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McDonald sotto attacco: accusato da una bambina di 9 anni

di Federica Federico

25 Maggio 2013

Hannah Robertson rimprovera McDonaldIl CEO di McDonald, Don Thompson, è stato pubblicamente rimproverato, durante l’Assemblea annuale dei soci del colosso del fast food, è stato accusato di usare strumentalmente le sorprese contenute nel menù per bambini:

i giocattolini contenuti negli Happy Meal, i panini destinati ai piccoli avventori del McDonald, richiamando noti personaggi dei cartoni animati attirano la curiosità dei piccini e inducono le loro famiglie a cibarli con alimenti non salutari, questa l’istanza mossa contro Don Thompson.

Ciò che fa scalpore è che la pubblica rimostranza sia stata condotta non da un medico, un nutrizionista, un educatore o un genitore ma da una bambina: il CEO di McDonald è stato richiamato ai suoi “doveri morali” di padre e responsabile più alto in carica del prestigioso fast food da una bambina di soli 9 anni!

Hannah Robertson, 9 anni appena, ha preso la parola durante la pubblica assemblea dei soci di McDonald ed ha mosso la sua decisa accusa contro i giocattoli raffiguranti i personaggi dei cartoni animati che vengono “regalati” ai baby avventori McDonald: sono, tali giochini, un trucco usato per indurre le giovani generazioni a mangiare cibo che non è buono e sano per loro? Hannah sembra convinta che questi giochi accanto ad un semplice panino e a qualche patatina fritta rappresentino per i bambini come lei un pericolo da arginare.

L’USA Today riporta le dichiarazioni di Hannah, la bambina avrebbe detto: “Io non credo che sia giusto che le grandi aziende cerchino di ingannare i bambini inducendoli a mangiare il cibo che non è buono per loro, non è giusto che lo facciano utilizzando giocattoli e personaggi dei cartoni animati. Non è giusto che tanti ragazzi della mia età, e anche più giovani di me, stanno diventando veramente malati con malattie come il diabete e l’obesità.” Avrebbe poi domandato direttamente al più alto dirigente dell’azienda, il cosiddetto CEO di McDonald: “Mr. Thompson Non vuoi che i tuoi figli siano sani in modo che possano vivere una vita lunga e in buona salute?

Noi non vendiamo cibo spazzatura“, ha risposto Thompson, aggiungendo “I miei figli mangiano anche McDonald. Ma cuciniamo pure un sacco di frutta e verdura a casa“.

È giusto, per fare una informazione non fanatica né forviante, chiarire chi è Hannah Robertson e poi commentare anche la posizione del CEO di McDonald, Mr. Thompson.

Hannah Robertson McDonaldHanna è figlia di una mamma blogger green , Kia Robertson, che ha ideato e diffuso attraverso la rete un gioco chiamato “oggi ho mangiato un arcobaleno”, gioco educativo che cerca di aiutare i bambini a fare scelte alimentari sane. Mamma Kia fa parte di un gruppo di attivisti che attraverso il blog succitato si spende per la diffusione di filosofie alimentari sane.

Certamente Hanna risente delle influenze alimentari, con molta probabilità mangia solo cibi sani e forse non ha mai riso a crepapelle dopo avere intinto il dito nel barattolo del cioccolato spalmabile per rubare l’ultima esperienza di gusto prima che la mamma ripulisse il tavolo della colazione.

È certo anche che mamma Kia assistendo al discorso deciso della figlia ha promosso (con una forma indiretta di pubblicità occulta) il suo blog e la sua filosofia, ottenendo per parte sua un buon successo.

McDonald, di contro, è una catena di fast food, è un’azienda che vende un prodotto e lo fa seguendo delle precise regole di mercato.

Il CEO ha giustamente sottolineato che i suoi figli col suo aiuto mangiano molta frutta e verdura a casa e quotidianamente. Di fatto uno strappo alle regole alimentari se occasionale e non abituale non ha fast foodmai ucciso nessuno.

In casa mia non si bevono bevande dolci, a tavola si consuma solo acqua, i fritti sono una rarità eccezionale e preferiamo i dolci fatti in casa alle merendine preconfezionate, malgrado ciò 2\3 volte all’anno andiamo da McDonald dove i bimbi si divertono, mangiano il loro panino, accompagnato da acqua e frutta (perchè nel menù per bambini è è revista la scelta di frutta e verdure) e sorridono. La moderazione, anche come strumento di educazione dei bambini, è forse un’arma potente e vincente, forse molto più efficace di tanti estremismi.



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