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Dimagrire dopo le abbuffate, qual è la dieta migliore dopo le feste

di Giuseppe Gagliano

08 Gennaio 2013

 dieta Via i chili di natale  Durante le feste Natalizie abbiamo tenuto poco in considerazione l’uso che abbiamo fatto della bocca che, tra canti, urla e schiamazzi, ha adoperato anche i denti per masticare tutto ciò che le mani vi introducevano, permettendo alla nostra lingua di gustare più cose contemporaneamente, costringendo il nostro stomaco a grossi sforzi digestivi.

Tra il ludico e il goliardico, i festeggiamenti si svolgono anche a tavola e tra una Briscola dopo pranzo, un Risiko prima di cena e la Tombola aspettando mezzanotte, gli stuzzichini dolci e salati, bevande alcoliche o nervine, lisce o frizzanti fanno salire la soglia lipidica dell’organismo in maniera veramente impressionante.

 dieta Via i chili di natale  In questi pochi giorni transitano nelle nostre tavole il doppio delle normali calorie. Eppure non sempre si esagera a mangiare ma, ancora una volta, non è il peso specifico degli alimenti che è sfuggito al nostro controllo, bensì il numero di calorie.

In estate, per esempio, si può mangiare la stessa quantità di cibo che si mangia in qualunque altra stagione, con la differenza essenziale che il cibo estivo è più ricco di acqua. In una fetta di anguria, infatti, ci sono molte meno calorie che in una ciotolina di frutta secca e, in un gelato, sicuramente calorico, ci sono però molte meno calorie che in una fetta di pandoro.

Come rimediare per riuscire a guardare in faccia la bilancia?

Cercheremo di fare un’operazione matematica molto semplice. Ad ogni caloria in più che è entrata in noi dobbiamo suggerire un motivo per andarsene.

 dieta Via i chili di natale Se regolarmente, l’organismo medio necessita di 1800/2000 Kcal al giorno e se ne sono assunte intorno alle 3000/3200 al giorno tra il 24 e il 27 dicembre e tra il 31 e il primo dell’anno, e se consideriamo che i giorni subito successivi sono stati ricchi di leftovers, nome inglese che ridà dignità agli avanzi, sicuramente i chili in più saranno dai tre ai cinque.

Rimediare è possibile cominciando a diminuire sale ed olio, ritornare al piatto unico e, soprattutto eliminare spuntini che non siano di frutta.

Una sana colazione con qualche biscotto secco e un caffellatte dolcificato con miele o fruttosio deve bastare. Niente marmellata almeno per un mese e abolire il burro.

A metà mattina una frutta piccola piena di fibre. La stagione ci regala i mandarini: ne basta uno.

A pranzo della crescenza o del quartirolo con un’abbondante insalata condita con poco olio, poco sale, e aceto o limone.

A merenda una mela o una banana e una grande tisana di finocchio e tè verde. Molto drenanti e disintossicanti.

 dieta Via i chili di natale A cena una fettina di pollo ai ferri e finocchi lessi, conditi con poco sale, meglio se iposodico e iodato, poco olio, origano e aceto di mele.

Si può alternare questo menù con uno più ricco di carboidrati. Per esempio, il giorno dopo si può mangiare a pranzo una pastasciutta oppure la sera dopo cambiare il menù mangiando una minestra.

In definitiva, per perdere grasso si devono diminuire qualche proteina, soprattutto animale e, drasticamente, i carboidrati.

Per riassumere:

– Pasta non più di tre volte alla settimana e in porzioni ridotte rispetto al normale.
– Proteine animali (carne) non più di tre volte alla settimana
– Proteine vegetali (soprattutto legumi) con moderazione, non più di tre volte alla settimana.
– Frutta non più di tre al giorno
– Verdura e insalata a volontà



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