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Sport e movimento: gioco dinamico quanto è importante per il bambino

“La vita non è più quella di una volta ed cortili dei condomini non sono più quelli di 30 anni fa!” Avete presente le corse dei bimbi in bicicletta o dietro un pallone, le urla di gioia negli androni dei palazzi, il nascondino e le campane disegnate in terra con ...

di Federica Federico

22 Settembre 2010

“La vita non è più quella di una volta ed cortili dei condomini non sono più quelli di 30 anni fa!”

Avete presente le corse dei bimbi in bicicletta o dietro un pallone, le urla di gioia negli androni dei palazzi, il nascondino e le campane disegnate in terra con il gesso? Ma che fine hanno fatto?
I cortili moderni sono silenziosi e seri, i bimbi, quei pochi che ci sono, fanno “vita sedentaria” e seppure si incontrano si intrattengono con i videogiochi. Le attività all’aperto sono diventate un privilegio di pochi fortunati. Ed inutile negarlo: pesano anche le paure di noi mamme.

Il 30 – 40% dei bambini impegna più di tre ore al giorno con televisione e pc, a tutto discapito del movimento. A scuola le attività sportive, poi, trovano poco spazio per cause economiche, logistiche e strutturali. Quale è il risultato della inattività fisica dei bambini?
A causa della scarsa attività fisica spesso i piccoli non sanno muoversi con disinvoltura, appaiono impacciati e goffi.

Come possiamo aiutare i bambini a sperimentare il proprio corpo?
Quando il bambino è piccolissimo non ha bisogno di fare “ginnastica” in senso stretto, ha, piuttosto, la necessità di muoversi, di mettere alla prova il suo corpo, di misurarlo con la realtà circostante, di acquisire le dimensioni dello spazio in cui si muove ed affinare l’equilibrio. Correndo, cadendo e rotolando amplierà e rafforzerà i suoi schemi motori di base. Il compito di noi genitori è quello di garantirgli spazi liberi e sicuri. Durante i primi mesi di vita, in casa, grandi e morbidi tappeti sono l’ideale per i piccolissimi; fuori dalle mura domestiche le mete migliori restano i parchi, quelli con una buona manutenzione, garantiscono al piccolo un’ottima occasione per testare le sue prime capacità motorie in piena libertà ed all’aperto, stabilendo anche un primo contatto con la natura.

Dai tre anni in su i movimenti di base acquisiti dai piccoli si affinano, intorno ai 4anni i bambini possono essere introdotti allo sport in senso più tecnico. Normalmente l’iniziazione alle attività sportive è rappresentata da corsi di ginnastica propedeutica.
Favorire l’attività fisica nei piccoli è importantissimo, lo sport garantisce una crescita sane ed armoniosa. L’attività fisica, inoltre, supporta l’autostima del piccolo avvantaggiandone un sereno sviluppo emotivo e sociale.
Stare correttamente in <<movimento>> sin dalla tenera età limita e combatte il rischi di obesità, tempra il fisico, aiuta il sano e corretto sviluppo cardiovascolare, abbassa i rischi di osteoporosi (l‘osteoporosi è una malattia senile il pericolo di incorrere in essa diminuisce sensibilmente se sin dalla tenera età si cura con attenzione il corretto sviluppo osseo).

Oltre che stimolare i bimbi allo sport, portarli a giocare all’aperto cosa possiamo fare noi mamme per aiutare i bambini a combattere la “vita sedentaria”?

Intanto chiudiamo tv e pc ed, anche in casa, favoriamo i giochi di movimento.
Ecco qualche gioco semplice e dinamico da proporre ai bimbi in età prescolare tra le mura domestiche:

* un fazzoletto (anche legato su un cucchiaio di legno da cucina) può diventare una farfalla condotta dalle mani di mamma in volo, il volo sarà lento lento e poi veloce veloce ed i bimbi dovranno correre e saltare per afferrare la farfalla;
* un lenzuolo steso in terra può trasformarsi in mare e nel mezzo uno o due cuscini possono essere la nave o un delfino da cavalcare il piccolo sarà invitato a solcare le acque in tempesta mentre mamma (e magari anche papà) agitano il lenzuolo e raccontano storie di pirati e sirene;
* due sedie coperte da un lenzuolo divengono la tenda del re o della principessa, mamma sarà il drago e arriverà minacciosa all’accampamento per sfidare il re in battaglia o rapire la principessa. Tutti correranno, cadranno e si rialzeranno e troveranno riparo sotto i tavoli … questo naturalmente quando vi va bene, perché in genere i miei figli preferiscono scappare sulle montagne e quindi il loro riparo finisce con l’essere sopra i tavoli e non sotto!

I giochi di questo tipo stimolano la sfera motoria e quella psicologica, aiutano il piccolo a “prendere le dimensioni del mondo” ovvero a sperimentare gli spazi ed a potenziare la fantasia, e rappresentano per noi mamme strumenti di stimolo motorio utilizzabili anche in casa.
Noi usiamo spesso giocare in questo modo ed il mio cavaliere e la mia principessa ne sono entusiasti, anche se non mancano i ruzzoloni, gli scontri, i castelli drammaticamente abbattuti dai draghi (che poi sono sedie rovinosamente spinte sul pavimento)…insomma mammine un po’ di sana confusione che tiene allegri i bimbi e li aiuta a muoversi e divertirsi.



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