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Anniversario di matrimonio: in viaggio senza figli

di Mamma Angelica

16 Settembre 2010

Dieci anni di matrimonio sono un bel traguardo. Non è facile passare così tanto tempo con una persona,soprattutto quando si è sottoposti agli stress quotidiani come la casa il lavoro i figli,i conti che non tornano mai…

…eh si,perché ammettiamolo, i figli cambiano tutto ,ci danno tantissimo, ma ci costringono anche a fare delle inevitabili rinunce.

Un sogno che io e mio marito abbiamo sempre avuto era quello di festeggiare il nostro decimo anniversario di matrimonio a Parigi, ma avendo due bambine ci avevamo praticamente rinunciato finché i miei cognati e mio suocero si sono offerti di badare alle nostre cucciole per permetterci di realizzare il nostro desiderio.

Ammetto che all’inizio eravamo increduli e che fino all’ultimo non eravamo sicuri che si potesse fare e invece il 13 settembre eravamo su un volo diretto a Parigi.

Lasciare le mie piccole non è stato facile, ero combattuta fra il desiderio di passare un po’ di tempo sola con mio marito, come ai vecchi tempi, visitando una città che avevo iniziato a sognare già da bambina, quando la mia maestra ci introdusse allo studio della lingua francese, la paura e il senso di colpa per lasciare le mie bimbe per andarmi a divertire.

Per loro il distacco è stato facile, la più grande iniziava la scuola ed era talmente eccitata! Abbiamo addirittura dovuto trattenerla perché se ne stava andando senza salutarci, la piccolina l’abbiamo portata direttamente dagli zii e non ha creato alcun problema. Io invece avevo il nodo alla gola, non avevo mai lasciato le mie bimbe ed ho faticato a trattenere le lacrime.

Il volo, che per me era il primo della mia vita, è andato benissimo, ho scoperto che non ho paura di prendere l’aereo, anzi mi piace!

All’arrivo a Parigi abbiamo preso il treno fino a Notre Dame e poi ci siamo fatti una bella passeggiata passando dal Louvre e dagli Champs Élysées, siamo andati in albergo, ci siamo rinfrescati e siamo andati a cercare un locale in cui mangiare.

Abbiamo trovato una brasserie molto carina ed abbiamo ordinato cose rigorosamente francesi, abbiamo assaggiato dei formaggi locali e poi ci siamo presi un’entrecote con la salsa bearnese, buonissima!

Volete sapere la cosa che mi è sembrata più strana? Poter mangiare seduta, senza nessuno in braccio e senza dovermi alzare ogni cinque minuti per rincorrere o imboccare qualcuno!

Dopo cena siamo andati in un locale a bere una birra, da quanti anni non stavamo seduti ad un tavolo a fare discorsi da adulti!

Appena svegli siamo andati a fare colazione e abbiamo iniziato a visitare la città, le cose da vedere erano tantissime e il tempo a nostra disposizione molto poco.

Siamo stati a vedere il monumento alla Bastiglia, poi siamo andati a Notre Dame e siamo anche riusciti ad entrare ed abbiamo potuto ammirare i suoi rosoni e la sua architettura, le statue, i quadri, la stanza del tesoro, le reliquie.

Trovarmi di fronte alla statua di Giovanna d’Arco è stata una bella emozione, lei è sempre stata una delle mie eroine preferite.

Poi ci siamo diretti verso il Louvre, l’idea era quella di riuscire a vedere almeno la Gioconda ed io ero trepidante ,ma ahimè abbiamo avuto una bella delusione: il martedì il museo è chiuso per riposo settimanale, quindi se decidete di organizzare un viaggio a Parigi con l’intenzione di visitarlo tenetelo a mente!

Visto che era ora di pranzo siamo andati a cercare un’altra brasserie e qui abbiamo assaggiato la tartare. So che a qualcuno potrebbe sembrare strano mangiare della carne cruda,ma vi assicuro che ne vale la pena,era deliziosa.

Il pomeriggio abbiamo preso la metro e siamo andati a visitare la Tour Eiffel,sapevo che era grande, ma non immaginavo quanto! Vederla così alta, massiccia e imponente mi ha fatto sentire piccola,piccola. Ci sarebbe piaciuto salire in cima,ma il tempo a nostra disposizione era sempre di meno e oltretutto l’ala ovest della torre era chiusa per manutenzione e per salire c’era una fila interminabile.

Da lì abbiamo ripreso la metro per andare all’Arco di Trionfo e infine ci siamo fatti un giro per Avenue de Champs Elysées fermandoci al negozio della Disney per fare un po’ di shopping per le bimbe e i nipotini.

La sera ci siamo diretti verso il Quartiere Latino e lì abbiamo trovato un ristorantino di pesce dove abbiamo festeggiato il nostro decimo anniversario bevendo Champagne e mangiando frutti di mare e crostacei. Ammetto di non aver mai mangiato così bene, era tutto buonissimo e freschissimo e dire che io vivo in una città di mare!

Per tornare in albergo ci siamo fatti una bellissima e romanticissima passeggiata mano nella mano, costeggiando la Senna. Parigi di notte con i monumenti tutti illuminati è stupenda, decisamente è un’esperienza che raccomando a tutti gli innamorati che visitano la città.

La mattina dopo non abbiamo fatto praticamente niente, a me facevano male i piedi e infatti raccomando vivamente a tutte di portarsi scarpe comode, non come ho fatto io, perché a Parigi è bello camminare.

A mezzogiorno abbiamo lasciato l’albergo ed io non vedevo l’ora di tornare a casa dalle mie bambine, ero così ansiosa che ho trascinato mio marito all’aeroporto alle 15:00 sebbene il nostro aereo partisse alle 18:35.

Per tutto il viaggio non ho pensato che a loro, il volo mi è sembrato interminabile, e anche dopo, in autostrada, guardavo sempre l’ora e contavo i chilometri che mi dividevano dalle mie bambine.

Finalmente siamo arrivati a casa dei miei cognati e quando ci hanno aperto le mie piccole erano lì, ci sono corse incontro e ci hanno abbracciati, vedere i loro sorrisi e i loro occhi pieni di allegria mi ha riempito il cuore. Tante volte avrei voluto chiamarle in quei giorni,ma avevo paura che sentendomi iniziassero a piangere e mi sono dovuta trattenere, ma ora erano finalmente fra le mie braccia.

Passare due giorni sola con mio marito è stato bellissimo, poter parlare senza continue interruzioni, mangiare senza doversi alzare continuamente, fare l’amore senza la paura che qualcuno potesse entrare nella stanza, dormire una notte intera…. ma le mie figlie mi sono mancate terribilmente, anche se a volte mi fanno arrabbiare, anche se non ho più tempo per me, anche se raramente dormo una notte senza che nessuno mi svegli, hanno arricchito notevolmente la mia vita ed io non posso stare tanto tempo senza di loro.

Che ci volete fare, al cuore di una mamma non si comanda!



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