Tra i 6-8 mesi e i 10-12 mesi il bambino gradatamente passa da un’alimentazione liquida a base di latte a un’alimentazione solida, prima cremosa, poi semi-solida e, infine, a piccoli bocconcini. Prime pappe e cucchiaino possono essere un grande impegno per il bambino! In questa fase non è raro che i genitori siano chiamati ad affrontare bocche serrate, cibo sputato e piattini liberati nell’aria.
Niente paura, è una delicata fase transitoria che supererete con successo, ma va affrontata a tempo debito e senza posticiparla perché masticazione e deglutizione hanno bisogno di una giusta palestra nei giusti tempi.
Il cibo è una enorme scoperta per il bambino. I primi passi dello svezzamento sono estremamente importanti e delicati. Mangiare non appartiene ancora alla routine del bimbo. Nel momento in cui noi mamme gli offriamo per la prima volta una pappa lui non conosce le diverse cose con cui entra in contatto: la nuova consistenza, in primis quella della frutta grattugiata o omogenizzata; la nuova deglutizione, che comporta istintivi movimenti, differenti da quelli deglutitori del latte, e un allenamento graduale della lingua in rapporto al cibo. Nemmeno conosce il cucchiaino duro, rigido e freddo. Immaginate già solo di paragonare la sensazione, sulle labbra e nella bocca, del cucchiaino a quella del capezzolo o della tettarella!
Prime pappe e cucchiaino: mai prima dei 6 mesi, perché?
Il neonato conserva, sino a circa 6 mesi, un riflesso arcaico (ovvero connaturato alla nostra specie e tipico, così tipico da essere persino un indicatore di buona salute): il riflesso di estrusione.
Che cos’è il riflesso di estrusione?
Si tratta di un movimento istintivo della bocca che porta il bambino, per i primi mesi di vita, a respinge con la lingua qualsiasi cosa, diversa dal seno o dal latte, che venga introdotta nella bocca. È sconsigliato incominciare lo svezzamento prima che questo riflesso scompaia, si tratterebbe di una forzatura su tempi fisiologici del bambino. Ciò spiega perché lo svezzamento ha inizio al compimento del 6° mese. La scomparsa del riflesso di estrusione, però, non garantisce una pacifica accettazione del cibo restando necessario quel delicato adattamento a consistenze, gusti e nuovi strumenti validi per fare la pappa.
La rete sta assistendo in questi giorni alla lotta tra Vittoria Lucia Ferragni e l’omogeneizzato di frutta. Sul campo di battaglia papà Fedez cerca di mettere pace tra la sua bimba e lo svezzamento e si cimenta in numeri da genitore premuroso provando a distrarla pur di nutrirla. Vittoria è in pieno svezzamento, nata il 23 marzo 2021, è una bimba di 10 mesi perfettamente in età per sperimentare prime pappe e cucchiaino. Ma scene come quelle rese virali dalle stories Ig del rapper non sono inusuali in qualsiasi casa.
Non serve, tuttavia, distrarre i bambini, provare ad “ingannarli a fin di bene” col volo di cucchiai-aereoplanino; alla stessa stregua non vale mettere la pappa nel biberon oppure allungare i tempi delle pappe lattee o cremose. Ci vuole sì pazienza, ma anche una costante tensione all’autonomia del bambino accettando, in primis, che nessun figlio sano e in un processo di svezzamento accompagnato dal supporto del medico, morirà mai di fame, semplicemente perché i bambini si autoregolano. Il supporto del medico ci consente di essere certi della buona salute complessiva del bambino escludendo qualsiasi problema di sorta.
Prime pappe e cucchiaino: cosa può fare un genitore per aiutare il bambino che rifiuta la pappa o la frutta?
Il nostro bambino dovrà fare amicizia con il cucchiaino, capire che nel suo piattino c’è qualche cosa di buono, abituarsi alle diverse consistenze e sperimentare la deglutizione.
In questo senso lo svezzamento sarà una sfida che il bimbo, però, affronta inconsapevolmente, mentre il genitore ha sufficiente consapevolezza per inquadrare lo svezzamento per ciò che è: un momento di crescita ed emancipazione del piccolo. Pertanto è importante che la mamma e il papà per primi lo affrontino serenamente, senza ansie e nel rispetto dei tempi del bambino.
Non preoccuparti se il piccolino si mostra perplesso di fronte ai primi manicaretti a base di brodino vegetale. Non forzarlo se non vuole aprire la bocca, potrebbe essere una semplice “ansia da cucchiaino” o il bisogno di sperimentare il mondo della pappa prima col tatto.
Mai mettere la pappa nel biberon perché il bimbo la succhi dalla tettarella, è un grave errore
Il bambino che impara a deglutire e a masticare sta sperimentando una nuova competenza, allungare il tempo della suzione equivale a confonderlo a tutto danno della sua crescita.
Alcune mamme, preoccupandosi di far mangiare il piccolo, riparano al rifiuto del cucchiaio offrendo il cibo nel biberon. In effetti le prime pappine sono molto brodose e si prestano ad essere ciucciate dalla tettarella. Ma questa soluzione, pur risolvendo sul momento il problema di “sfamare” il bimbo, sposta semplicemente in avanti l’indispensabile approccio al cucchiaino e alle nuove consistenze della pappa. È per questo che moltissimi pediatri sconsigliano alle neo mamme di usare il biberon per la pappa dei più piccoli.
Diversamente, sarebbe bene lasciare libero il piccolo libero di fare amicizia con gli strumenti della nutrizione. In questo senso non è sbagliato permettergli di giocare con il cucchiaino e di manipolare la pappa. A papà Fedez stesso si potrebbe consigliare di usare un piattino in silicone con ventosa, che peraltro ha già sovente tra le mani nei suoi video, e di collocarlo sul vassoio del seggiolone di Vittoria lasciando che la bambina manipoli la frutta. Il bambino che manipola il cibo è istintivamente portato ad assaggiarlo e questo lo indurrà più semplicemente a familiarizzare con stesso.
Ricordate che le mani sono per i bambini veicolo di conoscenza.
È consigliabile mettere nella disponibilità del bambino un cucchiaino di silicone. Questo materiale è leggero, maneggevole, ma soprattutto meno rigido del metallo e meno freddo, dettaglio non secondario nell’approccio del cibo alla bocca.
Con prime pappe e cucchiaino il bimbo che lavora in autonomia si sporca tutto: è giusto così!
È chiaro che si deve accettare che il bambino si sporchi, anche completamente, e che “devasti” letteralmente il seggiolone su cui mangia.
Ma questo sacrificio può portare un grosso beneficio al piccolo: inevitabilmente, nel corso dei suoi giochi appiccicosi di pappa, un pochino di cibo lo assaggerà e probabilmente scoprirà che è buono.
Questo approccio al cibo, apparentemente poco ortodosso, può risolvere le prime difficoltà con il cucchiaino, senza contare che avvantaggia l’autonomia dei cuccioli d’uomo.
Sporcarsi e pasticciare non deve diventare una abitudine, ma può instaurare un primo contatto tra il bimbo e la pappa, contatto utile quando il piccolo ancora non capisce con cosa ha a che fare.
Distrarre il bambino e ingannarlo con bocconi rubati resta poco utile per lo stesso motivo per cui è inutile cedere a pappa liquide nel biberon: il bimbo deve fare palestra di svezzamento, masticazione, deglutizione e alimentazione consapevole. Gestendo il suo bocconcino sta compiendo un lavoro dal quale non va distratto. Questa motivazione è alla base del diffuso convincimento a escludere anche tablet e cellulari dalla tavola: la masticazione corretta e la deglutizione corretta si apprendono con la concentrazione sul lavoro del corpo.
Prime pappe e cucchiaino, si fa amicizia con i nuovi strumenti anche usandoli anche come gioco
Anche fuori dai momenti del pranzo, dai modo al bimbo di giocare con piattino e cucchiaino, potresti sorprenderti nel vederlo allenarsi alla gestione di questi strumenti simulando la pappa.
Consiglio utile per stimolare l’appetito del bambino: nella tabella di marcia di tuo figlio fa sì che la pappa preceda il latte e si distanzi debitamente da esso, in tal modo il bimbo arriverà affamato a tavola e non col pancino pieno o semi-pieno.
Prima la pappa e poi il latte, è questa la giusta metrica alimentare.
Quando sarà già in grado di concentrarsi sulla pappa, se il tuo cucciolo mangia molto lentamente e la pappa si fredda potrai utilizzare gli appositi piattini con scalda-pappa. Sono dei normali piattini in plastica che nella parte inferiore portano un serbatoio. In esso potrai versare dell’acqua calda che impedirà alla pappa di raffreddarsi completamente. Nei diversi modelli in commercio il serbatoio è sempre dotato di chiusure di sicurezza, quindi il bimbo non verrà in contatto con l’acqua al suo interno.
Resta sempre valida e corretta la regola della varietà alimentare, più il gusto è vario e diversificato più il bimbo sarà propensò a nuovi assaggi.
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Piccola precisazione: il video di Fedez merita un chiarimento relativo al punto in cui tenta di distrarre Vittoria agitando una scatolina piena di oggetti piccoli, questi ultimi (simili a caramelle sferiche o palline) a un tratto saltano fuori, ovviamente papà Fedez è prontissimo nel recuperarli tenendo la bimba in assoluta sicurezza. Vale la pena, però, richiamare sempre l’attenzione dei genitori agli oggetti piccoli, ancor di più a quelli sferici: ricordate che i bimbi piccoli tendono a portare tutto alla bocca e gli oggetti più piccoli non vanno messi nella loro disponibilità. Diversamente in un successivo video la stessa scatolina appare serrata con nastro adesivo, così si chiudono simili oggetti che, peraltro, rappresentano perfetti giochini sonori stimolanti proprio in ragione del rumore che producono.