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7 Anni, una Vita già Difficile e un Furto che Spezza il Cuore

di Maria Corbisiero

29 Novembre 2013

bambino

Tra le pagine virtuali di un giornale locale, il Mestre Today, è riportata una notizia particolare: il racconto di quello che solo in apparenza può essere definito come un “piccolo” furto cittadino.

In data 27 novembre, la redazione descrive la storia di una famiglia di origini bengalesi ma residente a Mestre in zona Cipressina, una famiglia composta dal padre, dalla mamma gravemente malata e dai loro tre figli.

Nonostante le ristrettezze economiche, in parte dovute anche alle cure necessarie per la donna, entrambi i coniugi avevano deciso di fare qualche sacrificio in più pur di accontentare il più piccolo della famiglia. Il bambino infatti aveva espresso un particolare desiderio per il suo settimo compleanno: avere una bicicletta.

“La mamma voleva sdebitarsi. Per ringraziare i propri figli del fatto che la accudiscono. Lei che magari è sempre debole”.

È quanto raccontato al sopra citato portale da Lidia Lopez, volontaria di Venice Bangla School, un’associazione impegnata ad aiutare i bambini di origini bengalesi ad integrarsi ma soprattutto a svolgere i compiti scolastici.

Con tali premesse, il padre ritorna a casa con una bicicletta nuova, la lascia nel sottoscala del palazzo presso il quale abitano e corre a chiamare il figlio… pochi minuti… pochi attimi… per ritornare nuovamente giù e scoprire che la bici non c’era più, era stata rubata.

Secondo quanto raccontato dalla Lopez, la madre avrebbe visto dalla finestra due individui allontanarsi con quel bene per loro tanto prezioso e caro:

“Era troppo debole per gridare o fare qualcosa. Che i ladri si mettano una mano sulla coscienza e la riconsegnino. Anche chi è senza cuore può capire che quel regalo aveva un valore affettivo immenso”.

Un appello, quest’ultimo, che molti concittadini della sfortunata famiglia hanno accolto, grazie anche alla segnalazione pervenuta lo scorso 25 novembre sul profilo facebook del “Comitato S.O.S. Mestre”, un comitato che si definisce apolitico ed apartitico, non razzista, che informa ed aggiorna i cittadini e gli organi di competenza su quanto accade in città.

Ecco quanto segnalato:

“Ciao volevo segnalarvi un furto avvenuto ai danni di un bambino di 7 anni: il bimbo è figlio di un mio carissimo amico. Abitano alla cipressina, la mamma ha la leucemia terminale (si spera in un trapianto). Il papà per il compleanno, fine ottobre, gli ha regalato la bicicletta.. per fargli una sorpresa l’ha parcheggia nel sottoscala… sale a chiamare il bimbo (abitano a piano rialzato, quindi neanche 6 gradini), il tempo di scendere e la bici non c’era più. La mamma dalla finestra ha visto la scena di due individui dell’est Europa che la portano via ma non ha avuto forza nella voce ad urlare essendo troppo debole causa malattia terminale.

Maledetti !!!!!!!!!!!!!!!!!! era forse l’ultimo desiderio di una mamma, far felice il suo bambino”.

OVVIAMENTE CHI SA QUALCOSA CI CONTATTI.

Senza soffermarci sulla provenienza dei ladri, lo scopo di quanto appena raccontato è quello di porre l’attenzione sulla successiva “gara di solidarietà” che ne è scaturita.

Il comitato, che ricordiamo non è un’associazione ufficiale ma semplicemente un gruppo di comuni cittadini che si pone al servizio di altri comuni cittadini, infatti si è resa disponibile ad effettuare una raccolta, una colletta che consenta di acquistare una nuova bicicletta al bambino.

L’operazione, già mobilitata attraverso la fanpage e il profilo facebook del comitato, prenderà il via solo quando gli sfortunati genitori daranno il loro consenso.

Nessuna elemosina dunque, solo un “piccolo grande” gesto, un’azione umanitaria che possa consentire ad un bambino di sette anni di realizzare il suo desiderio.

 



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