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I Limoni Deformi e Mostruosi Nati dalla Terra dei Fuochi

di Maria Corbisiero

13 Dicembre 2013

terra dei fuochi limoni

Una nuova, l’ennesima, denuncia che riguarda “l’intossicata” Terra dei Fuochi si sta diffondendo, in questi giorni, in modo virale attraverso la rete e i social network.

terra dei fuochi limoni La foto che vedete postata qui in alto è la denuncia di un comune cittadino di Mugnano, tale Salvatore Esposito, che, attraverso la pubblicazione dello scatto sul portale FanPage.it, ha deciso di mostrare a tutti uno degli orrori della sua terra.

Tra le sue mani infatti è possibile notare quelli che in molti hanno definito essere un frutto orrendamente modificato”, una mostruosità prodotta dalla terra avvelenata, insomma un vero e proprio “limone mutante”.

Soprassedendo per un attimo sui lugubri particolari alla “Alien” (celebre film diretto da Ridley Scott del 1979 – ndr), mi chiedo, rivolgendomi soprattutto al signor Esposito ed alla redazione di FanPage che per prima ha postato la suddetta denuncia:

Esiste una prova scientifica che certifichi la mutazione?

Prima di lanciare l’allarme, il limone in questione è stato analizzato?

Domande lecite per chi, coscienziosamente, ritiene opportuno lanciare un allarme solo se in possesso di prove certe, evitando così di generare panico tra una popolazione (di cui io stessa faccio parte – ndr) le cui aspettative di vita e salute risultano essere già abbondantemente precarie e demoralizzanti.

Non è esclusa infatti l’ipotesi che il frutto in questione sia stato “vittima” del così detto Acaro delle meraviglie”, nome scientifico Eriophyes sheldoni.

terra dei fuochi limoni

Come riportato su Wikipedia:

“È un acaro eriofide che vive principalmente sulle piante di limone, ma può attaccare diverse specie di Citrus: arancio amaro, mandarino, pompelmo e cedro […] L’acaro delle meraviglie, invisibile ad occhio nudo, vive tutto l’anno in luoghi protetti all’interno delle gemme, tra le perule e sotto la rosetta dei frutticni […] Le gemme a fiore attaccate originano fiori che in larga misura cadono, mentre quelle che allegano producono frutti abnormi dall’aspetto di un polipo; tali frutti vengono chiamati meraviglie o frutti delle meraviglie. I danni si ripercuotono nella produzione che viene gravemente compromessa sia dal lato quantitativo che qualitativo: infatti i frutti mostruosamente deformati non possono essere commercializzati […] La diffusione dell’Acaro è spesso dovuta all’opera del vento o al trasporto di materiale vivaistico da un luogo all’altro”.

Ulteriore ipotesi, probabilmente più rara e meno plausibile, è La Mano di Buddha.

terra dei fuochi limoni

Facendo nuovamente riferimento all’enciclopedia on-line, scopriamo che:

“La mano di Buddha (Buddha’s Hand o Fingered cedro), nome scientifico Citrus medica var. sarcodactylus, è una varietà di cedro profumato il cui frutto è segmentato in diverse sezioni. Questa particolare varietà di cedro è dovuta ad una malformazione genetica […] Si tratta della precocissima partizione in spicchi del frutto, cioè lo sviluppo non interessa un insieme di spicchi che andranno a formare il frutto, bensì ogni spicchio tende a svilupparsi come unità a sé stante. Ne consegue una forma non globosa del frutto, bensì frastagliata in varie escrescenze, e gli orientali vi videro la forma della mano divina”.

Ritornando alla “social” denuncia del signor Esposito, vorrei “riesumare” un caso analogo denunciato nel novembre di 3 anni fa.

Anche all’epoca, le terre di Terzigno, paese vesuviano, produssero un limone tentacolare la cui foto fu resa nota dall’avvocato Maria Rosaria Esposito, uno dei maggiori esponenti della protesta civile anti-discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio.

terra dei fuochi limoni

Sul blog del Comitato Cittadino Boscotrecase, in data 4 novembre 2010, si legge:

“Viene spontaneo pensare al libro di Primo Levi, guardando un aborto di agrume che niente più ha della forma e del profumo di un limone. È nato a Terzigno, in una strada qualsiasi, al civico 29, io abito al 31. La prova inconfutabile e terribile della natura che si ribella, che non accetta compromessi, non si fa comprare dal vile denaro, cerca di sopravvivere al suo nemico. L’uomo. Così, in osservazione di un povero limone deforme e bitorzoluto, è finito ieri il convegno organizzato a Terzigno, nella sala Consiliare, con illustri ospiti dell’Isde (Associazione Medici per l’Ambiente) avente per tema le malattie da inquinamento […] Il povero limone? In questo momento è sul lettino di un biologo universitario, che gli starà imponendo una qualche tortura per capire come diamine si sia trasformato in un mostro. Chiedo scusa al limone, il mostro non è lui, è una vittima, i mostri sono altri….”

Un esposto, quello appena riportato, che metteva ancor più in luce, soprattutto quella cattiva, un’emergenza rifiuti che mai si è placata nel paesi della provincia di Napoli.

Il responso del dipartimento di biologia fu poi riportato dal portale Il Quotidiano.net che, quattro giorno dopo, scriveva:

“Per lo zoologo Ottavio Soppelsa dell’Università Federico II di Napoli, tuttavia, l’inquinamento non c’entra, la mutazione può essere prodotta da un parassita. <Avevo già qualche sospetto quando il limone mi è stato affidato – ha spiegato – ma non essendo il più competente in merito ho affidato il reperto a un laboratorio di botanica, dove si trova tuttora, per avere delle analisi più approfondite. Nel frattempo ho sentito alcuni colleghi fitopatologi ed entomologi agrari i quali mi hanno confermato che si tratta di un evento abbastanza comune in natura. Il limone è stato semplicemente attaccato da un parassita, normalmente conosciuto con il nomignolo di ‘Acaro delle meraviglie’ che genera questo tipo di mutazione negli agrumi che attacca>. Il nome scientifico dei questo insetto è Eriophyes Sheldoni che vive normalmente negli agrumeti; i frutti infestati si presentano “cespugliosi”, esattamente come il limone di Terzigno.

<Il fatto che il limone mutante di Terzigno non sia stato prodotto dall’inquinamento – sottolinea però il professor Soppelsa – non significa che la situazione non sia drammatica. Sarebbe opportuno, a mio avviso, fare una verifica dei valori nelle falde acquifere in quella zona>.

Quest’ultima frase riporta la più amara, triste e sconfortante delle verità:

la situazione è drammatica!

terra dei fuochi limoni È l’unico dato di fatto, l’unica certezza che oltre vent’anni fa è stata trascritta, nero su bianco, e seppellita da chi, anzicchè parlare, avvertire ed allertare un’intera popolazione, ha preferito sotterrare (in gergo legalizzato si dice secretato) e nascondere così come sono stati sotterrati e nascosti i rifiuti.

La Terra dei Fuochi ha bisogno si di “pubblicità”, quella atta a denunciare il massacro di un popolo che continua a morire, purché sia documentata ed argomentata.

Il nostro popolo, il popolo della Terra dei Fuochi, è stato accusato di omertà, di aver rinunciato a parlare nel momento in cui tutto ha avuto inizio.

NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO!

terra dei fuochi limoni

Vi sono state non poche voci fuori dal coro che, per diversi motivi, sono state poi zittite, circoscrivendo e relegando il “problema” al solo territorio degradato.

Ora, adesso che un’infinitesimale parte dei rifiuti è stata portata in superficie, e con essa tutta la verità è venuta a galla, non screditiamo le nostre denunce affidandoci alla fretta di “far sapere e rendere noto”.

Informiamoci e lottiamo, se non per noi, almeno per i nostri figli, cercando di restituire loro un futuro rubato da altri.



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