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Uova alla Diossina: è Allarme

di Maria Corbisiero

20 Novembre 2013

uova alla diossina Nuovo allarme web: uova alla diossina!

Negli ultimi due giorni ha iniziato a circolare un nuovo allarme sul web, le uova alla diossina.

L’alimento inquinato sarebbe stato ritrovato in alcune città del Nord Italia, precisamente nella regione Lombardia.

Al momento, nulla appare sul sito del Ministero della Salute ove, pur ricercando accuratamente, non risultano esserci comunicati stampa, avvisi di sicurezza o altro.

La sola fonte “titolata” risulta essere il “Corriere della Sera” che fornisce alcuni dati inerenti un’indagine, attualmente in corso, messa in atto proprio dal Ministero della Saluta, e che riguarda il campionamento di alcuni pollai ed allevamenti posti nella suddetta regione.

Ecco quanto riporta il portale in data 15 novembre, testo poi modificato in data 19 novembre:

“Sostanze cancerogene trovate in misura superiore al limite consentito dalla legge europea (5 picogrammi per ogni grammo di grasso) in 23 pollai tra Milano, Sesto San Giovanni e Monza Brianza, in 15 allevamenti di Cerro al Lambro e in 9 di Mantova e hinterland ( tre in città, due a Bigarello, uno a San Giorgio, Porto Mantovano, Marmirolo e Borgoforte)”.

Per sostanze cancerogene si intende diossina e policlorobifenili, quest’ultimi conosciuti con la sigla PBC.

uova alla diossina I controlli che hanno portato a tale riscontro, secondo quanto riportato sul giornale locale della “Gazzetta di Mantova”, farebbero parte di un piano di monitoraggio triennale istituito dal Ministero della Salute.

I campioni analizzati dai dipartimenti di prevenzione veterinaria delle Asl appartengono a 30 allevamenti per autoconsumo, ossia uova non destinate alla grande distribuzione.

Al momento si ipotizza che la responsabilità di tale contaminazione non sia dovuta all’inquinamento industriale bensì a “pratiche di allevamento sbagliate” ampiamente elencate in un documento in formato pdf disponibile sul sito Asl Milano.

Ecco alcuni esempi di pratiche errate:

  • offrire il mangime attraverso vecchi bidoni di vernice o piatti usa e getta;
  • creare ricoveri o improvvisare dei pollai utilizzando legno trattato con vernici;
  • bruciare plastica, legname verniciato, sacchi, etc., nei pressi degli allevamenti;
  • etc.

uova alla diossina Discorso a parte invece viene fatto per il caso di Ospitaletto, comune nella provincia del bresciano, secondo cui, come riporta il Corriere:

“la diossina nelle uova è stata trovata dall’Asl per il terzo anno consecutivo. Le galline che razzolano nell’azienda agricola di Gianfranco Lombardi, all’ombra dell’acciaieria Isa, hanno covato uova contenenti livelli di diossina quasi doppi rispetto ai limiti di legge europei: 8,13 picogrammi per ogni grammo di grasso, contro un limite di 5 picogrammi”.



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