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Ha partorito in coma: oggi abbraccia sua figlia, è un miracolo di Wojtyla

di Alessandra Albanese

14 Aprile 2013

Aveva partorito il 16 marzo ma era in coma. La bimba di 32 settimane pesava 1.300 kg. Adesso Ivana è uscita dal coma, e abbraccia la figlia attraverso l’incubatrice

Catania. Ivana non ricorda quando Rebecca Maria è nata. E’ successo tutto velocemente, ma lei non se lo ricorda non per la fretta, ma perché era in coma.

Il 16 marzo Ivana Greco, 33 anni, viene portata al pronto soccorso in coma dal marito Paolo, il personale sanitario le diagnostica un aneurisma.

Per l’equipe del professor Piontaudi, primario dell’ Ospedale Garibaldi di Catania, il dubbio è fortissimo. Che fare? Ivana era incinta al settimo mese, e sia madre che figlia rischiavano la vita.

Dopo due giorni di ricovero al nosocomio catanese viene effettuato l’intervento di parto cesareo. La bimba, Rebecca Maria, nasce alla 32esima settimana e pesa un poco più di un chilo. Viene immediatamente trasferita nel reparto di neonatalogia.

Durante l’intervento Ivana viene sempre tenuta sotto controllo emodinamico, per evitare che l’emorragia peggiori. Dopo il cesareo le viene effettuata una tac.

Il 29 marzo a Ivana viene interrotta la sedazione artificiale e la donna si sveglia. Ieri finalmente ha potuto vedere con i suoi occhi la figlia.

Ivana abbraccia il marito e, mentre parla ai microfoni dei giornalisti, piange: “Ho parlato incessantemente con papa Giovanni Paolo II. Appena mi sono addormentata lui si è seduto accanto a me e mi ha chiesto di pregare la Madonna. Ogni giorno mi abbracciava… poi mi ha detto ora devo andare, non smettere mai di pregare”.

Il marito le racconta cosa sia successo in quei giorni di sonno. E di come appena fuori dal coma lei abbia accarezzato la sua pancia, non sapendo che Rebecca Maria era già nata.

Adesso Ivana è stata dimessa dall’ospedale, e aspetta la piccola Rebecca Maria che ritorni anche lei e che si unisca alla mamma, al papà e alla sorellina, che la aspettano a casa.



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