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Sofia Vogliono Negarle le Cure, Ecco Cosa Dice la Mamma su Facebook

di Maria Corbisiero

20 Settembre 2013

Sofia De Barros, la bimba di Firenze malata di leucodistrofia metacromatica, divenuta nota grazie anche ai servizi realizzati da Giulio Golia, inviato de “Le Iene”, rischia di non proseguire la cura con il metodo Stamina.

Soltanto due ore fa sul profilo di Guido Ponta, padre della bambina, appariva il seguente messaggio:

“È quella definitiva…finalmente!”

A chi ha chiesto ulteriori spiegazioni, Guido ha risposto:

“Si, chiuderemo il ciclo di cinque infusioni con quella di ottobre… dopo di che… se guerra vogliono, guerra avranno e scateneremo l’inferno!”.

In effetti la piccola, i cui ultimi progressi sono stati rigorosamente documentati dai genitori attraverso alcuni video e da alcuni scatti pubblicati sul profilo della iena Golia, il prossimo mese concluderà il suo ciclo che, a quanto sembra, rischia di essere veramente l’ultimo.

Infatti Caterina Ceccuti, mamma di Sofia, meno di un’ora fa, ha provveduto ad informare tutti i suoi contatti facebook della spiacevole notizia, quella che nessuno si aspettava:

“Cari amici la piccolina ieri notte si è stiracchiata così tanto che ha rischiato di cascare dal letto!!! A parte qualche difficoltà ad accettare la pappa dal cucchiaino – dovuta forse al fatto che ad agosto ha potuto lavorare meno – sta bene. Aspetto a postare immagini perchè tanto tra qualche giorno la rivedrete in video su Le iene: Giulio Golia e Marco Occhipinti son venuti ieri sera a trovare Sofia e a fare il punto sulla situazione. Purtroppo infatti abbiamo una notizia spiacevole: gli Spedali Civili di Brescia hanno presentato reclamo contro la sentenza favorevole alle cure su Sofia. Quindi dovremo tornare al tribunale di Livorno e sottoporre il nostro caso stavolta ad un collegio di tre giudici (diversi da quello che ha dato sentenza al ricorso favorevole) e ricominciare con questo stillicidio. Gli Spedali chiederanno di interrompere le cure dopo la quinta infusione, cioè dopo la prossima che dovrebbe essere ad ottobre, anche se ancora non siamo stati convocati. E pensare che Sofia avrebbe già pronte disponibili altre due fiale per le successive due infusioni, che provengono dal carotaggio fatto a me lo scorso marzo… Speriamo che i giudici consentano a Sofia il diritto alla continuità terapeutica. Non abbiamo ancora una data certa per l’incontro tra le parti perchè il nostro avvocato ha chiesto un rinvio”.

Come anticipato da papà Guido, una battaglia è stata forse persa, ma la guerra ancora no!



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