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Influenza 2014: 100mila Bambini a Letto ma il Picco Deve Ancora Arrivare

di Alessandra Albanese

07 Gennaio 2014

Influenza: 100mila Bambini a Letto ma il Picco Deve Ancora Arrivare

L’anno appena concluso ha lasciato a letto con l’influenza quasi mezzo milione di persone.

L’Ospedale pediatrico Bambin Gesù ha diffuso dati in suo possesso che stimano che dei 450mila e oltre colpiti dal virus AH3N2 in corso quest’anno, il 20% ha da 0 a 5 anni.

100 mila bambini colpiti, e il picco deve ancora venire, ci si aspettano ancora casi in aumento fino alla fine del mese di gennaio, picco dovuto anche alla riapertura di scuole e uffici dopo le vacanze natalizie.

Il virus, isolato a inizio dicembre, può essere combattuto con la vaccinazione, che proprio l’ospedale romano consiglia di effettuare, per chi non l’avesse ancora fatta.

Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive del Bambino Gesù consiglia: «La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace per i bambini a rischio come quelli affetti da cardiopatie, pneumopatie, diabete, fibrosi cistica. E’ importante che un bambino affetto da una di queste patologie non contragga l’influenza. Si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una malattia di particolare rilevanza. Per tutti i bambini in buona salute è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del proprio pediatra, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile».

E’ utile ricordare che il vaccino antinfluenzale distribuito a inizio inverno include il ceppo A H3N2, colpevole dei casi di influenza verificatisi in questi giorni.

I consigli di prudenza sono semplici, e riguardano tutti: lavare spesso le mani, usare fazzoletti usa e getta e coprirsi la bocca quando arriva un colpo di tosse o uno starnuto, fare convalescenza post-influenzale per almeno 24-48 ore, mangiare molta frutta e verdure che consente un apporto di vitamina C, utile per stati febbrili e influenzali.

In caso di febbre e influenza poi, basta seguire i consigli del pediatra o del medico curante, e ai più piccoli somministrare farmaci antifebbrili.

Se i sintomi dovessero protrarsi oltre 5 giorni, o dovessero aggravarsi, il consiglio è di rivolgersi al proprio pediatra, per accertare lo stato della malattia.



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