Gli spostamenti delle lancette dovuti all’arrivo dell’ora solare non causeranno soltanto malumori in chi tarda ad abituarsi a questo tipo di cambiamenti ma, secondo uno studio del Karolinska Istitute di Stoccolma, diminuirebbe il rischio di infarti del 10%.
Il responsabile neurologo dell’IRCSS San Raffaele Pisana di Roma, Prof. Piero Barbanti, spiega che gli eventi cardiovascolari hanno un ciclo settimanale ed annuale ed il lunedì, soprattutto in inverno è il giorno peggiore.
Questo accade perché il primo giorno della settimana si sommano tre fattori di rischio importanti per l’insorgenza della patologie cardiovascolari: l’aver dormito di meno, il dormire in orari diversi da quanto richiesto dal nostro organismo e lo stress tipico da inizio settimana.
Le persone potenzialmente a rischio, in questi casi, sono quelle già vittime di altre patologie e coloro che sono abituati a far tardi la notte e ad alzarsi tardi la mattina.
I detrattori dell’ora solare dovranno, quindi, ricredersi, in quanto, utilizzando qualche piccolo accorgimento per abituarsi gradualmente al cambiamento, spostare le lancette degli orologi ha anche i suoi considerevoli benefici.