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Saldi invernali 2013, come evitare le truffe

di Mamma Licia

03 Gennaio 2013

Si è aperta ieri la stagione dei saldi invernali. Dal 2 gennaio in Basilicata, Campania e Sicilia è già possibile acquistare a prezzi scontati; da sabato 5 gennaio seguiranno tutte le altre regioni.

Un’occasione da non perdere sia per i commercianti sia per i consumatori che però devono essere tutelati affinché non incappino in finti sconti e facili raggiri.

Per questo, in vista dei saldi, arriva puntuale il decalogo di Federconsumatori e Adusbef : dieci utili consigli per evitare truffe e finte promozioni e per non dimenticare che la riduzione dei prezzi non significa diminuzione dei diritti di chi acquista.

Ecco il vademecum:

  1. verificare prima della partenza dei saldi il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare; se possibile fotografarlo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza
  2. non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, girare più negozi, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente
  3. diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%
  4. i prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione ma non di quelle passate. La merce di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo ma dovrà essere venduta separatamente
  5. occhio al cartellino: su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto
  6. non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Diffidare comunque di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare
  7. i commercianti in possesso del Pos hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat
  8. conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non ‘conforme’, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato
  9. le truffe devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori
  10. per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilire sempre un budget massimo per gli acquisti.


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