veicolo di virus e batteri: lavare ai bambini frequentemente le mani, eventualmente adottando disinfettanti se si è fuori casa, insegnare al bimbo a non strofinarsi gli occhi, mettere le mani in bocca o nel naso.

Bronchite asmatica:

Si tratta di un caso particolare in cui all’asma si associa la bronchite.

I sintomi che la contraddistinguono sono la compresenza di secrezione di pus dovuta alla bronchite e difficoltà nella respirazione dovuta all’asma; più in generale si avranno i sintomi propri della bronchite quali: tosse, febbre e catarro. Si avvertono “fischi” percepibili anche dall’orecchio umano durante l’espirazione.

La bronchite asmatica non è molto frequente; si può presentare in soggetti che non hanno l’asma come in quelli che già ne soffrono.

Si cura, dopo valutazione medica, con antibiotici e bronco-dilatatori, che sanano la situazione, prontamente curata, nell’arco di una settimana circa.

Rimedi naturali:

Alcune erbe possono aiutare il nostro corpo a reagire con maggior vigore agli attacchi di malattie; non si tratta di una pratica sostitutiva della medicina, ma di un semplice sostegno che ci viene dalla natura. Di seguito qualche suggerimento delle erbe più indicate:

  • bronchiteRosa canina: agisce contro riniti, tracheiti, otiti, bronchiti e faringiti
  • Eucalipto: usato per curare la tosse (favorisce l’espettorazione) e il raffreddore (quando inalato). Esistono varie modalità di assunzione: caramelle, capsule, tisane o infusi. Dà un buon risultato anche aggiungere qualche goccia di essenza alle vaschettine di acqua poste sui caloriferi al fine di evitare che l’aria si secchi troppo durante il periodo di accensione del riscaldamento.
  • Ribes nero: molto utile in caso di asma, di bronchiti croniche, di enfisema e raffreddore allergico.
  • Echinacea: aumenta le difese immunitarie.
  • Propoli, pappa reale e miele: sono prodotti che ci provengono dall’operatività delle api, opportunamente lavorati. Sono un valido aiuto e un sostegno durante le malattie da raffreddamento dei nostri bambini… ma anche degli adulti!

 

Il ricorso alle medicine naturali ed alle cure omeopatiche rappresenta per certi aspetti l’adesione ad una sana filosofia di vita. Ma è indispensabile ricordare che l’uso delle erbe e dei “poteri benefici” della natura non si impara banalmente leggendo e documentandosi, per quanto queste attività siano importanti, restano comunque divulgative. Perciò prima di assumere qualunque erba fate ricorso al parere di farmacisti, erboristi e dottori omeopati competenti, esperti e professionalizzati. Solo ricorrendo allo specialista potrete essere sicuri di adoperare nel giusto modo il rimedio naturale e quindi di avvantaggiarvi positivamente di esso!
Un uso scorretto delle erbe può nuocere alla salute, ricordatelo sempre.

 



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